Sergio Consani

L’albero di Natale

Quando ero bambino era il presepe a rappresentare maggiormente il Natale, e l’albero non era ancora quel simbolo che oggi troviamo in tutte le nostre case. Ma quest’anno, per la prima volta in vita mia, la mia casa non ha l’albero di Natale. Tutte quelle palline colorate, le luci, la neve e i nastri di mille colori sono una delizia per i bambini, così come i regali che troveranno sotto l’albero. Per loro è un gioco aiutare i genitori a sistemare le decorazioni, e poi una bella attesa prima di scartare i regali. L’albero di Natale è per i bambini. L’albero di Natale è per le famiglie che ancora sono unite. L’albero di Natale è gioia e serenità. L’albero di Natale non è per me. I miei figli sono lontani, i miei genitori non ci sono più. Non voglio e non faccio regali quest’anno. Vorrei solo un regalo, ma non dipende da me, e spero non rimanga solo un sogno. Un unico regalo mi farebbe felice, come un pezzo di pane farebbe felice un bambino affamato dell’Africa nera, o come una brocca d’acqua fresca renderebbe ebbro di gioia un altro bambino che vive ai margini del deserto. Le luci dell’albero di Natale mi rattristano. Ricordo le facce dei miei figli quando erano piccoli, sorridenti davanti all’albero illuminato. Ora sono grandi, lontani. Ed è a loro che auguro un bel Natale, a loro lascio tutto il mio amore di padre, come se fosse il più bel regalo del mondo.

L’albero di Nataleultima modifica: 2009-12-19T12:53:40+01:00da
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