Sergio Consani

Considerazioni su Saviano

Domani sera, giovedì 31 marzo, accolto dal tepore della tanto attesa primavera, Roberto Saviano presenterà il suo libro alla Gaia Scienza di Livorno. E’ un peccato che, per impegni di lavoro, non potrò esserci. Ma non è questo il punto: Saviano l’ho ascoltato tante volte in Tv e, anche se avrei voluto essere lì vicino a lui domani, voglio spendere due parole per questo giovane scrittore che vive la sua vita a metà. Non so se Saviano è un uomo tanto coraggioso da aver voluto sfidare le organizzazioni mafiose volontariamente, non sono sicuro che fosse cosciente della risonanza mediatica che i suoi libri avrebbero avuto. Ma non importa; è importante invece che adesso lui continui a denunciare la camorra, a instillare nella mente dei giovani che non si è uomini solo se si ha una pistola in tasca, se si uccide qualcuno o si chiede il pizzo a un commerciante. Saviano arriva in questa nostra libreria scortato dai poliziotti, la gente che andrà ad ascoltarlo sarà perquisita, a una certa ora non si potrà più entrare. E forse non potrà neanche stringere la mano a qualcuno, non si fermerà all’Antico Moro a mangiare del buon pesce come farebbe qualsiasi altro scrittore “normale”. Sono con lui, solidale, vicino ai suoi pensieri e alle sue parole, concetti, denunce. Io credo che tu abbia paura, Roberto, paura che qualcuno potrebbe ammazzarti per vendetta, e se hai paura – come mi pare di averti sentito accennare velatamente in qualche tua apparizione televisiva – allora ti sono ancora più vicino, perché la paura è umana, e non si può non aver paura del male. Ti auguro una buona serata, e sono sicuro che i livornesi – lo leggerò l’indomani sul quotidiano della città – ti applaudiranno a lungo, ti sorrideranno, ti vorranno toccare, stringerti la mano. Non aver paura di loro: loro sono il bene, come tutti gli altri delle altre platee di tutte le città d’Italia.

Considerazioni su Savianoultima modifica: 2011-03-30T18:55:59+02:00da
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