Sergio Consani

Se mio padre e mia madre capissero…

Se mio padre e mia madre… non posso più dirlo, perché loro non ci sono più, e se anche oggi avessi voluto dire loro alcune cose, ormai è troppo tardi. In realtà con mia madre, che ha lasciato questo mondo un anno fa, non c’è niente di incompiuto: sapevo che con la sua malattia prima o poi ci avrebbe lasciato presto, e se avevo qualcosa da chiarire o da chiedere, l’ho fatto. Con mio padre non è stata la stessa cosa: lui è morto a 67 anni durante un intervento chirurgico, inaspettatamente, e non ho fatto in tempo a parlare con lui di tante cose. Un vero peccato. Per questo dico che i figli dovrebbero sempre avere la forza e il coraggio di chiedere ai genitori ogni cosa, di comunicare, di rimproverare, pur di non arrivare al giorno in cui non ci sarà più la possibilità di farlo. I nostri traumi infantili andrebbero risolti con loro e non con uno psicologo. Ma loro, coloro che ci hanno regalato la vita, capirebbero i problemi che ci hanno sempre assillato? Noi oggi siamo ciò che loro ci hanno insegnato, siamo in qualche modo il riflesso delle loro personalità, dei loro errori, della loro ignoranza o conoscenza. Ogni mia insicurezza è frutto del loro insegnamento, ogni mio trauma è frutto della loro scarsa capacità di non comunicare, la mia sicurezza è frutto del modo in cui mi hanno educato. Insomma, dico… è quasi sempre merito o colpa dei nostri genitori se oggi siamo come siamo? E saremmo migliori se capissero che alcuni danni creati alla mia personalità fossero da loro ammessi?

Se mio padre e mia madre capissero…ultima modifica: 2008-05-02T14:20:00+02:00da
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