Sergio Consani

Infibulazione

L’infibulazione delle ragazze consiste in un operazione chirurgica dove viene tolto un parte dell’organo sessuale della donna; può consistere nell’asportazione delle “grandi e piccole labbra” vaginali e il clitoride e poi cucire il resto lasciando un piccolissimo foro, che non permette neanche l’ingresso di un fiammifero; tuttora, l’operazione viene praticata secondo tre tipi diversi.

 

Al momento della “cerimonia” le ragazzine più grandi non devono gridare: sarebbe una prova negativa, farebbero vergognare i loro genitori.”Se piangi non sei degna di tuo padre”, cantano le donne del villaggio. All’uscita le piccole trovano i tam tam ad accoglierle: è una festa. “Se non sei escissa non hai amici, non hai diritto a farti corteggiare da nessun ragazzo, non puoi comportarti da donna”. Sette giorni per rimarginare la ferita, altrimenti si va in ospedale. Se si sopravvive in quella stanzetta buia, lontane da casa, spesso lontane dai genitori, dopo essere state tagliate con un coltellino arrugginito senza nessuna anestesia.

 

Ma cosa si intende esattamente per “mutilazioni genitali”? Il termine si riferisce alla rimozione di parte o di tutto l’organo genitale femminile. La forma più grave è l’infibulazione, conosciuta anche come “circoncisione faraonica”, riguardante circa il 15% di tutte le mutilazioni genitali in Africa. La procedura prevede la clitoridectomia (rimozione del clitoride), l’escissione (rimozione delle piccole labbra), e il taglio della grandi labbra per creare due superfici lisce che vengono poi cucite per coprire la vagina. Viene lasciato solo un piccolo foro per l’urina e il flusso mestruale. Altre forme (leggermente meno gravi) di mutilazione sono la sunna (“tradizione”, in arabo) che consiste nella rimozione del cappuccio del clitoride e la tahara (“purificazione”), con la quale vengono rimossi il clitoride e le labbra adiacenti.

Effetti fisici e psicologici

Le mutilazioni genitali possono anche rivelarsi mortali. Spesso si verificano infezioni ai genitali e alle aree circostanti. Frequenti sono anche setticemia, shock emorragico e ritenzione delle urine. L’infibulazione è spesso praticata in condizioni sanitarie pessime. Vengono usati coltelli, rasoi, pezzi di vetro. Quasi nessuno ricorre all’ospedale. Altissimo è il rischio di trasmettere il virus dell’epatite o dell’HIV. L’infibulazione provoca spesso la frigidità sessuale o comunque notevoli problemi di carattere psicologico, spesso irreparabili. Fatti normali come il ciclo mestruale si trasformano in un vero incubo. I rapporti sessuali sono dolorosissimi e le gravidanze una vera e propria tortura.

 

(estrapolato da un articolo di Antonello Sacchetti e da un’analisi sull’infibulazione del Dr. Hamid Al-Bashir Ibrahim)

 

A noi tutti bloggers la possibilità di commentare ciò che ancora viene praticato in Sudan, Somalia ed altri Stati africani. Una ex modella, bellissima, di nome Waris Dirie, da anni lotta contro l’abrogazione di questo”rito religioso”, per salvaguardare la salute fisica e psicologica delle donne. Pensare che molte donne di quei Paesi, di una certa età, sono convinte che l’infibulazione sia cosa giusta. Anche qualche secolo fa alcuni pensavano che l’Inquisizione fosse cosa giusta. Solo che adesso siamo nel 2009.

Chi ha un profilo su Facebook, può iscriversi ad un gruppo che parla proprio dell’infibulazione e combatterla.

Sergio

Infibulazioneultima modifica: 2009-03-15T11:40:00+01:00da
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