Sergio Consani

Le nostre città…

 

 

Livorno, la mia città, non è più quella di una volta, un po’ come una mezza stagione che non esiste più, tanto per buttarla in retorica. La critico perché la amo, perché ci sono nato, perché non riesce ad esprimere quello che vorrebbe. Di chi è la colpa? Facile mettere sul banco degli imputati i politici, ma non è solo colpa loro. Intanto perché siamo noi cittadini a votarli, e poi perché i cittadini dovrebbero essere abbastanza coscienti nell’ammettere che c’è anche il loro stesso zampino. Io, per natura, sono uno che fa casino, che s’inventa un progetto al giorno da proporre, che va a parlare con un assessore o un impiegato del Comune, che non si arrende mai, insomma. E pensare che Livorno, agli inizi del Novecento era una città che tutta Europa ci invidiava. Le Terme, la cultura, i pittori, i musicisti, il mare… decine e decine di iniziative che facevano belli i livornesi, di cui andavano fieri, intrisi sempre e costantemente di arte e cultura e spettacolo. Oggi si arranca, da anni ormai, e non solo per colpa della crisi. Il Sindaco e i suoi uomini non sono all’altezza di gestire questa città saldamente da più di mezzo secolo in mano alla sinistra, di cui anch’io faccio parte ma che in loro oggi non mi rispecchio. Assenti, o presenti solo in alcune manifestazioni, svogliati, stanchi, senza più idee e senza voglia di farci crescere culturalmente.

I muri sono sporchi e le buche per strada non si contano più, ma ogni tanto i nostri capoccioni se ne escono con qualcosa di positivo per far vedere che ci sono: è il caso delle guide per ciechi che corrono lungo i marciapiedi. Non so quanto è costato quel tratto di striscia bianca che copre sì e no 500 metri di lunghezza, sicuramente non si tratta di spiccioli. Ora io dico, che senso ha fare un brevissimo percorso per i non vedenti? O fai tutta la città o niente. Con tutto il rispetto per i cittadini che hanno questo grave handicap non concordo con queste scelte, semmai lotterei per fare un percorso lungo e che abbia un senso, dove i ciechi possono abbastanza tranquillamente camminare in lungo e in largo, partire da casa e raggiungere anche vari negozi. Non lo so, ditemi voi se sbaglio. E intanto gli scooteristi cadono per terra infilandosi in quelle pericolosissime buche, oppure i ciclisti, o le stesse persone che camminano.

E poi puliamoli quei muri orrendi, non lasciamo che certi ragazzi deturpino la città, multiamoli, facciamoglieli pulire a loro, con la legge del contrappasso: tu sporchi? Tu pulisci. A spese tue. Ovvio.

Un po’ più di senso civico ci serve, un po’ più di amore per le nostre città. E poi non stiamo sempre a lamentarci: agiamo, facciamo qualcosa, non ci addormentiamo.

Le nostre città…ultima modifica: 2012-09-22T19:06:59+02:00da
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