Chiarezza sugli editori: medi e piccoli si dividono le briciole

 

 

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Volevo far chiarezza sulla questione delle case editrici e sulla difficoltà di distribuzione. Parecchie persone, da quando qualche giorno fa è uscito il mio settimo romanzo “Al di là della linea bianca” edito da CTL Livorno, mi hanno chiesto: “Ma a Torino si trova in libreria?” “E a Roma?” “In quale libreria lo trovo a Parma?”. Tutte domande lecite, perché un libro dovresti trovarlo in libreria. Logico. Il problema, oggigiorno, non è così semplice da risolvere; innanzi tutto perché in Italia ci sono all’incirca più di 1.500 editori attivi e il 75% dei titoli pubblicati fanno parte dei “grandi editori” (inutile dirvi quali sono). Di librerie ce ne sono più o meno 7.000. Ora, se anche il mio editore volesse spedire almeno 5 copie ad ogni negozio, dovrebbe stamparne 35.000. Fate un po’ voi i conti. Ma il problema è un altro: tutte le librerie hanno spazio al 75% (come detto sopra) per le grandi case editrici, il rimanente 25% se lo dividono gli altri. E sarebbe impossibile esporre, in quel poco spazio, le opere degli altri piccoli e medi editori. Tutto questo discorso sta a significare che se vi interessa comprare un libro che non sia sugli scaffali del vostro negozio preferito, ordinatelo direttamente all’editore, tanto oggi è facile pagare con Paypal, con carta di credito o bonifico. Così facendo aiutate noi che scriviamo, gli editori seri e bravi che non hanno la forza dei grandi, e voi leggete. Per esempio, se volete il mio libro, voi che abitate a Torino, Milano, Catania, Cagliari o Ancona, andate qui e poi fatemi sapere: https://www.ctleditorelivorno.it/…/al-di-l%C3%A0-della-line…

Chiarezza sugli editori: medi e piccoli si dividono le bricioleultima modifica: 2019-10-23T17:34:36+02:00da sergio0591
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