Una storia impossibile

C’era una volta un caminetto acceso in una casa sopra una collina di un posto qualsiasi. Dalla finestra si vedevano i campi coperti d’erba fresca, verdissima e gli alberi avevano ripreso vigore con il freddo dell’inverno che si era appena affacciato da quelle parti. Dai vetri della finestra chiusa si udivano i rumori attutiti, ovattati ma comunque veri, colorati, accesi come la legna che ardeva schioppettando nel camino.

Cominciò a piovere e tutto diventò ancora più magico.

Le gocce battevano sui vetri e scivolavano giù fino a perdersi in un rigagnolo che scivolava ancora giù lungo i muri che formavano un altro rigagnolo che scivolava giù fino a raggiungere un ruscelletto che si perdeva di nuovo tra l’erba, qui, là, tra gli alberi, sulla strada sterrata, rincorrendosi tra le pietre di un’aiuola, portandosi con sé ramoscelli, fili d’erba, foglie.

Il canto degli uccelli era stato interrotto dalla pioggia che ora la faceva da padrona: avvolgeva cose e rumori, rendeva tutto immobile con la sua forza.

La vita, sotto l’acqua scrosciante, aspettava con doveroso rispetto che si placasse l’umore apparentemente incostante del temporale.

Avvolti dai rumori discreti, dal calore del fuoco e dal ticchettìo di un orologio a pendolo i due stavano facendo l’amore, con passione, lontani dall’asfissiante vita della città che offriva solo dispiaceri, incomprensioni.

Al culmine dell’amplesso, tra gocce di sudore e gemiti, carezze insistenti e sussulti incontrollabili…

“Voglio un bambino!” disse Renato.

“Tu sei pazzo!”

“Voglio un bambino!”

“Non sai quello che dici.”

“Lasciami almeno sognare. Io ti amo…”

“Lo so… anch’io ti amo…”

Raggiunsero l’orgasmo nello stesso istante, perfezionando e rafforzando un amore che li portava a parlare anche di cose impossibili.

Il fuoco era ormai spento, la pioggia era cessata e i canti degli uccelli erano alti, al culmine della gioia.

I due dormivano, beati e stanchi.

Renato si svegliò per primo.

“Amore… amore… svegliati, è tardi… dobbiamo andare.”

“Mmh… ho sonno…”

“E’ tardi… mia moglie s’insospettirebbe.”

Si rivestirono con pigrizia, seri, consapevoli della loro colpevolezza.

Sistemarono le cose che avevano lasciato in giro per la casa durante quel breve, troppo breve distacco dalla realtà cancerogena della città e si avviarono verso l’uscita.

“Renato…”

“Sì?”

“Chissà se potremo mai adottare un bambino…”

“Forse… forse un giorno sì.”

Si abbracciarono forte,  chiusero la porta alle loro spalle e scesero i pochi gradini che li separavano dalla stradina sterrata.

Renato stese la mano e Marco gliela strinse con forza e speranza.

(tratto da un mio modesto piccolo libro che parla di coppie)

Una storia impossibileultima modifica: 2009-04-26T11:37:47+02:00da sergio0591
Reposta per primo quest’articolo

Commenti

Una storia impossibile — 50 commenti

  1. Dax, il titolo del libro è: “Vuoi tu prenderla in sposa finché qualcosa non vi separi?”. E’ stato il mio primo modesto esperimento letterario, niente di che. Ironico.

  2. Che dire… se non bello!
    Complimenti, sarà per lqa forma mentale, ma il finale uno non se lo può nemmeno immaginare lontanamente.
    Comunque bello.
    Qual’è il titolo del libro?

    Buona giornata.
    Davide.

  3. Mi sa che Luca era traumatizzato…

    o vedeva picchia’ la su’ mamma… e non voleva essere come il su’ babbo, pensando che quello era il modello da seguire…
    o aveva uno di quei babbi che parlavano tipo “io le donne le inchiodo, le donne stanno bene alla conca, Luca, quante n’hai inchiodate oggi?”

    certamente non era gay… e malato…

  4. Condivido tutto il pensiero di Daniele, tra le righe e’ il mio pensiero, e con competenza sarebbe un bel sogno da realizzare.

    Quando la finiremo di discriminare e avere paura di realta’ diverse dalle proprie?

    Io mi pongo una domanda, se fosse tuo figlio
    non vorresti che vivesse con serenita’ la sua sessualita’?
    Purtroppo e’ dalla repressione e dal giudizio “del dito puntato” che nascono i casini…

    Ciao e buon 1 maggio…

  5. w i dubbi, Sergio…se non ne avessimo non saremmo qui. 🙂
    Dubbio : secondo te come potrebbe fare la società ad essere pronta?

    ….In ogni caso, ci sono liste e liste in attesa di avere dei bimbi in adozione … condivido l’opinione di Daniele, solo le prime 3 righe però :-))

  6. salve, sono in incognito 🙂
    certo che il bambino può avere delle confusioni di identità, infatti le selezioni per le coppie gay dovrebbero essere serie, non è che puoi affidarle a certi che fanno sadomaso ahahah.
    Ma l’amore è amore, quindi l’adozione ai gay la condivido se fatta con scrupolo, e soprattutto credo che si debba creare una generazione, ovvero che almeno 1000 coppie di gay, selezionati, devono adottare, in modo che tra di loro possano farsi forza e si possa creare un centro che possa seguirli. In modo anche che non si sentano soli e che possano raccontrasri le loro esperienze, sia i bambini che crescono, sia i genitori.
    daniele

  7. Infatti, cara mammola, i miei dubbi sulla questione sono molti, ma soprattutto perché, come ho detto, la società non è ancora pronta per certi passi, e non perché le coppie omosessuali “non sono a posto”. Preferirei che mi crescessero in una famiglia di omosessuali piuttosto che in un ofanotrofio. E’ anche vero però che lo dico adesso che sono grande…

  8. L’amore è universale, si vero! Ma non l’amore fisico però. Ci si dimentica forse che il nostro corpo è fatto in un certo modo per essere usato nel modo che sappiamo. Tutto il resto è fuori norma.
    Condivido con corinne sull’organotrofio: i genitori sono accuratamente selezionati, anche psicologicamente, ed è dura per le coppie “classiche” adottare i bambini. Poi ci si sbaglia, certo ma almeno apparentemente si deve essere “a posto” . I gay non lo sono, per lo meno non sono una coppia di mamma e papà.

    Ciao Sergio buona serata 🙂

  9. ciao sergio, se posso dire la mia, io penso che il sentimento non ha confini, che l’amore è … amore. non importa chi e come -anche se in questo caso si fa del male ad una terza persona: la moglie- quello che mi lascia dei dubbi è l’adozione di bambini da parte di coppie gay.
    trovo già difficile per una famiglia “classica” l’adozione di un bimbo…infatti ci sono di mezzo psicologi e affini, figuriamoci una coppia gay…
    comunque niente di impossibile, visto che ci sono anche famiglie cosiddette “normali” che normali non sono: violenze fisiche e psicologiche ecc…
    tutto qui, anzi vorrei solo aggiungere che qui gli orfanotrofi non sono quelli di una volta, ci sono le case-famiglia, dove i bimbi vivono abbastanza serenamente…però ovvio che una famiglia è una famiglia.
    ciao

  10. Beh il finale spiazza molto e di certo solletica le mani sulla tastiera. Io onestamente sono contro all’adozione dei bimbi per le coppie gay. Per me ok le convivenze ma sui bambini no ci sono insegnamenti,figure e distinzioni da dover dare e fare ai piccoli..
    mi fermo altrimenti poi accade il patatracchete’…Bacio Sergio.

  11. I gay insorgono su tutto, dice mammola… sì, può essere, ma sai, loro si sentono spesso emarginati, e allora se non urlano non li sente nessuno. A volte si chiede dieci per avere cinque.

  12. i gay insorgono su tutto perchè purtroppo ottengono poco.
    Vedetevi, se potete, quel film girato da una coppia gay nel periodo della discussione su Dico, Pacs e compagnia bella e poi mi dite.

    Cmq bel racconto e bel finale, anche se un po’ triste. Bella anche l’idea di rendere paradisiaco il loro angolo d’amore con quelle immagini di natura rigogliosa.

  13. Ciao Sergio, se i gay vogliono adottare un bimbo, possono aspettare la legge che prevede le concessioni per i single e i conviventi. Anzi, la richiesta individuale potrebbe portare ad avere due figli piuttosto che uno. Io credo invece che non si battano tanto per il figlio, quanto per il riconoscimento di coppia e i diritti delle altre coppie. I single desiderano senza far rumore, e anche i conviventi. Sono tantissime le coppie etero in attesa, e stanno tranquilli. Non vedo perché i gay no, loro insorgono su tutto.

    Niente vespaio spero, è solo il mio parere 🙂
    Ciao

  14. vespaio o no, io la penso proprio così! e sono d’accordo con te sul discorso dell’orfanotrofio! quanta gente deviata e mentalmente instabile è venuta fuori da coppie eterosessuali?
    ciao!

  15. Sono a favore per l’adozione di un bimbo in una coppia gay.
    Crescere una creatura vuol dire amore, rispetto e armonia, e non avrei mai voluto sentire dire che diverra’ gay a sua volta, l’omosessualita’ non e’ varicella!
    Purtroppo siamo lontani anni luce…
    ma sono certa che tanti bimbi lasciati a se stessi, sarebbero alla lunga piu’ felici…
    quante coppie di etero oggi fanno alla grande piu’ danno…

    L’amore non ha sesso, condivido!

  16. Mi aspettavo il finale, bello cmq il racconto, sunto delle difficoltà di chi non vive nella normalità.
    Sul populismo scriverò domani o dopo, vedremo, oggi ho già dato per il blog della mia lista.
    Buona serata, Giorgio.

  17. Sono convinta che un bimbo abbandonato a se stesso, sarebbe alla grande felice se fosse adottato da una coppia gay.
    Avrebbe bisogno di amore e non vedo la grande differenza che ci potrebbe essere tra una coppia etero o una gay.
    I valori e i principi si attingono dove c’e’ armonia e rispetto… e spero che nessuno pensi che sarebbe un potenziale gay a sua volta…
    purtroppo tra gli etero stanno dilagando modelli di madre e padre non dei migliori, per cui cosa aspettano?
    ciao… e’ vero siamo lontani anni luce…

  18. Io non credo che la società si adeguerà mai a questo nuovo modo di concepire la famiglia. Prima di tutto perché convivono diverse generazioni, ci sono anche i nonni (per fortuna) che rimpiangono i tempi passati (per quanto difficili).
    Poi penso che i gay siano ancora molto derisi, nonostante le apparenze. La solita differenza tra il dire e il fare, tra il dire e il pensare.

    Ciao Sergio 🙂 buona serata

    p.s. sapremo mai come va a finire?

  19. Il sentimento che lega 2 persone è sempre bello… anche se devo ammettere il finale non me l’aspettavo… mi ha spiazzata…
    Un sorriso…
    Fly

  20. Ciao Sergio,
    molto carina questa storia d’amore e devo dire sorprendente il finale 🙂 nel senso che non me l’aspettavo; per quanto riguarda il mio parere sull’adozione di bambini da parte di coppie gay (visto che il discorso in questione è quello), io la penso esattamente come Anmnarita riconoscendo però la sua inapplicabilità dovuta alla società tutta che non farebbe altro che discriminare continuamente bimbi e genitori. Forse pian piano si cambierà, grazie a chi ci crede e a chi si batte per ottenere, com’è sempre accaduto nella storia umana.
    Ciao Sergio, buona serata

  21. Ciao Sergio… ricambi il saluto e complimnti per il racconto! Capire la coppia (soprattutto l’altro) è sempre un gran macello… però l’amore è bello proprio per questo, ti fa soffrire, ma ti sa anche far felice come niente al mondo! Non c’entra con il tuo racconto, ma mi andava di dirlo;)
    Ciao ciao

  22. Sergio Sergio…..al “pepe” ci pensa Pony e i suoi post, 😉 noi cerchiamo di non aggiungerne altro che poi diventa troppo piccante e non è mangiabile….eheheheheheheh
    Sto ridendo….*__^

  23. e sia se mi dai il voto ti faccio fare i granducato di toscana con tanto di delega al tesoro e zecca di stato ok? di a annarita che l’adozione di bambini da parte di coppie gay è una cosa assurda (ovvio parlo per me)

  24. Adozione di bambini a favore di coppie gay… mi sa che smuoverai un vespaio, cara Annarita… ma di quelli da botte da orbi! Cosa ne penso io? Lo sai che non lo so? Ho molti dubbi, anche se sicuramente quei bambini che vivono in qualche orfanotrofio sarebbero molto più felici con una coppia gay, seria e responsabile, piuttosto che rimanere in quelle camerate dove l’amore non sanno neanche dove stia di casa,

  25. bellissima storia, ho sempre pensato che l’amore non ha sesso e personalmente sarei a favore dell’adozione dei bambini da parte di coppie gay.
    buona serata

  26. Sono contenta Sergio che sia tornata la “pace”.
    E’ sempre brutto e non porta mai a nulla il contrario.
    un saluto caro, Rosanna 🙂

  27. Grazie per il passaggio, ho apprezzato molto il tuo commento. Russell è un filosofo che non amo molto, il mio preferito resterà sempre il grande Karl Marx. Un saluto dal conte.

  28. se qualcuno vuole gentilmente dirlo alla su’ moglie … al resto penserei ioi … lo zio 😉 ciao a tutti !!!!!!!!!!

  29. weeeee sergio sai che non me lo apsettavo il finale? giuro non ti ci fa pensare proprio a due uomini, beh l’ho letto ecco e mi è pure piaciuto, sorpreso?

  30. L’avevo gia’ letto con vero piacere… e con rinnovato piacere ci sono ricascata…
    E’ un inno all’amore, in tutte le sue sfaccettature…
    ma la su’ moglie poveraccia…
    mi sa che ci rimase di stucco!
    ciao ciao

  31. Il sentimento è bello sempre… e credo che non faccia male a nessuno constatare che anche questo Amore… ha tutto il diritto di essere chiamato Amore…
    Besos… Sonia

  32. Ho scoperto l”arcano” solo alla fine :))) devo dirti che continuo a non capire questo tipo d’amore. Eppure lo è .. mah, è una realtà anche questa.
    Però ti riconosco che ci hai tenuti nella suspence !
    Buona serata