Dedicato a Marino Gioia

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Questo nome ai più è sconosciuto, e questa storia non interesserà a molti. Ma non m’interessa. Marino non c’è più, se n’è andato, per sempre. Ci ha lasciato ieri, durante la notte, in una stanza d’ospedale. Dire che Marino era un amico è riduttivo. Quando io sono nato, nella camera da letto di una casa del rione Coteto a Livorno, lui aveva dieci anni e abitava al piano di sopra. Io crescevo e lui diventava grande. Era un’esistenzialista lui, con i suoi maglioni neri a collo alto, le canzoni di Tenco e De André, la sua chitarra, il suo pensare anarchico, la sua voce profonda. Lo ammiravo. Io ragazzo e lui uomo. Poi quando a diciannove anni suonavo in un quintetto di professionisti e il nostro leader cercava qualcuno che suonasse il basso e cantasse bene, feci il nome di Marino. Ma Marino suonava la chitarra. Nessun problema: si comprò un basso e lo imparò e ce ne andammo tutti in America, a suonare sull’Island Princess, una nave da crociera. Ecco, da questo momento in poi tra me e Marino s’instaurò un rapporto di vera amicizia, non più con quella differenza di età che ci allontanava. Eravamo entrambi uomini. Ma sapeva molte più cose di me, e da lui di cose ne ho imparate molte. Mi ha insegnato a giocare a scacchi, e facevamo interminabili partite sul ponte della nave, sotto il sole dei Caraibi. Abbiamo scoperto insieme la passione per la fotografia e a Saint Marteen ci siamo comprati la nostra prima reflex. E quando io mi sono sposato con Char, lui è stato il mio testimone. Poi le nostre strade si sono divise: lui rimase sulla nave per qualche anno e io in California. Quando sono tornato in Italia ci siamo rivisti, giocato di nuovo a scacchi, condiviso decine di cd jazz, cenato insieme. Marino è un pezzo della mia vita. Potrei dire un pezzo di vita “che se ne va”, e invece no: è un pezzo di vita che rimane, perché l’amicizia è un dono che va conservato, sempre. Addio Marino, mentore, amico, vicino di casa, testimone e artista timido.

Dedicato a Marino Gioiaultima modifica: 2011-01-04T11:45:03+01:00da sergio0591
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Commenti

Dedicato a Marino Gioia — 11 commenti

  1. Non ti conosco, Chiara, ma se hai condiviso alcune delle cose che piacevano a Marino, allora sei già mia amica. Torna qui quando vuoi. In quanto alle cene messicane… ho avuto la fortuna di mangiare buonissimi tacos e enchiladas che Marino preparava con grande maestria.

  2. Ciao ragazzi, lavoro con Marino dal 1988, spesso abbiamo condiviso impegni di lavoro, fotografie e nel mezzo lunghe, lughissime discussioni ideologiche, vedevamo il mondo in maniera molto simile, lui con molta piu’ esperienza ed apertura mentale, mi affascinava coi racconti dei suoi viaggi e ed io lo prendevo in giro dicendogli che aveva iniziato la sua carriera proprio come il suo amico Silvio…. Ora i ricordi buffi si accavallano e si mischiano dolorosamente con quel senso di frustrazione che avevi ultimamente per come andava il mondo…sicuramente avremmo trovato il modo di riderci su. Mi devi ancora una cena messicana!!!

    Un abbraccio forte Marino, ci manchi

  3. I’m curious to know who is reading this blog from Apo/armed force Europe. You can leave a message here if you want.

  4. Conoci a Marino a bordo del MV/Island Princes, y la primera vez que lo escuche cantar, senti un vuelco en el corazon y me enamore de èl. Trabajabamos en el mismo lounge donde èl junto a Los Marqueti hacian la mejor musica navegante en aquel año de 1975. Eramos felices el cantaba y tocaba el bajo, yo servia cokteles a los pasajeros, cuando llegavamos a puerto bajabamos a tomar fotografias. Vivi un año en Livorno, en su casa del Gelsominio 4 en el verano saliamos a pescar en la barca de Dino el babo, y en el otoño tomabamos mas fotografias; estuvimos casados 8 años. Marino Gioia, es un ser especial su voz, su forma de ver el mundo, su sentido del humor, su pesimismo, su capacidad manual, era un ser estraordinario, GANZO¡¡¡¡¡¡.

  5. Ciao Marino, grazie a Sergio hai anche un pò di noi… che ti accompagnerà lungo il tuo viaggio…
    Anche attraverso la morte e il dolore possiamo fare tesoro di energie positive dal quale non ci separiamo mai…
    che strano… lo scrivevo poco fa e ho aperto il tuo blog e ho trovato la storia della tua amicizia con questo amico.
    un abbraccio

  6. Perdere un amico sembra così ingiusto, e lo è per molti versi.
    Ma voi avete condiviso ciò che molti non potranno mai neppure sognare.
    La vostra amicizia è stata un regalo del cielo che continuerà nel ricordo e nella presenza muta della sua anima.
    Forza Sergio.

  7. Che bella questa storia di amicizia Sergio……sembra tratta da Novecento di baricco e dolore a parte è scritta molto bene….un saluto al tuo amico

  8. Mi dispiace, Marino, non averti salutato… oggi sicuramente sarai andato in un mondo migliore di questo! Sei stato un caro amico della mia infanzia, della mia adolescenza e un caro amico fino a ieri… Ti metto la canzone che cantavi sempr…e con la tua bella voce alla Frank Sinatra e poi… sicuramente un giorno ci incontreremo. Addio!

    http://www.youtube.com/watch?v=AdrmM2BVchA