Corso di scrittura…

Durante la presentazione del mio romanzo accennerò anche al corso di scrittura creativa che terrò a gennaio, subito dopo le feste. Posso già anticiparvi che il corso avrà la durata di due mesi, una volta la settimana (il giorno è ancora da definire), dalle 21 alle 23, presso la SVS, nella sala delle riunioni, in Via San Giovanni 30, Livorno. I costi? Molto accessibili, ma ne parleremo più in là; prima mi piacerebbe vedervi alla presentazione de “La figlia della Notte” sabato 22 (vedi Post).

Corso di scrittura…ultima modifica: 2007-12-17T12:38:42+01:00da sergio0591
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Corso di scrittura… — 28 commenti

  1. Per la completezza dell’informazione.
    Rileggo e mi accorgo d’aver trascurato una parte importante della domanda di Sergio: “Come ti sentiresti ?” (In caso di corna)
    Male naturalmente !!
    Come dice V.Rossi :”Non c’è nessuno diverso/non c’è nessuno che sorride quando ha perso..”
    Diciamo, alla Gaber, che non ero di buon umore.
    Ma non ne ho fatto una tragedia, non ci ho perso il sonno nè il mio rapporto è entrato in crisi: son cose della vita, e se proprio le sentiamo come una sconfitta personale, sono sconfitte senza importanza.

  2. A ME MI SA ragazzi che qui si fa troppo spreco di avverbi come “follemente”-“pazzamente”, per me (e sottolineo per me) l’amore vero non è stato né pazzo né folle, ragionava benissimo anzi.
    A volte sono incappato in infatuazioni da perderci la testa, malìe, passioni, desideri esagerati: non son mai durati granchè.
    PER ME l’amore vero è calmo, solido, duraturo, profondo, simile a quello per i figli. Si sente mai dire da una madre:”Amo follemente mio figlio !”. Non ce n’è bisogno, tutti sappiamo cos’è e com’è l’amore di una madre, di tutte le madri.
    Per quanto riguarda questa fissazione sul “tradimento”, che è sbagliata fin dalla parola stessa: nessuno tradisce mai nessuno, a ognuno, nella sua personale ricerca della felicità, può capitare di far del male agli altri, anche a chi ama, è una semplice legge della vita cui nessuno sfugge.
    Certo, se “tradendo” si provoca l’istantanea distruzione della vita altrui è una vera disgrazia da evitare, il segreto secondo me sta nel dare il giusto valore a questi episodi e avere la fortuna di non trovare un partner così fragile da cadere incenerito per qualche scappatella in altre lenzuola.
    Io vi parlo dal punto di vista di un uomo (le donne non lo so): a me fare sesso con un’altra non diminuiva d’una virgola l’amore che provavo per la compagna che m’ero scelto, era come consumare un buon pranzo o giocare una bella partita di tennis. Per questo dicevo “occhio non vede ecc.”, non ho mai saputo che il tennis nuocesse all’amore. E infatti in questi casi il partner non s’accorge di nulla.
    Ripeto quel che ho scritto prima: per me si sopravvaluta molto il significato delle avventure, di episodi sessuali fine a se stessi.
    Ma le cose stanno migliorando, pochi decenni fa era addirittura ammesso uccidere per le corna, in un recente sondaggio perfino noi italiani in maggioranza abbiamo messo l’infedeltà fra i peccati veniali.
    Sergio mi chiede:”Non so come reagisci o reagiresti tu sapendo che la tua donna di cui sei pazzamente innamorato ti tradisce. Cosa le diresti?”
    Guarda caso m’è successo, e le ho detto testualmente:”Spero tu sia stata felice.” Perché le volevo bene e avevo a cuore la sua felicità.
    Poi lei non lo è stata lo stesso perché sembra che la maggioranza delle donne (leggere quel che scrive Miss), a differenza di noi, per andare con un altro debbano anche innamorarsi, allora scoppiano i guai e soffrono e fanno soffrire.
    Ma qui si esce dal campo del “tradimento”, dal momento in cui si sviluppano nuovi sentimenti cambia tutto, si entra nel crepuscolo di un amore e non c’è niente da ridere, purtroppo.
    Ma finchè l’amore è saldo, ma cosa conta qualche contatto carnale diverso, son le anime che contano, voi romantici dovreste saperlo.
    Immagino tutti sti discorsi risultino poco comprensibili, cerchiamo di descriverci l’un l’altro cose che l’altro non vede, come dei ciechi.
    Vabbè rassegnamoci all’incomprensione.
    A me mi dispiace per Coccoina che ogni volta che mi legge si rattrista: Cocco ! Purtroppo io sono tendenzialmente allegro e questo può provocare la reazione opposta, ma rassicurati: alla messa non ci vado invece all’amore ci credo tantissimo, molto più che al sesso cui infatti come vedi dò poca importanza al confronto, a differenza di tanti che ne fanno un’ossessione.
    Magari chissà, proprio perché se lo negano.

  3. Cara Miss, è bello quello che hai scritto. Ma quanto è difficile trovare l’amore e quanto è bello, quando lo trovi, viverlo nel modo più semplice. Un amore immenso che ti fa inebriare solo se lui ti sfiora… E se questo succede non posso essere d’accordo sul punto 2), perchè un amore così non finirà mai per inedia.
    Un bacio, a presto. Sofia

  4. Calma miss, calma. Ti vedo da come scrivi che sei agitata sull’argomento (te lo dico da scrittore vedendo tutti gli errori che hai fatto, ma di più da uomo che ti vede come se tenessi una penna in mano e la mano ti trema). Vedi poi alla fine che anche in un blog che io ho aperto da scrittore professionista per comunicare con persone sconosciute e farmi un po’ di pubblicità si parla d’amore? Perché l’amore guida tutto, il lavoro (perché se non fai il tuo lavoro con amore muori d’inedia), il rapporto a due (perché senza amore è un continuo tradimento), il rapporto con il prossimo (perché se tutti avessimo un po’ di amore per gli altri… la dico grossa… non ci sarebbero nemmeno le guerre!). Ti sento come se anche tu stessi in una situazione di donna sposata con prole che si è innamorata di un uomo sposato con prole. E’ così? Se è così allora non sai che fare. Bene, se avessi la bacchetta magica saprei consigliarti per il meglio, ma non ce l’ho. Allora dov’è la via d’uscita? Segui l’amore, non hai scelte migliori se non vuoi morire repressa e con i rimpianti. I figli? Lo sai cosa disse la mia ex moglie all’uomo per cui mi ha lasciato, sposato anche lui con prole, ovviamente? Tanto i figli crescono, questo gli disse. Be’, c’è da considerare che di solito i figli vanno alle madri, per cui a rimetterci affettivamente siamo sempre noi uomini. Ma tant’è. Mia figlia avrà sicuramente sofferto (aveva quasi sette anni), io pure, ma poi gli equilibri si formano col tempo. Naturalmente la mia ex l’ha mollato dopo quattro anni: era un tipo completamente diverso da me, non molto ironico, intelligenza media, succube, personalità scarsa. L’aveva scelto perché lei con me – parole sue – si sentiva inferiore. Mah! Ora sta con un altro. Spero le vada bene. Mia figlia? Ora, a diciotto anni si fa gli affari suoi, ha il ragazzo, e ci fa pagare (soprattutto a me) i nostri errori. Ma ricordati che i figli te la fanno sempre pagare anche se rimani con tuo marito per tutta la vita.

  5. ciao Nautilus , mi sa che Sergio ha ragione nel dire stai sbagliando atteggiamento sull amore. Se come dici è amore vero perchè tradire x tradire? Se amo follemen
    te non m importa se un uomo mi fa l occhiolino o m ammicca, magari è anche bello .E’facile cedere, Lui non lo saprà . Ma se io invece non volessi rovinare il nostro amore speciale tutto nostro? Tu forse conosci donne sposate che si comportano come un uomo ad ogni conquista una crocetta.Certo come tu dici ci vuole una grossa autostima per uscirne indenne. Ti posso dire però
    che stare insieme tanti anni non è facile,si racconta del matrimonio come ad una pianta da curare amorevolmente, a volte è gratificante altre volte la strapperesti! Ti consiglierei di leggere alcuni giornali cosi’ detti femminili . Le famose “posta del cuore” sono piene di lettere di donne distrutte. affrante , dubbiose, incasinate in storie d amore complesse , di tradimenti di sesso, d innamoramenti….. E sai quale è di solito la risposta? Stai con tuo marito! Non ti dice mica che l’uomo di cui sei infatuata è l uomo giusto, fai bene a lasciare il tuo consorte….Facciamo l’esempio che io sia sposata con bambini ,il mio matrimonio funziona ci vogliamo bene e conosco LUI anche lui sposato con figli
    cediamo…..Può succedere che 1): ci innamoriamo follemente ,vogliamo stare insieme costi quel che costi: casini vari, musi lunghi, bambini piangenti abbarbicati alle gambe che vogliano il loro papà = felicità con enormi sensi di colpa (ma è felicità?) 2)ci innamoriamo ma nessuno ha il coraggio di far niente e tutto poi finirà per inedia . 3) ci innamoriamo… ma è tutto sbagliato perchè capisco che non è vero amore, che forse amo ancora mio marito anzi ne sono sicura perchè poi scopro da un indizio che a sua volta aveva una liason con una collega la quale è a sua volta sposata con prole ma per lui è stato solo uno sbaglio , si sentiva non capito non amato, lei gli faceva un sacco di complimenti che naturalmente al marito non faceva piu……. Ti sto annoiando’? Lo vedi che diversa visione abbiamo?Lo vedi come per una donna è piu difficile raccontare l amore……io mi sono ingarbugliata adesso

  6. Nautilus, ogni tanto passo da questo blog, mi piace leggere come considerate l’amore tu e Sergio: agli antipodi.
    Sei un ipocrita rispetto all’amore che se il destino te lo pone davanti, QUELLO VERO, non puoi dire “Occhio non vede cuore non duole”…
    Magari ieri sera a mezzanotte sei andato anche a Messa? E’ una moda, a Livorno si raccolgono tutti in preghiera a Montenero… Tutti firmati dal cappello alle scarpe.
    Io no, non sono stata a Messa, non ci vado mai… ero a leggere le tue parole che, credimi, mi hanno messo tristezza…

  7. Ti rispondo brevemente, Nautilus, così lascio agli altri i commenti che sono sicuro non mancheranno. Non sono d’accordo con te, e quando dici “occhio non vede cuore non duole” sento che il tuo modo di vivere è decisamente volto verso il “macchissenefrega tanto prima o poi si deve mori’!” Non so come reagisci o reagiresti tu sapendo che la tua donna di cui sei pazzamente innamorato ti tradisce. Cosa le diresti? Come ti sentiresti? Sai… credo che questa vita che stiamo vivendo non sia altro che un gradino da salire verso un’evoluzione molto più importante delle cose terrene, perciò dovremmo cercare di evolverci continuamente, acquisire un minimo di saggezza e di rispetto per chi ti sta accanto e il prossimo in genere. Non seguo regole dettate dall’uomo, non sono un moralista, non m’interessano le istituzioni: m’interessa ciò che ho dentro e provare a migliorare pur sapendo che siamo “affetti” da mille difetti.

  8. Cara Miss, mi fa davvero piacere tu faccia queste domande stuzzicanti, in poche righe hai messo però tanta di quella carne al fuoco che non so se riuscirò a dire compiutamente la mia su queste problematiche senza diventare noioso e sentenzioso. Vuol dire che passerò un po’ della mia vigilia in tua compagnia.
    Intanto partiamo da un assunto di Sergio cui mi associo caldamente: nessuno qua ha la formula magica del saper vivere. Sarò pessimista ma credo che su questa terra siamo tutti più o meno dei poveracci che annaspano e si dibattono per un poco di felicità o di serenità o per essere un po’ meno infelici. Quel poco di equilibrio che ti pare di avvertire è conseguenza di errori, sofferenze, esperienze su cui abbiamo riflettuto e tratto qualche (piccolo) insegnamento.
    Parlo al plurale perché sia io che Sergio non siamo dei ragazzini, abbiamo vissuto con intensità e tutti questi anni saranno pur serviti a qualcosa no ?
    Per il mio equilibrio personale devo dire che dipende in ugual misura dai successi e dalle sconfitte, direi anzi queste più importanti di quelli perché mi hanno permesso di conoscere le mie reali capacità di reazione ai colpi della vita, e questo mi ha dato la sicurezza di saper uscire dai peggiori disastri, e in definitiva una certa autostima,
    Senza la quale non si va molto lontano sul cammino non dico della felicità ma almeno della serenità.
    Passando dai massimi sistemi ai rapporti sentimentali: è più corretto dire che “tornavo” dalla mogliettina, mica ce l’ho più !
    Ti posso però dire che anche allora sensi di colpa non ne ho mai conosciuti, secondo me questa faccenda del “tradimento” è sopravvalutata. Se il tuo è un amore vero non ha molta importanza per nessuno se ogni tanto vai a letto con qualcun altro, occhio non vede cuore non duole.
    L’importante è che non cambi tu dentro. Ti puoi prendere anche delle infatuazioni solenni, che vuol dire, l’amore vero è un’altra cosa.
    Certo, se vai con un altro e diventa questo il rapporto importante, allora tutto il tuo rapporto precedente diventa un imbroglio e magari è meglio finirlo, ma allora non è già più tradimento, ma cambio di partner.
    Il tradimento è giusto se non fa soffrire nessuno ma anzi allieta tutti, sbagliato..non lo so quando è sbagliato, forse nel caso adombrato da Sergio, quando si sta con qualcuno solo per i soldi e la vita che ci offre, mentre l’amore lo cerchiamo altrove, ma allora è quasi una forma di prostituzione, e non so quanto sia frequente.
    Ma poi Miss, giusto..sbagliato, che ne sappiamo ?
    Perché tradiamo ? Ma questo è facile:1) Perché ci piace qualcun altro 2) Perché sempre la stessa minestra viene a noia 3) Per vanità e affermazione personale 4) Perché ogni tanto abbiamo bisogno d’infatuarci ex novo.
    Mi sembrano tutte ragioni più che valide, e infatti le relazioni extraconiugali prosperano.
    Le donne si fanno domande all’infinito ? Non saprei, quelle che ho conosciuto io tante domande non se le facevano, per il marito provavano al massimo un affetto cameratesco, e cercavano nel rapporto extra un po’ della felicità che pensavano spettasse loro, né mi son sembrate sofferenti d’ingannarlo, una volta rotti gli argini. Se ti riferisci alla sofferenza d’esser fra i traditi ripeto: è sopravvalutata se si tratta di scappatelle, ancorchè ripetute, è una tragedia se si fa sul serio ma allora il rapporto a regola finisce.
    Quanto a quel che dice Sergio sul mentire, mi pare sacrosanto, a che pro fingere d’amare qualcuno che non s’ama più ? Mi pare una faccenda durissima e disumana.
    Viceversa restarci per i figli, purchè i termini della questione siano chiari, può essere una scelta possibile, non sono molto favorevole a chi rompe la propria famiglia per formarne un’altra spesso non meno precaria, a meno che la convivenza non sia insopportabile.
    Sei soddisfatta Miss? Hai le idee più chiare ? No ? Fa niente, tanto tutte le idee di questo mondo crollano di fronte alla vita vera, come ben sai: “Il cuore ha le sue ragioni, che la ragione non conosce”. E dopo questa citazione da settimana enigmistica auguro:
    Buon Natale a Tutti ! (E se non buono, almeno innocuo e senza danni.)

  9. Ciao miss. Non so se Nautilus risponderà, intanto lo faccio io. Qui non è una questione di equilibri, ma di come si evolve il pensiero negli anni, attraverso le esperienze, un minimo di saggezza e di sensibilità. Sei confusa? E chi non lo è! Né io né Nautilus abbiamo mai detto che adesso abbiamo capito tutto e che il modo migliore di comportarsi nella vita è questo o quello: siamo due persone – agli antipodi – che hanno scelto di essere in un determinato modo. Sofferenze, tradimenti, bugie, ipocrisie… tutto fa parte della vita, ma io, adesso, cerco di evitare tutto questo. Voglio un amore pulito, che magari duri quel che deve durare, ma non voglio arrivare al punto di tradire la mia donna o che lei tradisca me. Basta con le bugie, ragazzi… troviamo il coraggio di dire stop a ciò che non ci piace più, sarà dura i primi tempi, sarà dura ricominciare, ma poi… poi ringrazieremo noi stessi per aver preso la decisione giusta. A che serve guardare in faccia la persona che abbiamo accanto e pensare “non ti sopporto più, non ti amo più, ma rimango perché…”, perché? Non ci sono ragioni per cui dobbiamo sacrificare la nostra vita. I figli? Dai, non scherziamo… è una scusa. Forse l’ooportunismo? Sai… la bella casa, il marito che porta a casa un bel po’ di soldini per una donna è vitale. Be’, se è per questo, care donne infelici, vi auguro tanta felicità, quella che non arrivaerà mai.

  10. Salve Nautilus ciao scrittore queste botte e rsposte
    tra di voi sull amore, sulla fedeltà mi hanno confuso le idee.Già sono confusa di mio…… Lo sapete che vi invidio? A modo vostro avete un senso della vita personalissimo: Uno , che appena capisce che nella sua vita è entrata un altra donna sa che il rapporto con la sua compagna è finito sennò non avrebbe senso sentirsi attratto da un altra .L altro invece non resiste alle tentazioni , si butta sulla preda prende quel che gli dà al momento e poi via dalla mogliettina. Secondo me avete un equilibrio fantastico. Vogliamo parlare dei sensi colpa? Se è giusto o sbagliato? Perchè tradiamo? Le donne in questo caso si fanno domande all infinito sul come e perchè e soffrano di più. Non siete d accordo?

  11. …ma dove vanno tutte queste persone di corsa? ma Natale è già passato da quattro giorni… e per me Natale sarà per sempre il 19 dicembre.

    Ciao Nautilus, anch’io ieri sera ero a una cena pallosa, dove sconosciuti si scambiavano auguri di Buon Natale.

    Ciao a tutti e a tutte.

  12. Bene Nautilus, chiudiamo provvisoriamente qui questo discorso (tanto poi, gira e rigira, ne andremo a riparlare): ognuno è oggi quello che è stato e ha vissuto ieri, e tutti dobbiamo rispettare – pur non essendo d’accordo – l’opinione altrui. Dare giudizi infatti non è da persone troppo intelligenti, ma esternare i propri punti di vista e controbattere altri punti di vista che contrastano fa bene allo spirito. Sarebbe noiosissimo essere sempre tutti d’accordo, no? Passiamo ad altro. Mi avrebbe fatto piacere vederti alla presentazione (da vero Nautilus, naturalmente), ma visto che non hai potuto sarà sicuramente per la prossima. Ti aspetto. Potrei dire qualcosa su come è andata la presentazione, ma lo farò domani, con un nuovo post, e spero di avere un po’ di commenti, perché ce ne sono parecchie di cose da dire, positive e negative. Certo è che la pioggia oggi a Livorno non ha invogliato la gente. E poi il Natale… i regali… le corse sfrenate… okay… a domani…

  13. Cheppalle !! Non conosco la noia, ma persone noiose sì, iersera una cena pallosissima, mi sarei divertito molto di più a scrivervi.
    BRAVO SERGIO ! Lo vedi che ci siamo arrivati ? E penso che la potremmo chiuder qua. Lo dici anche te: non esistono sentimenti ed emozioni in assoluto, TUTTO è relativo al proprio vissuto, oltre che alla propria personalità. L’essere umano è mosso da forze semplici ma potentissime: la vanità, il desiderio sessuale, la voglia d’essere amato, la voglia d’amare, la necessità della sicurezza e quella della libertà, l’amore per la bellezza ecc.
    Queste sono forze che ci sbatacchiano come fuscelli, nessuno può opporvisi. Quando riusciamo a dominarne una è perché l’abbiamo soddisfatta, e siamo in balìa d’un’altra che ci preme di più.
    Voglio anch’io fare un esempio semplice: una bottiglia di cognac invecchiato trent’anni è infinitamente più costosa di un bicchier d’acqua ma se saremo assetati nel deserto non varrà più nulla al confronto.
    Tu lo dici chiaro, io di storie e donne ne ho avute tante e senza nemmeno cercarle, ORA non me ne frega niente in confronto all’amore che sto vivendo.
    Come darti torto ? Credo che chiunque (anch’io forse) si comporterebbe come te. A quel che si capisce, per te è stata una grande conquista questo rapporto, perché dovresti metterlo in gioco per cose che, dal tono con cui ne parli, ti hanno annoiato ?
    Ma devi capire (e mi pare tu lo riconosca) le situazioni opposte e ben più frequenti di chi ogni donna ha dovuto sudarsela con fatica o ne ha sempre avute poche per le mani, per loro sarà MOLTO più difficile che per te rinunciare a una nuova conquista, anche diciamo così, extraconiugale.
    Questo in generale, poi c’è la mia posizione personale: io per fortuna (o sfortuna) un grande amore l’ho avuto quasi subito, è durato tantissimo, in un certo senso sarà eterno perché pur se è finito il suo ricordo profondo vivrà per sempre con me, come credo con la mia ex moglie, e mi dà forza, l’ ho avuto, so cos’è, non ho bisogno di andare a cercarlo. Come dice la canzone:”Le storie d’amore non finiscono mai..”
    Le donne che ho avuto si contano solo a decine in una vita lunga come la tua, anche se il conto non l’ho tenuto. Ne avessi avute a centinaia forse sentirei come te, così com’è, per me quasi ogni donna ha il suo fascino, il suo mistero da svelare, nessuna è mai uguale alle altre. Con le donne ci sto bene (per questo ho scelto il tuo blog, ha ha), mi divertono, le trovo interessanti, sensibili, così diverse da noi, manca la noiosa competizione che si stabilisce fra gli uomini a chi ce l’ha più lungo. In ognuna trovo una qualità diversa, fisica o umana o intellettuale. Ho più amiche che amici.
    A letto poi è una festa, già soltanto una donna che si spoglia PER TE è un miracolo irripetibile, ci sarebbe da mettersi in ginocchio ! e poi gli odori i sapori la pelle le forme sempre diverse, donne chi vi ha inventato sapeva quel che faceva !
    Rinunciare a tutto ciò per l’Amore potrei, l’ho già fatto anche ma durante l’innamoramento, che è cosa ben diversa, quando una situazione si stabilizza ricomincio a guardarmi intorno. L’amore è finito ? Mai più, ma non può darti da solo tutte quelle famose qualità che sono sparse fra tanti.
    Insomma caro Sergio, la pensiamo diversamente un po’ forse per carattere ma molto anche per vicissitudini diverse, come hai spiegato benissimo te. Ed è così per tutti.
    In bocca al lupo per il libro, pensavo di venire in incognito (e ridàgli..) ma c’ho avuto problemi.

    COCCOINA: macchittevòle !!
    Dài carissima scherzo, ti sarei anzi fedelissimo, finchè come dice Sergio qualcosa (o qualcuno) non ci separi.

    SOFIA: non dubitare che t’avviso, se mai.. quanto al fatto che non sono del tutto affidabile penso l’abbia già capito a suo tempo, ti pare ?

  14. Ciao Nautilus, bel livornese misterioso, ma la destinataria della lettera ti ha risposto? Speriamo che non legga mai questo blog perchè se legge quello che pensi delle corna, avventure e correttezze strane può darsi che non ti voglia proprio vedere…
    e che magari dia del filo da torcere a quella ragazza-donna-gallinavecchiafabuonbrodo di cui è innamorato lo scrittore…
    A presto…
    Sofy

  15. Nautilus… la questione è decisamente più complessa, molto più complessa, e, come dico sempre, per riuscire a capire che la semplicità è la cosa migliore, bisogna provare le cose complicate. Non so, esempio banale, per affermare che – e su questo non mi darai torto – un piatto di ottimi spaghetti di grano duro conditi con pomodori freschi, basilico e se vuoi con una spruzzata di parmigiano è la cosa più buona al mondo, devi aver assaggiato il cibo messicano, quello cinese, francese e tutte le schifezze che girano nel globo. Per cui, una volta partito da un punto, prima di tornarci e capire che quel primo punto è il migliore, devi fare il giro del cerchio. Te l’ho detto, ho 57 anni, ancora non male (dicono le donne), ho avuto un buon numero di signore e signorine nel mio letto (scusa amore mio, ma lo dico solo per far capire una cosa a Nautilus), ho amato, subito il fascino di donne sensuali, ho messo le corna, le ho ricevute, so che la monogamia è un sogno, so cosa pensano gli uomini, un po’ meno quello che pensano le donne. Ma l’amore, quello vero, quello che forse non ha possibilità di essere eterno, va vissuto fino in fondo, credendoci, lasciando perdere quelle che si chiamano tentazioni. Certo non sono un moralista né un bigotto, non ho paura dell’inferno (perché non c’è), né del giudizio universale, per cui le tentazioni le guardo come una cosa normale della vita. Ci sono persone che non resistono, altre che, per amore di colei o colui che gli sta accanto, dicono, va be’, sarà per un’altra volta. E poi io oggi (ma anche ieri) non ho bisogno di andare con qualcuna solo perché ogni occasione lasciata è persa: non me ne frega niente. Conosco persone che non si lasciano scappare niente perché nel loro passato hanno vissuto pochissime esperienze e ritengono giusto non reprimersi. Per me il discorso è diverso: non ho mai avuto bisogno di andare “a caccia”, perché (scusate la presunzione) me le trovo sempre intorno. Beato me, dirai. Mah! Forse sì, ma ora amo e finché amo non tradirò la mia donna.

  16. Caro Sergio, hai ragione di dire che ci sarebbe molto da parlare su questi argomenti, ma pare che siamo rimasti soli. Strano, sembrano tematiche che possono interessare le donne e invece non si fan sentire.
    Per tornare a noi, mah, non so se è questione di coraggio, uno pratica la vita che più gli si confà, se ha abbastanza fortuna da poter scegliere.
    Ho sentito molti fare il discorso che fai te: se ami qualcuno non hai voglia di nessun altro e se la voglia ti viene vuol dire che è finita.
    Io questa semplificazione non la capisco proprio, per me i sentimenti e le emozioni sono molto più complicati di così, puoi amare una donna, sentire che la vuoi come compagna di una vita e nello stesso tempo infatuarti irresistibilmente di un’altra con la quale sai benissimo non potresti vivere una settimana.
    Mi pare siano cose anche queste che capitano a molti, che fare allora ? Distruggere il rapporto “vero” ? Rinunciare a quella/o che in questo momento ti ha preso il cuore e non ti fa dormire ?
    Sono problemi di non facile soluzione secondo me.
    Ho vissuto una storia esemplare in questo senso: il rapporto con la mia ex moglie era tutt’altro che finito quando s’innamorò d’un altro. Ci ha messo un anno per capire cosa fare e nel frattempo manteneva una relazione con l’altro a mia insaputa, e che altro poteva fare ? Poi, dopo infiniti tormenti e dubbi che la portarono all’esaurimento nervoso prese la decisione d’andarsene.
    Ancora nessuno è riuscito a capire se questo l’ha resa più felice o no, forse nemmeno lei, visto che ogni tanto mi cerca, inutilmente mi sento d’aggiungere.
    A mia volta avevo avuto delle avventurette e almeno una sbandata, ben più innocue in quanto a risultati finali, ma la morale non cambia: per molte persone amare qualcuno non vuol dire non provare più desideri per altri.
    Nel film di Truffaut: “L’uomo che amava le donne”, viene esposta questa considerazione: “ La società ci obbliga a trovare in una sola persona qualità che invece sono distribuite in molte persone diverse.”
    Non so se ormai è ancora la società, ma certo il modo di vivere monogamo sì, c’è chi è felice di amare e conoscere una sola persona, posso (pur con difficoltà) capirlo ma personalmente non fa per me.
    Quanto alla correttezza, mi scordavo, nei rapporti umani l’assoluto non esiste, io mi considero corretto quando metto al corrente gli altri di ciò che sono, non è sufficiente ? Vabbè, chi è senza peccato ecc.
    Ciao Sergio e a risentirci.

  17. Va bene Nautilus, rimango della mia opinione sul nick name, ma rispetto le scelte. Nautilus… dunque se il nick rispecchia, come dici tu, il carattere della persona che scrive, vuol dire che sei un amante dell’avventura e del fantastico, dove magari, come Capitan Nemo, ti vedi alla guida di viaggi irreali. Oppure potresti somigliare a un mollusco di nome Nautilus, appunto. Ma scarterei questa ipotesi: non mi sembri il tipo. Le corna… caro Nautilus… anche qui ci sarebbe da discuterne per ore, anzi, per giorni, senza probabilmente arrivare mai ad una conclusione o ad un punto d’incontro. Tu la vedi così, le nascondi e le fai perché la vita è una sola e le tentazioni sono mille, e poi parli di correttezza. Scusa, ma di quale correttezza stai parlando? Di nascondere alla moglie che tu sei appena stato a letto con un’altra, arrivi a casa, le dai un bacetto ipocrita e poi, tanto per essere un buon marito, la sera fai all’amore con lei? Be’, sì, molto corretto, tanto lei non sa niente, no? Io invece – com’era ovvio – la penso diversamente: cioè che se io amo una persona non mi passa neanche per l’anticamera del cervello andare con un’altra, anche se questa è tremendamente sexy (ma allora potrebbe capitare ogni giorno, vista la grande moltitudine di femmine attraenti che girano per strada). In realtà, quando sento il bisogno di andare con un’altra donna è perché con “quella ufficiale” vuol dire che qualcosa non funziona più, che forse l’amore è finito o quasi, che il rapporto va avanti stancamente. E allora sai che cosa è meglio fare? Dirle… senti… forse è ora che chiudiamo. Eh… però c’è il discorso di avere la moglie da anni che ci gira per casa (vale anche per le donne, eh), lei ci prepara da mangiare, ci stira le camicie, ci lava la tazza del water, ci tratta come una madre farebbe come un figlio. Abitudini, mio caro, abitudini. Certo, poi c’è “la scusa” dei figli, per il bene della famiglia nessuno deve sapere, io mi faccio il mio porco comodo e tutti felici e contenti. Ci vuole coraggio per vivere la vita come dici tu, ma ancora di più viverla come dico io. Saluti.

  18. Ragazzi, questa storia del nickname, non è che avete torto (Sergio, m’hai fatto ridere con quell’elenco, lo so, son sempre buffi, ma fanno trasparire di noi più del nome proprio) ma ci possono essere molte circostanze che sconsigliano di farsi riconoscere: tutti più o meno portiamo una maschera, quella sul luogo di lavoro, quella con gli amici, in famiglia ecc.
    I blog possono essere luoghi franchi dove una persona può esprimere se stessa liberamente e non voglio privarmene.
    Un esempio semplicissimo: ho un amico carissimo negato con le donne, magari un giorno ho voglia di scriverne come di un caso disperato. Se c’è il mio nome e cognome lui o altri possono riconoscere di chi parlo: fine d’un’ amicizia. Vera fra l’altro, io gli voglio molto bene, se non utilizzassi l’ipocrisia e gli dicessi cosa penso esattamente di lui in quel campo lo farei soffrire e assolutamente per nulla.
    Se non sbaglio era Voltaire che elogiava l’ipocrisia, senza la quale non esisterebbe civiltà, saremmo sempre lì a scannarci.
    Sergio, tu fai bene a rivendicare orgogliosamente chi sei e ciò che sei, faccia al sole perché non hai nulla di cui vergognarti o da nascondere.
    Ma io per esempio sono meno adamantino, già la storia che ho raccontato e che continuerò a raccontare visto che Sofia è interessata richiede l’anonimato, non sarebbe bello per la ragazza in questione trovarsi riconoscibile su un blog, vi pare ?
    Naturalmente questo non significa che bisogna ingannare gli altri su se stessi, secondo me anzi TUTTI devono sapere più o meno quel che DAVVERO siamo e sapere quindi a cosa vanno incontro frequentandoci, un conto è rispettare la privacy, propria e degli altri, tutt’altro mostrare una faccia completamente diversa da ciò che siamo, questo è orribile, prima di tutto per se stessi.
    Quanto a queste famose corna, mah in quel campo son come quello che diceva che poteva resistere a tutto tranne alle tentazioni, femminili, nel mio caso. Ognuno è fatto a suo modo e deve seguire la sua natura, la vita è una sola, mai sprecarla per seguire ciò che non sei.
    Per ricollegarmi però a quel che dicevo prima, chi mi conosce, a cominciare dalla mia ex moglie, è al corrente che per me la fedeltà non è un valore, a lei poi lo dissi subito.
    Alla sincerità assoluta non tengo, alla correttezza sì.
    Per essere più chiaro possibile: le “corna” (ma che brutta parola..) le posso fare e tenerle nascoste, ma non terrei mai nascosto che ne sono tentato e son capace di farlo, questo vorrebbe dire essere sepolcri imbiancati.
    E ce n’è tanti. I più.
    Sofia, parlando di questa signora della lettera, peperina magari no, ma può darsi abbia voglia di uscire dal tran tran quotidiano o regalarsi un piccolo amore, ne aveva già voglia allora, direi.
    Ciao amici.

  19. L’ho letto il tuo libro e non posso sapere chi sei dei personaggi, caro scrittore nato a Livorno, però posso dire che la protagonista è un personaggio bellissimo, forte e indimenticabile.
    Anch’io sono di sinistra, o forse lo ero, non ho più le idee chiare, ho un lavoro dove vedo molte cose strane, extracomunitari con macchinoni che dichiarano zero di reddito e quindi hanno esenzioni per molti servizi e famiglie italiane monoreddito che i macchinoni non li avranno mai, ma neanche agevolazioni. Queste cose mi fanno così arrabbiare… Ma ti arrabbi e i colleghi ti guardano come dire SEI RAZZISTA! Ma io non sono razzista, vorrei non avere paura a dormire in casa di notte coi miei figli, vorrei non mettere l’allarme, vorrei passeggiare tranquilla nelle stradine buie che sono anche romantiche, tanto per rimanere in tema… Vorrei non dover dire no agli zingari ai semafori, ai senegalesi che vendono accendini, ma forse è un’utopia tutto questo e io sono una sognatrice… Ed è per questo che mi piace scrivere: perchè sogno…
    A Nautilus, il misterioso Nautilus voglio dire questo: Livorno è piccola, ok, ma non penso che il tuo nome sia Vercingetorige che magari ti possono riconoscere… A Livorno poi è famoso solo un certo Cristiano Lucarelli, poi tutto il resto è sconosciuto! Spero che diventi famoso Sergio Consani e che magari tra un centinaio d’anni gli possano intitolare anche una via… magari nei pressi di Scali delle Cantine…
    Secondo me la destinataria della lettera ha anche lei un po’ di follia nascosta… tutti l’abbiamo. Pensa che io e il mio amore domani, 19 dicembre festeggiamo un natale alternativo sotto il segno del sagittario, e sarà un natale meraviglioso, folle.
    E’ questo il bello della vita, essere un po’ pazzi, non dico da manicomio, i piedi devono stare comunque un po’ a terra… Ti dico che non ho 16 anni… molti di più, ma non sono mai stata innamorata così. FOLLEMENTE…
    E che ne sai tu di questa donna che tu dici E’ NORMALE? sono trent’anni che non la vedi… magari è diventata una bella peperina…Facci sapere come sono andate le cose… Io sono molto curiosa!
    Ciao a te e ciao allo scrittore.

  20. Caro Nautilus, credo che Sofia, se la rivedremo nel blog, sarà molto contenta di risponderti. Dal canto mio posso dirti solo una cosa: nascondere il tuo nome non ti fa onore. Questione di punti di vista, naturalmente. Perché dici che potresti danneggiare qualcuno o addirittura te stesso? Io, lo sapete, mi chiamo Sergio Consani, ho 57 anni, sono nato a Livorno, in Coteto, sono di sinistra ma sicuramente molto più anarchico, odio gli abusi, i soprusi, il potere di chi non sa usarlo, odio chi fa fare i bisogni al proprio cane senza raccoglierli, detesto i politici al 99 % (compresa la giunta di sinistra a Livorno che dice dice e niente fa), non temo che mi si venga a dire che sono un rivoluzionario, amo una donna, odio le ipocrisie, non sopporto gli uomini che hanno moglie e mettono le corna, non sopporto le donne che hanno marito e gli mettono le corna. Io sono Sergio Consani, non Titanic200, Farfallinamia, Sirio42. Chi mi vuole mi prenda così. E poi il fatto che io e te siamo lontani mille miglia l’uno dall’altro… okay… che problema c’è? Ognuno la vita la vive come meglio crede, e se tu sei più portato verso un romanticismo alla Bukowsky… che dire? Vivitelo. Io, che di esperienze ne ho vissute forse tante quante ne hai vissute te, cerco qualcosa di più difficile, forse di più vero, forse di introvabile. Ma c’è. E poi, prima di dire che il mio “romanticismo” è molto diverso dal tuo, mi piacerebbe molto che tu leggessi il mio ultimo libro (e questa volta non lo dico per farmi pubblicità), così capiresti davvero cosa mi passa per la testa quando parlo d’amore, di sesso e di rapporti. I miei personaggi hanno mille sfaccettature: indovina quale sono io?

  21. E ora Sergio a noi. Ti dico subito (ma l’hai capito già) che io e te siamo lontani le mille miglia sulla questione che si può far ricadere sotto il termine onnicomprensivo di “romanticismo”.
    Per esempio uno dei miei scrittori preferiti è Charles Bukowsky, che io considero a suo modo un romantico ma certo diversissimo dai tuoi canoni letterari, mi pare.
    Però sento nei tuoi scritti una serenità, una gentilezza d’animo autentiche che mi ispirano molta simpatia istintiva, quindi anche se magari non concorderemo in nulla letterariamente parlando, spero sul lato umano questa divergenza non abbia conseguenze, che poi è quel che conta.
    Dunque, tu mi consigli in sintesi di “lasciarmi andare” al sentimento, senza erigere eccessive difese, magari abusando dell’ironia.
    Ma guarda Sergio, normalmente mi lascio andare al sentimento, forse però non nell’accezione che intendi tu.
    Mi spiegherò con un esempio che chiarirà anche cosa intendo io per romanticismo, tratto proprio dal fatto su cui ho scritto la lettera, così è più divertente e comprensibile.
    Conobbi questa ragazza a un ultimo dell’anno in montagna, una riunione fra amici a cui si aggiunse lei, giovanissima, col marito.
    Vederla e spasimare di desiderio fu per me tutt’uno, sai quei colpi di fulmine esclusivamente estetici (era una sconosciuta) ma non per questo meno lancinanti e struggenti, per cui ti si attorcigliano i visceri e vorresti fare chissacchè, anche perché t’immagini d’essere corrisposto, vorresti che tutti sprofondassero tranne voi due ma non succede e non puoi fare NULLA.
    Invece, in quel caso mi si presentò l’occasione, se così si può dire. Eravamo in molti e ci stipammo attorno a un tavolo. Questa, senza parere, si accostò in piedi a me, ch’ero seduto, appoggiando il fianco al tavolo stesso. Io, ch’ero un po’ volto verso di lei, fingendo di accavallare le gambe le infilai delicatamente il ginocchio in mezzo alle cosce (aveva i pantaloni). Non si sottrasse e così azzardai anche qualche lieve sfregamento, cui lei parve non far caso.
    Ora, detta così pare un ignobile avance sessuale tipo il più volgare e furtivo “piedino” , ma va considerato il contesto. Attorno a quel tavolo c’era la mia fidanzata e soprattutto quella bestia d’uomo di suo marito, da un istante all’altro poteva finire tutto in tragedia ! E non che non l’avessi valutato, soltanto, ecco l’elemento romantico, non ne potevo fare a meno e rischiavo il tutto per tutto pur di farlo!
    Erano ore che la guatavo senza pace, avrei dato non so che solo per sfiorarla ma non c’era verso.
    Quando mi si presentò questa sola occasione, pur così precaria e pericolosa, la colsi al volo, reso lucido e incosciente dal mio stesso desiderio.
    Vedi Sergio, mi sono dimenticato tante avventure, tanti amplessi senza importanza, ma quel momento lo ricordo perfettamente e lo ricorderò tutta la vita.
    E questo è per me il romanticismo, una situazione eccezionale o comunque inconsueta in cui ti ha condotto una forte emozione che domina il tuo animo e che ti impedisce di agire del tutto razionalmente.
    Come quindi si intuisce, per me l’amore consolidato e maturo per un’altra persona non ha nulla di romantico. Magari è migliore, ma è un’altra cosa. Questione di definizioni.
    Mamma come l’ho fatta lunga ! Ora la Sofia s’arrabbia ! Ma mia cara, Sergio l’ha detto: scrivete scrivete e io scrivo..
    A risentirci carissimi, non mi trattate troppo male, è natale.

  22. Eh, come mi chiamo come mi chiamo, amici miei io parlo di fatti veri che riguardano altre persone, col mio nome potrebbero riconoscersi o essere riconosciuti. E’ improbabile ma Livorno non è poi così grande.
    Vorrei mantenere la mia libertà di parlare di cose che mi sono accadute senza danneggiare nessuno, me stesso in primis.

    Sofia ti ringrazio, il tuo parere mi è prezioso, a me piace essere me stesso nelle lettere che scrivo, senza cautele, ma non sai mai come verrà preso dall’altra parte, ora spedirò sta lettera con più fiducia.
    Certo, se non ricordo male un tuo commento ti autodefinivi una pazzariella, questa a cui scrivo è invece anche troppo normale, quindi non è detto reagisca come te, beh, speriamo un filo si pazzia lo abbia anche lei, e nel caso contrario vorrà dire che non mi merita, ho ragione ? (Consolazione sempre buona).

  23. L’importante caro scrittore
    è che tu la faccia ridere anche quando fate l’amore…
    toh, è venuta anche la rima!
    ciao

  24. Vedi Nautilus? Una donna si è già affacciata e ti ha risposto (ragazzi, non lo facciamo diventare una posta del cuore questo blog, eh!). Sofia ha ragione, una donna si conquista più con le risate che con i discorsi seri. Però… cara Sofia… a me piace molto scherzare, ridere, far divertire la donna di cui sono innamorato, ma faccio anche dei discorsi seri. Oddio… non è che questa si stufa a sentire tutte le mie elucubrazioni mentali, pensieri distorti, domande infinite che mi pongo, dubbi, insicurezze e roba del genere?

  25. Ciao Nautilus! Leggendo la tua lettera alla ex mi è venuto da sorridere ripensando al film Manuale d’amore, il primo, in cui Verdone invita a cena dopo una trentina d’anni la biondina più carina della classe e appena la rivede fugge via perchè e’ diventata una bella chiattona!
    Se io, Sofia, ricevessi una lettera come la tua rimarrei stupita, divertita e ti chiamerei per prendere una cioccolata calda insieme. Perchè penso che tu sia un tipo simpatico che le donne le prende in giro, così, bonariamente. E le donne, credimi, si conquistano così: con le risate e non con tanti discorsi seri.
    Te lo dice una innamorata di un uomo che mi fa morire dalle risate, che quando inizio non smetto più e stiamo così bene insieme…
    Quando ci incontriamo sbuca dai portoni, fa finta di non riconoscermi, si nasconde dietro i lampioni, fa finta di piangere quando me ne vado e io rido. E lo amo come una pazza scatenata…
    Una critica alla tua lettera: è un po’ troppo lunga forse, taglia un po’, rischi che ti telefoni prima che abbia finito di leggerla!
    Ciao, a presto, e facci sapere come è andata caro… COME TI CHIAMI?

  26. Ciao Nautilus, mi sono divertito molto con quella lettera, e sono sicuro che “le mie lettrici”, come dici tu, ti daranno qualche consiglio. Visto che sono qui però qualcosa voglio dire anch’io. Ho notato che sei molto ironico e hai un buon sense of humor – cosa che non dispiace affatto alle donne – ma traspare dalla tue parole una sorta di paura nei confronti delle donne (e chi non ne ha?); difatti, il tuo umorismo, spesso non è altro che cercare di difendersi dagli attacchi, dalle verità e soprattutto da quel “romanticismo” sul quale in un altro post hai avuto a che dire. Sai, per un uomo a volte sembra che essere romantici o sentimentali sia una dimostrazione di debolezza, di melensaggine, di sottomissione, Be’, io non la penso così: se trovi la donna giusta (difficile, non c’è che dire), hai il dovere di essere come sei, di scoprire il tuo vero carattere, di dirle ti amo cento volte al giorno se lo senti, di accarezzarla in continuazione: se lei si rompe le palle non è la donna che fa per te! Ora comunque aspetto risposte da chi vuole intervenire e sono sicuro che sarà divertente. Nautilus… ma tu non hai un nome vero? Non è mica un blog di spionaggio questo, eh! Anche a te ricambio gli auguri di Natale, ma siamo qui, anche durante le feste. A presto.

  27. Ciao Sergio, vedo che questo tuo blog è frequentato da molte donne e per di più romantiche.
    Siccome ho appena scritto una lettera d’amore (insomma..) la vorrei sottoporre al tuo pubblico femminile per sapere una cosa precisa: SAREBBERO CONTENTE di ricevere una lettera come questa ? Ringrazio anticipatamente le gentili lettrici che volessero consigliarmi.

    Il contesto sarebbe questo: la destinataria è una donna che conobbi trent’anni fa (purtroppo) e con la quale ebbi un brevissimo flirt interrotto dal di lei marito, che me la sottrasse. Non l’ho mai più rivista ma non l’ho mai dimenticata, ora è libera (e io pure) e ha espresso ad un amica comune il desiderio di rivedermi. Tralascio la prima parte della lettera dove si parla del nostro flirt passato, i nomi non sono veri.

    “…E adesso che ho fatto l’inventario del passato (remoto) parliamo di ora.
    Davvero ti farebbe piacere vedermi ? Non so se faresti un buon affare, ti dirò, non son più così bello com’ero una volta, ho perso i capelli e i denti, la barba è diventata bianca e ho messo su una pancia rispettabile..
    Ha ha ma dài che scherzo ! Martina (l’ex) sì che ha messo su pancia, sembra una botticella.
    Però insomma sì son cambiato. Non credo d’essere peggiorato molto perché già cadevo dal basso, molto non potevo precipitare, è il vantaggio di chi bello non è mai stato.
    Comunque c’è del vero in quel che ho detto: qualche capello l’ho perso, ho un dente che tentenna, la barba più bianca che grigia e da 58 Kg. sono ingrassato fino a 60.
    Ma i belli, ah i belli a volte crollano proprio. Sabato son stato in casa d’una signora che conosco da poco, piacente vista l’età come la mia, ma nulla più. Al muro ho visto attaccate una serie di foto di una ragazza stu-pen-da ! Ma sei te ? Sì, ero io dai 17 ai 23.
    Che ingiustizia (ho pensato io) ma perché non l’ho conosciuta a quei tempi !
    Gira e rigira adesso arriviamo a TE. Allora ?
    Voglio dire: ti sei mantenuta o sei crollata ? Son convinto ti vedessi mi spaventerei: ho un ricordo così bello di te in cardigan avana che copre appena un collant azzurrino (t’eri appena svegliata), con queste gambine così snelle e perfette da commuovermi, che senz’altro rimarrei scioccato dai prosciutti che avrai ora.
    O magari no. Magari in te, qualunque sia il tuo aspetto attuale, purchè sopravviva qualcosa dell’antico fascino, vedrei sempre quel che ormai s’è impresso indelebilmente nella mia memoria storica: un visino che mi dava un’inquietudine struggente a fissarlo e che ritroverei sotto qualunque trasformazione..
    Mah, chissà, e se invece…non ci vedo più niente, anzi mi delude ?
    Però…però c’è una considerazione che mi conforta: se hai proposto a Rosalba di rivedersi, vorrà dire che tanto non sei cambiata ! Tu fossi diventata uno scòrfano non oseresti farti viva, ho ragione ? Ecco ecco, questa è la prova che cercavo ! Via, allora va bene, ho deciso che possiamo incontrarci, ci sono ragionevoli possibilità che non sia un trauma ! Almeno per me.
    E in ultimo, a dirti la verità, mi sono informato, e Rosalba m’ha detto che non sei cambiata e sei sempre MOLTO CARINA.
    Ebbene sì, ti ho preso in giro finora mia cara ! Ma è natale, puoi perdonarmi no ?
    E poi senti, io l’ho chiesto a Rosy per semplice curiosità, ma non ne dubitavo affatto ! Modestamente per le donne c’ho l’occhio clinico e sono in grado di antivedere come si evolverà la situazione. Uhm, però con l’ex ho fallito, mai avrei pensato che diventasse la botticella ch’è diventata.
    Ora parlando seriamente (mi riesce difficile come vedi ma ci proverò) questa faccenda dell’aspetto avrai capito ch’era un gioco, sarei veramente contento di rivederti in qualunque stato sei, ha ha.
    Vabbè, sincero fino in fondo, sai quante volte in questi anni ho pensato di venire davanti al tuo negozio solo per darti un ‘occhiata ? Non l’ho mai fatto perché sulle cose perdute per sempre preferisco non tornare più, si vive meglio senza rimpianti.
    Ma se c’è la possibilità di diventare amici, non è mai troppo tardi. Già ho un piccolo ambiente di persone simpatiche che frequento, mi piacerebbe tu potessi aggiungerti a noi. Per di più, non ci crederai, ma veniamo spessissimo a *** perché lì ho alcuni amici e ci troviamo il sabato o la domenica a cena in qualche ristorantino della zona, magari ne conosci qualcuno anche tu.
    Ti faccio queste proposte perché mi sembra che Rosalba ci dorma su e invece è una cosa a cui tengo e come e dove ci vediamo non ha molta importanza, l’importante è che se n’abbia voglia e che si possa farci un poco di compagnia, non conosco (quasi) niente di meglio delle serate fra amici.
    Se poi il tuo intento era solo curiosità di rivedersi una volta va bene lo stesso, guardiamoci in faccia e vediamo quel che siamo diventati dopo trent’anni esatti, in effetti l’ultimo dell’anno sarà proprio così.
    Ciao mia cara, a seconda di come vorrai rispondermi ti dò le mie coordinate:
    ***
    non potrai dire che non mi puoi trovare. Intanto ti mando il mio più affettuoso BUON NATALE e un abbraccio.”

    Ciao Sergio e grazie, buon natale anche a te e alle tue lettrici.