Ieri, venerdì 18 gennaio, diciotto persone si sono affacciate, o meglio, sono entrate nella sala riunioni dell’SVS, si sono sedute un po’ timidamente, presentandosi e dando un’occhiata agli altri, come a capire bene con chi avrebbero dovuto “confrontarsi”. Io ho cercato subito di metterli a proprio agio, qualche battuta, diamoci del tu, strette di mano. Qualcuno è arrivato in ritardo (e spero che dalla prossima lezione arriveranno puntuali), poi abbiamo iniziato. L’ambiente, dopo poco, ha cambiato faccia: all’inizio onde strane s’incrociavano, onde timide, un po’ tese, un po’ timorose. Poi tutti hanno capito che io non sono “il professore”, colui che sale in cattedra e guarda tutti dall’alto verso il basso. Hanno capito che sono come loro, solo con qualche nozione letteraria in più. Esperienza, solo esperienza. Con gli allievi scherzo, mi piace creare una sorta di filo che ci lega tutti quanti, dove ognuno può esprimere la propria opinione. Io posso solo ringraziare chi è intervenuto, in quanto alle critiche, buone o cattive che siano, aspetto che me ne facciano anche qui sul blog. Spero che tornerete tutti più tranquilli e con la voglia di andare fino in fondo e realizzare qualcosa di buono. Non mancheranno le sorprese. Grazie, ragazzi. E non voglio dimenticare di ringraziare la Presidente dell’SVS, Odette Volpi, e Fabio Cecconi della Direzione, per avermi messo a disposizione la loro bella sala riunioni.
Il corso è iniziato alla grande…
Il corso è iniziato alla grande…ultima modifica: 2008-01-19T12:20:00+01:00da
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Per Barbara
Ciao. Penso che tu sia resa conto che la tua assenza ha sollevato più polverone e curiosità di una presenza. L’essenza è l’assenza amava dire Carmelo Bene e qualcun altro prima di lui.
Non so niente dei tuoi problemi se non quello che leggo sul blog, ma ti consiglierei di provare, di usare questa dolce violenza su te stessa.
L’ambiente è sereno e poi puoi sempre inventati di chiamarti “Giovanna” o quel che preferisci.
Corsi di scrittura su internet ne trovi a bizzeffe, alcuni gratuiti, altri a pagamento. Alcuni spudoratamente truffaldini, altri più creativi e seri. SE proprio non te la senti di affrontare l’impatto e ti interessa l’argomento prova prima lì. Io ho trovato molto divertente http://www.raccontidicitta.it.
Comunque rima o poi la vita ti chiederà perentoria di confrontarti con persone e cose al di fuori della tua cerchia abituale. Meglio forse farlo con animi che, per un verso o per l’altro, bollono nel tuo stesso pentolone non credi?
Serenità Barbara
Carlito… benvenuto nel blog, ho visto il tuo e invito anche gli altri ad andarlo a visitare. Io, anche se l’idea di paragonare la scrittura ad un laghetto ghiacciato sotto una montagna è decisamente romantica e bella, preferisco immaginarla sempre vicino al mare. Non so perché, o forse sì perché sono nato in una città dove il mare è vitale per i livornesi, ma le ispirazioni più belle mi arrivano sempre quando l’odore di salmastro si fa più forte. E tu, cara Barbara, vedi come tutti ti vogliono vedere e conoscere? E poi lo sai che sei davvero tosta e caparbia? Ci vediamo il prossimo anno… quando sarò meno fifona… ma dai, prendi l’auto, metti in moto, porta carta e penna e vieni da noi venerdì! E brava Sandra, hai visto che superando la timidezza da qualche parte si arriva sempre? Scrivere insieme ad un grande scrittore… ehi… occhio agli aggettivi, gli scrittori fanno presto a montarsi la testa…
Barbara, facci questa sorpresa, venerdì sali al primo piano del palazzo della Pubblica Assistenza!
Non sai quanto sono timida anch’io… eppure adesso sto scrivendo un libro con un grande scrittore!
Roba da non credere!
Ti aspetto. Anzi, ti aspettiamo. Sandra.
mannaggia ma come è venuto fuori il mio nome? a questo punto devo dire qualcosa…sergio grazie…Rompere il ghiaccio sarebbe appropriato! Eppure sono gia meglio di qualche anno fa, almeno adesso parlo…e scrivo..Aspetto che la bestia dentro si addormenti e poi vi dirò: “buonasera a tutti sono Barbara” Per adesso buon corso e come ho scritto a Sergio magari l’anno prossimo sarò meno fifona…è piacevole leggervi
Spesso nel profondo di ognuno di noi esiste un lago dove fermarsi ad osservare e riposare…paragono la scrittura ad uno splendido laghetto ghiacciato sotto l’ombra di un’alta montagna….è molto bello il modo in cui ti esprimi e scrivi…..
un salutone
Carlito
Grazie anche a te Marialaura per essere stata con noi. In quanto al fantasma… se è simpatico come dicono, non se ne sarà avuto a male sicuramente. Attenzione… i fantasmi esistono davvero…
Ciao Sergio!
Devo dire che ieri è stata proprio una bella serata. Ti ringrazio di avermi presentata come giornalista e scrittrice (anche se mi vergogno un sacco quando mi si rivolge l’attenzione!). Però… mi dispiace, devo dirti una cosa. Non sai proprio contare. Per fortuna non fai il ragioniere, ma lo scrittore! Ha ragione Sandra… ieri c’era anche il fantasma che ora si sarà, sicuramente, arrabbiato perché non lo hai preso in considerazione! Poveri noi… venerdì ce la farà pagare! Non ha riempito nemmeno il foglietto… non si fa così. Gli allievi sono tutti uguali! Vero, Sandra?
Buon sabato sera…
Coccoina! Che c’entra che sono tutte donne e vengono perché sono bello! Non vengono mica per questo! Cioè… detta così sembra che voglia dire che sono bello… nel senso… insomma… mi metti in imbarazzo… sono timido. Diciamo che… non sono da buttare, ecco. In ogni caso non sono tutte donne: anche qualche uomo fa parte del gruppo.
Il corso on line… sì, avevo accennato alla cosa, ci devo pensare, organizzarlo bene, anche perché diventerebbe una sorta di corso individuale visto che sarebbe via email. Quindi seguire passo dopo passo i progressi di ciascuno, correggere gli eventuali scritti, consigliare, insomma, un bel lavoro. E siccome per la gloria non fa niente nessuno e questo è il mio lavoro, mi chiedo quanto potrebbe costare un corso così della durata di, diciamo… due mesi. E’ una cosa nuova per uno come me che ama il contatto diretto, ma so che anche via email potrei comunicare nel modo giusto. Va bene… penserò agli eventuali costi e poi vi faccio sapere.
Perchè, un bel corso via sms???
ciao coccoina, quella di navacchio.
Leggevo che sono quasi tutte donne… Mi sa che sei proprio bello eh?
mi prenoto anche io per un corso online
sono circa 270km.. un vero peccato
però mi incuriosisce..
🙂
No, caro Sergio, aspetterò il tuo corso on-line!
Eh, sì, Stefania, piacerebbe anche a me che Barbara venisse e capisse che là dentro, in quella sala, siamo tutti uguali, con le stesse paure. Rompere il ghiaccio; questa è la cosa più difficile da fare, poi, col tempo, si ringrazia noi stessi per aver dato retta all’istinto. E poi devo dire che Sandra ha ragione: all’inizio si tende sempre a chiedere le cose “dopo”, come se i nostri dubbi dovessero essere sciolti attraverso un confessionale. Bastano due lezioni e ci sentiremo tutti più sciolti, più veri, più tranquilli. Barbara… ti aspettiamo! Sofia… non hai un elicottero personale che ti porta qui a Livorno?
Ciao a tutti, quanto mi sarebbe piaciuto essere con voi ieri sera, ma fare trecento chilometri per un corso è un’ardua impresa…
Vi auguro a tutti buon lavoro e a Sergio di avere sempre l’energia che esprime in questo blog per insegnare agli allievi ciò che sa!
Nautilus è veramente scomparso. Peccato però, mi piaceva stuzzicarlo!
ciao Sofia.
Cara Stefania, non so riconoscerti. Sono Sandra. Ero presente ieri sera e ho già fatto un corso col maestro. Sono comunque quella che prendeva le sedie ogni volta che veniva qualcuno.
Volevo dirti questo: all’inizio del corso quando qualcuno ha da chiedere qualcosa lo chiederà a lezione finita, a quattr’occhi con l’insegnante. E’ (guarda un po’ “è verbo maiuscolo” come viene fuori sulla tastiera…) normale, capitava anche l’anno scorso. Poi man mano che si va avanti e ci conosciamo vedrai che quelle domande che vuoi fare verranno fuori durante la lezione, si perderanno i pudori del chiedere, del credere che sia una cavolata quello che pensi. E invece è bello condividere i pensieri oppure essere diametralmente all’opposto nelle opinioni. Io scrivo sempre, scrivo tanto, e questo un po’ ti isola dall’altro perchè scrivere è come ascoltare me stessa e copiare sul foglio quello che leggo nel cuore, sono sola, insomma.
Parlare in pubblico per me è stato sempre un dramma e ti posso dire che dal corso di marzo 2007 ho imparato anche questo e mi è servito anche nel mio lavoro perchè ho cambiato funzione da poco e devo stare a riunioni, noiose, ma questo è un altro discorso, e devo dire la mia, anche se si tratta di numeri e non di parole…
Inoltre, l’anno scorso oltre a imparare che “sennò” si scrive attaccato e non staccato ho conosciuto Claudia, una bellissima persona, che verrà tra due settimane al corso. Era un incontro che dovevo fare, perchè vedrai, è una persona molto sensibile, vera, sincera. E scrive bellissime poesie.
Ciao, a presto. Non mancare. Sandra
é stata una serata interessante, mi piacerebbe tanto che Barbara ci raggiungesse, la mattina di ieri è stata penosa anche per me. Ansia da tagliare a fette, mi sarei picchiata per quel meccanismo, che scatta ogni volta che mi devo mettere alla prova.Però credo che tocchi un pò a tutti, siamo un pò fobici e masochisti! Barbara ti aspettiamo, approfitto per ringraziarti……………………………….a venerdì. ciao stefania
Sarai bravo come insegnante di scrittura Sergio, ma non sai contare fino a venti! Eravamo 19! Il fantasma non lo conti?
Ha già pagato la quota!
Ciao, al prossimo venerdì, con il compitino svolto.