Infibulazione

Infibulazione.jpgL’infibulazione delle ragazze consiste in un operazione chirurgica dove viene tolto un parte dell’organo sessuale della donna; può consistere nell’asportazione delle “grandi e piccole labbra” vaginali e il clitoride e poi cucire il resto lasciando un piccolissimo foro, che non permette neanche l’ingresso di un fiammifero; tuttora, l’operazione viene praticata secondo tre tipi diversi.

 

Al momento della “cerimonia” le ragazzine più grandi non devono gridare: sarebbe una prova negativa, farebbero vergognare i loro genitori.”Se piangi non sei degna di tuo padre”, cantano le donne del villaggio. All’uscita le piccole trovano i tam tam ad accoglierle: è una festa. “Se non sei escissa non hai amici, non hai diritto a farti corteggiare da nessun ragazzo, non puoi comportarti da donna”. Sette giorni per rimarginare la ferita, altrimenti si va in ospedale. Se si sopravvive in quella stanzetta buia, lontane da casa, spesso lontane dai genitori, dopo essere state tagliate con un coltellino arrugginito senza nessuna anestesia.

 

Ma cosa si intende esattamente per “mutilazioni genitali”? Il termine si riferisce alla rimozione di parte o di tutto l’organo genitale femminile. La forma più grave è l’infibulazione, conosciuta anche come “circoncisione faraonica”, riguardante circa il 15% di tutte le mutilazioni genitali in Africa. La procedura prevede la clitoridectomia (rimozione del clitoride), l’escissione (rimozione delle piccole labbra), e il taglio della grandi labbra per creare due superfici lisce che vengono poi cucite per coprire la vagina. Viene lasciato solo un piccolo foro per l’urina e il flusso mestruale. Altre forme (leggermente meno gravi) di mutilazione sono la sunna (“tradizione”, in arabo) che consiste nella rimozione del cappuccio del clitoride e la tahara (“purificazione”), con la quale vengono rimossi il clitoride e le labbra adiacenti.

Effetti fisici e psicologici

Le mutilazioni genitali possono anche rivelarsi mortali. Spesso si verificano infezioni ai genitali e alle aree circostanti. Frequenti sono anche setticemia, shock emorragico e ritenzione delle urine. L’infibulazione è spesso praticata in condizioni sanitarie pessime. Vengono usati coltelli, rasoi, pezzi di vetro. Quasi nessuno ricorre all’ospedale. Altissimo è il rischio di trasmettere il virus dell’epatite o dell’HIV. L’infibulazione provoca spesso la frigidità sessuale o comunque notevoli problemi di carattere psicologico, spesso irreparabili. Fatti normali come il ciclo mestruale si trasformano in un vero incubo. I rapporti sessuali sono dolorosissimi e le gravidanze una vera e propria tortura.

 

(estrapolato da un articolo di Antonello Sacchetti e da un’analisi sull’infibulazione del Dr. Hamid Al-Bashir Ibrahim)

 

A noi tutti bloggers la possibilità di commentare ciò che ancora viene praticato in Sudan, Somalia ed altri Stati africani. Una ex modella, bellissima, di nome Waris Dirie, da anni lotta contro l’abrogazione di questo”rito religioso”, per salvaguardare la salute fisica e psicologica delle donne. Pensare che molte donne di quei Paesi, di una certa età, sono convinte che l’infibulazione sia cosa giusta. Anche qualche secolo fa alcuni pensavano che l’Inquisizione fosse cosa giusta. Solo che adesso siamo nel 2009.

Chi ha un profilo su Facebook, può iscriversi ad un gruppo che parla proprio dell’infibulazione e combatterla.

Sergio

Infibulazioneultima modifica: 2009-03-15T11:40:00+01:00da sergio0591
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Commenti

Infibulazione — 46 commenti

  1. Sto leggendo il libro di Waris Derie…
    Credo che dovremmo leggerlo in molti per capire… e per dare un aiuto a fare cessare quesa pratica barbara!
    Il destino… mi chiedo
    “e se fossi nata in Somalia?”
    “sono stata fortunata!”

  2. In questi giorni, come sicuramente saprai, si sta facendo molto per eliminare questa usanza barbara. C’è una ex modella somala, Waris Dirie, che – anche lei infibulata – sta combattendo questa battaglia da anni. Diamo loro tutto il nostro appoggio.

  3. Einstein disse:2 cose non hanno fine,l’universo e la stupidità umana,ma su quest’ultima ho ancora dei dubbi..
    Ma ci rendiamo conto di cosa stiamo parlando??
    Povere donne e povere gente…bisognerebbe andare lì e fare altrettanto a quelli che pensano a queste cose…Gasarli e buttare le ceneri in giro..
    Che tristezza

  4. Sì, Grazia… non sarebbe male come idea. Il problema è che diventeremmo barbari come loro. La galera, parecchi anni di galera, quelli sì. La libertà non ha prezzo…

  5. Ciao Antonella, non vedo perché non dovrei risponderti con sincerità. In certi Paesi come la Somalia l’infibulazione è dura a morire, ma ti do un esempio per tutti: Waris Dirie. Una ex modella, bellissima, che aveva un giorno raccontato la storia della sua infibulazione e escissione. Waris riuscì comunque ad abbandonare la Somalia (ma il danno era ormai fatto) e una volta in Europa aveva iniziato la sua lotta contro questa assurda pratica che dicono sia religiosa. In realtà è una pratica che si è inventato l’uomo secoli fa, per la solita paura della donna e senso di inferiorità. Waris Dirie lotta per questo con diverse associazioni, ma più che i soldi serve l’educazione all’uguaglianza e al rispetto per le persone. Vai su Google e cerca il nome di questa donna: vedrai quante cose scoprirari. Ciao…

  6. CARO SERGIO TI RINGRAZIO INFINITAMENTE DELLA TUA RISPOSTA CI SONO MOLTE PERSONE CHE DICONO DICONO E DICONO E I FATTI DOVE SONO?????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????? MA VERAMENTE QUESTE PERSONE LE AIUTATE?????????????????????????????????? E SE SI IN CHE MODO????????????????????????????????? CON TUTTI I SOLDI MANDATI ALLE VARIE ASSOCIAZIONI COME TELETON E CO. PIU TUTTE LE ADOZIONI A DISTANZA E LA CARITA IN GENERALE NON AVREMMO GIA SALVATO MILIONI DI VITE??????????????????????????????????? CERCA DI RISPONDERMI E CON SINCERITA

  7. Ciao Antonella. Sei indignata, e nonostante la tua giovane età “senti” il bisogno di fare qualcosa. La cattiveria, in questo mondo bastardo e allo sbando, è all’ordine del giorno, ma credimi, rispetto a mezzo millennio fa le cose sono cambiate di molto, e i diritti umani, anche se solo in parte, sono salvaguardati. C’è ancora tanto da fare, ma sappi che ci sono molte persone che lavorano affinché queste cose non succedano più in futuro. Ma ci vuole tempo. E ce la faremo.

  8. io sono scandalizzata da queste pratiche inferte alle donne ma anche dal fatto che nessuno se ne cura e cerca di impedirle veramente a tutti dispiace ma a nessuno importa……non capiro mai come l uomo inteso come sesso maschile possa fare questo e altro per il solo gusto di farlo per orgoglio egoismo presunzione e per il cosidetto onore. io non riesco piu ad andare avanti!!!!!!!!!!!!!!!!!!!ci sono persone che in questo preciso istante stanno soffrendo stanno subendo violenza stanno morendo……….io vi supplico di aiutare queste persone. ora ho 15 anni e posso ben poco ma voi potete aderire ad associazioni potete fare qualsiasi forma di beneficienza. vi prego di farlo……………

  9. l’infibulazione è un pratica terribile che non si può giustificare facendo riferimento a usi e costumi diversi dai nostri. per quanto io sia sempre per il rispetto della diversità sinceramente trovo che sia troppo!
    buona serata

  10. la stupidità umana, purtroppo non ha limiti e non è certo il progresso a renderci migliori è più civili

  11. Che terribile pratica disumana! Quante torture vengono inflitte in nome d’una falsa religiosità! Un buon inizio settimana da Corinina.

  12. La nostra civiltà è migliore solamente se guardiamo a certe cose, caro Pony, per il resto non lo so. E comunque non è un lascito della tradizione musulmana: sappi che già gli antichi Egizi praticavano l’infibulazione. Che poi questa “tradizione” voglia testimoniare la superiorità (ma solo fisica) dell’uomo nei confronti della donna è assolutamente vero.

  13. oooookey sergio poche laconiche parole ancora una volta, se ve ne fosse bisogno la pratica dell’infibulazione dimostra quanto migliore sia la nosrta civiltà, non c’è confronto tra infibulazione e rito dell’acqua santa, perchè in senso di identità culturale è cosi che va vista l’infibulazione, rito quasi pagano per testimoniare la superiorità dell’uomo sulla donna, lascito della gentile musulmana tradizione, spero di essere stato sufficentemente chiaro in proposito nelle poche righe che ti ho scritto, ritengo che questa sia chiave per scardinare il concetto dell’infibulazione, sei d’accordo su questo?

  14. Avevo letto un post su questo stesso argomento da Giorgio partecipativo.

    Triste realtà che ancora oggi miete vittime sulla femminilità e libertà dell’esser donna in questi paesi e sdradicare queste tradizioni purtroppo è difficile specie in questi paesi dove la povertà e l’ignoranza la fanno da padrona.

    Andrebbe fatta una informazione maggione incominciando dalle persone adulte che ancora sottopongo i loro figli a queste atrocità e presso i loro governi.

    Un saluto Sergio e buon inizio settimana.

  15. Ciao Sergio, ho pubblicato sul tema l’8 marzo e sono iscritto al gruppo su FB, è molto importante che molti ne parlino, forse sarebbe giusto rispettare le altrui tradizioni, ma quando diventano pratiche disumane è il caso di intervenire in qualche modo.
    I nostri politici non è che non possono imparare…non vogliono, buona settimana, Giorgio.

  16. Per CARAVAGGIO: Scusa ma non potresti parlare meglio in italiano? Non ho capito niente di quello che hai scritto e qual’è la tua opinione. Forse sei straniera?
    Se sei italiana allora dovresti esprimerti un po’ meglio.
    Dopo di che ti rispondo a dovere: hai provato personamente cosa vuol dire INFIBULAZIONE?

  17. Scusa Sergio… dimenticavo di dire un’altra cosa che esula un po’ dal tuo post. Nei primi commenti mi sembra di aver letto qualcuno che ha affermato che la Bibbia sia pallosa. Preferisco non commentare l’affermazione… meglio. Quello che voglio dire è che soltanto per il fatto che una persona non sia cattolica non deve denigrare tutto ciò che lo è. Il rispetto è la prima regola! Magari ho capito male io… e sinceramente lo spero!
    Scusa…

  18. Ho visto ora il tuo commento sul mio blog. Leggendo il tuo post mi è venuta la pelle d’oca. Quello che subiscono quelle donne è una cosa atroce e difficile anche solo da immaginare per noi di questa parte di mondo. Credo che chi ha gli strumenti e i mezzi abbia il dovere di combattere per l’abolizione di questa tortura.
    La cosa ancora più triste però è che tutto ciò dimostra quanto ancora la donna sia considerata inferiore all’uomo, sterile strumento per procreare e soddisfare il maschio. Mi viene una tristezza che non si può immaginare.
    E, qui nel nostro paese stiamo a discutere sul fatto che sia giusto o meno se una che non sa cosa fare nella vita sia stata esclusa da “la Fattoria”, uno dei tanti stupidi reality di turno… boh? Ma fatemi il piacere!

  19. Il mio pensiero, pippolulu? Ti dico solo una cosa: un po’ di tempo fa avevo scritto un soggetto che trattava l’argomento dell’infibulazione. Ci fosse stato qualcuno che avesse detto… bene, lavoriamo su questa storia. L’idea era quella di un film, si svolgeva in Sicilia, fino ad andare a toccare la Somalia e, come pretesto, parlare dell’infibulazione. Le risposte dei produttori: eh… ma sai, queste storie tristi… a chi vuoi che interessi una storia così… meglio parlare di altre cose. Eh certo! Parliamo di altre cose, parliamo pure di quelle quattro sgallettate ignoranti del Grande Fratello, parliamo di quella zoccola di Paris Hilton, parliamo pure della Regina Elisabetta e dei suoi tesori! La storia è ancora nel mio computer, e ora la riprorrò, perché queste violenze non hanno niente a che vedere con la cultura o la religione dei popoli, ma solo con un bieco maschilismo e con la paura che l’uomo, sin da sempre ha avuto della donna.

  20. Io non so commentare le tradizioni dei popoli, ricordiamoci che queste torture vengono inflitte proprio da altre donne, che secondo me, per prime dovrebbero cominciare a ribellarsi, ci vuole molto tempo per sdradicare le usanze, nessuno potrà stravolgere alcune mentalità. ma questo vale anche per le superstizioni, per il razzisno, per l’odio tra i popoli, per tutto ciò che facciamo solamente perchè è stato sempre così. Dal tuo post non ho recepito il tuo pensiero al riguardo. Secondo te?
    Ciao e buona domenica

  21. Ora caro Sergio, se pensi che un ragazzo (mi spiace non ricordare il Paese) è stato condannato a 20 ANNI di carcere per aver scaricato da internet dei file che parlavano dei DIRITTI DELLE DONNE, capisci da solo quanto siamo distanti come mentalità.
    E’ roba di un paio di giorni fa, non di due secoli fa…
    Allora ti chiedi, quanto mai sarà lunga e faticosa questa battaglia per rendere la Donna finalmente libera, non più violata, non più oppressa, padrona delle sue scelte e della sua vita?
    E soprattutto al pari livello di un uomo di fronte alla legge.
    Troppa strada…mi cadono le braccia quando ci penso.
    Quanti milioni di donne ci sono al mondo rimaste indietro di secoli non certo per loro scelta, ma per “usanze” e leggi dettate dagli uomini?
    Quante donne sono state lapidate, uccise per aver tradito, mentre ai signori uomini sono concesse anche più mogli?
    Ricordi Hina, la ragazza Pakistana uccisa dal padre e dal fratello, perchè colpevole di voler vestire e vivere “all’italiana”?
    Quante Hina nel Mondo e non ne abbiamo avuta notizia?
    Per casi come questi, esiste una destra e una sinistra?
    Chi ha cervello, ragiona con la testa e con il cuore e mette da parte bandiere e simboli.

  22. Lo farò volentieri, anche se dopo aver visto una volta… so che mi sentirò impotente e piena di rabbia e addolorata…
    Spero che delle firme possono far smuovere le coscienze…

    Forse prima mi sono espressa male,
    le donne arabe in mano alle violenze, sono paragonabili a quelle africane, o anche siciliane…

    l’importante è che chi ha un pò di voce si faccia sentire…
    ciao,

  23. Caro Sergio,
    le mutilazioni ai genitali sono mutilazioni alla femminilità alla potenza procreativa, alla libertà di scelta della donna.
    La sfida più grande è quella proprio di riuscire ad invertire la rotta ed iniziare a farlo da dove possiamo.
    Condizionare la cittadinanza anche alla rinuncia a queste pratiche non sarebbe coercizione o venir meno all’integrazione e al rispetto identitario, in questo caso sarebbe emancipazione della donna da un retaggio di subalternità inacettabile in qualsivoglia religione.
    Comincerei da qui poi vincolerei alcuni progetti si sostegno a quei Paesi alla condizione dell’osservanza di alcune direttive di carattere internazionale a riguardo. Chiedere a tutti il rispetto della persona è condizione fondamentale per non essere falsamente solidali.
    C’è una cosa tuttavia che mi preoccupa: l’involuzione che molti attribuiscono all’immigrazione e che personalmente mi sembra un fenomeno più trasversale e diffuso del rispetto verso l’universo femminile. Segno che l’uomo mai come oggi si è sentito debole.
    Segno che mai come oggi la solitudine impera e la violenza e la sopraffazione trovano il posto della comunicazione e della sessualità che della comunicazione è una forma ricca e affettivamente significativa.
    Ciao Cristiana

  24. Ecco una bella risposta, Rosanna. E io con le persone intelligenti e sensibili ci parlo sempre molto volentieri, che siano di destra o meno. Io lo chi sono quelli di destra e quelli di sinistra, ma a volte ti scontri con i fanatici, quelli che magari pensano che Stalin sia stato un figo, o Mussolini un grande statista (come dice sua nipote). Diciamo che, in linea di massima la destra, assai più conservatrice, rimane sempre un po’ più ottusa. Ma certo non posso dire di essere contento di questa sinistra di oggi. E allora affanculo tutti questi politucoli, e uniamoci per trovare un punto in comune. Difficile, lo so, ma non si sa mai…

  25. Grazie Sergio della tua visita e del commento lasciato nel mio blog.
    E vedi che cosi ho avuto modo di conoscere anche il fratello di Nadia. Bene 😉
    Torniamo a noi..
    Non ti sembro di destra, perchè spesso voi di sinistra, avete una visione del tutto errata della destra.
    Ricordo, una volta, un blogger mi disse che le persone di sinistra hanno più cultura. Ci risi tanto, ma tanto.
    Ma tu pensi davvero ad una destra uguale al nazismo?
    Se scorri il mio blog, troverai tanti post dedicati alle donne, alla violenza, ai bambini, ai poveri….Eppure….sono di destra.
    Ma la destra, questo è…purtroppo la sinistra non ha la volontà di vedere.Scoprirebbe persone con un cuore enorme.
    La destra ha i suoi valori, famiglia, Stato, Chiesa, per me più importanti di alcuni valori di sinistra.
    Stà all’intelligenza di ognuno di noi, guardarsi intorno.
    Non ci sono destre o sinistre secondo me, quando si parla di temi importanti, come gli stupri, come questo che proponi tu sull’infibulazione, sulla pedofilia, sulla violenza alle donne.
    O meglio, non dovrebbero esistere partiti per tematiche cosi importanti, si dovrebbe rimanere uniti di fronte al bene comune.
    Cosi come per le canzoni.
    Hanno fatto di De Andrè un “santino” di sinistra…Le canzoni, come qualsiasi forma d’arte sono per tutti, eppure si vuol mettere in mezzo la politica anche li. Che tristezza!
    Un saluto caro, Rosanna

  26. Fatti un giro su Internet, Stefania… e vai a vedere chi è questa Waris Dirie. Ha scritto anche dei libri sull’argomento.

  27. Vidi uno “speciale” su l’argomento, e inutile dire il raccapriccio.
    Era il periodo che fu liberata la Sgrena.
    Mi ricredetti su ciò che pensavo: “cosa ci vanno a fare”…ecc ecc
    Tanto di cappello alle donne occidentali, giornaliste e non, che hanno preso a cuore la sorte di queste donne vittime di tradizioni barbare.
    Mi inginocchio dinanzi a loro.

    Ciao Stefania

  28. Oltre all’infibulazione sono contraria a qualsiasi forma che non rispetti la donna, sono anche contraria alla circoncisione e altre forme che violano la dignità della donna e anche dell’uomo. Attraverso i documentari tempo fa ero venuta a conoscenza di altre forme di deturpazione. Il fatto è che nel passato ma ancora oggi, in alcuni popoli vengono effettuati questi “riti”, ed anche la tradizione popolare italiana nel passato aveva alcuni rituali e pregiudizi non così cruenti, ma allo stesso modo negativi.

    ciao a tutti

  29. Avevo gia’ commentato da Giorgio un post come questo…non ho parole…

    Io Sono tornataaaaaa 🙂

    Un bacio buona domenica Sergio.

  30. Ok, paolo pietro, sgriderò mia sorella! In quanto a far sparire tutte le popolazioni che praticano questo “rito”… be’, direi che non mi sembra una bella idea democratica! Semmai insegnamo loro che certe culture sono nate in periodi in cui il maschio dettava legge per via della sua superiorità fisica, ma che ora anche la donna non può essere privata del piacere del sesso. E perché dovrebbe?

  31. ahahahahaha ora ho capito chi è Sergio, quella lazzarona di tua sorella mica me lo aveva detto. Si mi aveva parlato di un fratello scrittore, ma pensavo un vecchio rimbambito, chissà perché, boh.
    Sono contento che presto ci incontreremo e visto come scrivi e come la pensi, sono certo che diventeremo amici alla faccia di tua sorella.
    Sai cosa penso dopo aver letto il tuo ultimo post?
    Che se io comandassi in Africa ordinerei l’infibulazione di tutti gli uomini, perché popoli così barbari devono sparire dalla faccia della terra. Obama è stato fortunato ad essere discendente di schiavi importati, almeno si è civilizzato e ora vedremo cosa saprà fare, se riuscirà a civilizzare anche quelli più abbronzati di lui, meno fortunati che sono rimasti in Africa. ihhihihihihiihihihihihihihihih
    Ti ho messo tra i miei amici, sgrida tua sorella.
    pppp

  32. Ciao Sergio, grazie per la visita e piacere di conoscerti!
    Un argomento tristissimo e molto attuale questo!
    Io più che alle conseguenze, penso al dolore terribile e lancinante del momento! Che crudeltà. E pensare che tutte le mamme l’hanno passato e lo ripropongono ai loro figli. Si, anche la circoncisione è una cosa terribile, poveri bambini!
    C’è mezzo mondo occidentale che sta muovendo le acque in tal senso, mi auguro che tanta fatica sortisca presto gli effetti desiderati. Che tutto finisca 🙁 e presto.

    Ci sentiamo senz’altro con piacere
    intanto ti auguro buona serata 🙂
    Ciao

  33. Ciao ,giuro che è stato difficile arrivare fino alla fine del tuo post .
    E’ raccapricciante quello che viene inflitto a queste povere donne .
    Io ho gia sottoscritto ,Giorgio mi ha invitato a farlo ed ho aderito con molto piacere.
    Queste barbarie devono finire …ed è giusto portarle all’interesse generale .
    Buona domenica
    kicca

    ps ma tu sei il fratello di Nadia ????

  34. un consiglio che tutti si rileggesserò ,ma leggessero il corano ,agevole,apri una sura a caso e non ti sperdi con la pallosa bibbia,ed io ho letto 3 volte ecc.. quarda sono guerriera, a priori,ma mi sà alla giulio cesare . veni vidi vinci … ciao

  35. non ricordo di frequentare il tuo blog. ma questo non vuol dire leggendo il tuo post1 si parla di veli crocifissi ecc,ma no di tribalica infibulazone,sono donna, eso dagli schemi del tipo io partorirò con dolore eccc… già gli egizi su geoglifici mi sembra del temio di kp komdo hanno inciso il parto sedute e vorrei sapere come donne infibulate e no x lo erano…ciao

  36. Purttroppo noi occidentali contrari
    a questa chiamata tradizione in Sudan,
    Somalia ecc, siamo impotenti a farla cessare
    con le firme e petizioni credo che si possa fare
    qualcosa affinche i governanti mondiali
    capiscano l’atrocità dell’ infibulazione.