Rinascere…

Buona Pasqua a tutti quelli che credono, e Buona Pasqua a tutti quelli che non credono ma che dovrebbero credere almeno nella rinascita. La rinascita dello spirito, della volontà di affrontare cose nuove e difficili, del desiderio di guardare avanti. E se guardandoti indietro vedi errori madornali commessi, non chiudere gli occhi e non far finta di niente: il passato è passato, è vero, ma gli errori vanno affrontati, presi di petto e non gettarli via come se non appartenessero alla nostra vita vissuta. Si diventa più grandi, soffrendo e sbagliando. E a chi soffre con noi, per colpa nostra, non negare mai una mano. Rinascere… riprendere in mano il filo interrotto, far tornare la fiducia in se stessi, non uccidere la nostra anima con i sensi di colpa. Sbagliamo tutti. E d’altronde… chi è senza peccato scagli la prima pietra. Auguri a tutti gli amici bloggers…

Rinascere…ultima modifica: 2008-03-22T11:01:00+01:00da sergio0591
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Commenti

Rinascere… — 59 commenti

  1. Ma no, Gianpaolo, tranquillo… non mi pare che nessuno di noi in questo momento si stia creando problemi inesistenti. Per adesso va bene così, fino al prossimo post che scriverò. Provocatorio. Spero.

  2. Credo che una situazione divertente e scherzoza abbia preso il sopravvento su troppi di noi. Torniamo a scherzare ed a ridere, ognuno di noi ha i nostri problemi, non creiamocene di inesistenti.
    Gianpaolo

  3. Sergio caro, ultimamente lo zampino di Gianpaolo è ovunque! Starà mica diventando ubiquo???
    India ti ho lasciato un commento nel tuo blog. E, comunque, a volte, seppure non sia nella mia indole e non mi piaccia affatto, la condivisione è la condizione sine qua non…purtroppo, anche se non piace per niente. Se hai voglia vai a leggere a tal proposito il mio post del 23 febbraio, in cui racconto la mia condizione di amante di un uomo libero. Paradossale ma reale.
    Un bacio Sergio, a presto

  4. …VOGLIO PENSARE CHE STIATE TUTTI SCHERZANDO…E VOGLIO PENSARE CHE IL MIO STATO D’ANIMO DECISAMENTE PESSIMO NON MI FACCIA DISTINGUERE BENE LE COSE…IL MIO CONDIVIDERE ERA IN SENSO SCHERZOSO,GOLIARDICO,UN GIOCO NATO GIOCO E PUNTO!CI MANCHEREBBE CHE FACCIO STE’….SCUSA SERGIO MA TI E’TOCCATA A TE LA PATATA BOLLENTE….UN PO AGITATA PERDONAMI.UN BACIO E BUONA SERATA!

  5. Marialaura! Rieccoti qui! Ma lo sai che stai rischiando la pelle, vero? Che se domani non c’è l’articolo sul Tirreno che parla del corso che inizia alle 21, ti faccio radiare dall’albo dei giornalisti! E sabato la pizza te la faccio fare con mozzarella e Tanax!

  6. Eh, sì… brava Oasi, anch’io penso proprio che condividere qualcosa (ma diciamo pure qualcuno, va’) con qualcn’altro non è nella mia indole. E quel cammello mattonato di cui parli, lascialo pure a chi ti pare se non è completamente tuo. Però tanto per illuminare i nostri bloggers, potresti farci capire che significa “cammello mattonato”. Non so perché, ma mi sa che qui c’è lo zampino di Gianpaolo…

  7. Ciao a tutti… rieccomi… ogni tanto riemergo dal mio letargo!
    Allora sembra proprio che domani ci rivedremo… mi raccomando venite tutti eh? Un saluto a quelli che conosco e a quelli che non conosco… buona serata!

  8. Grazie dei saluti “particolari” caro Sergio, li ricambio di cuore.
    Approfitto del tuo spazio per dire a India che in realtà io non amo molto, anzi per niente, le multiproprietà… Se qualcosa è MIO deve essere MIO, non amo condividere…Dai India, da buona amica, cedo a te la mia quota di cammello mattonato…
    Preferisco tenermi il mio Grillo Parlante, anche se , in verità, ultimamente si sono invertiti i ruoli…
    Che io stia diventando una vecchia saggia??? Mah…
    ^_^
    Baci

  9. TRANQUILLO IO SONO TUTTA AL POSITIVO!…PUOI CHIEDERE AL MIO CAMMELLO…AH SAI CHE IO NON VIAGGIO IN SCOPA…E NO…IO SONO MODERNA…HO UN CAMMELLO GOBBUTO E MATTONATO..NON CREDI?CHIEDI ALLA MIA OASI COMPROPRIETARIA DELLO STESSO…E’DIR POCO….SENZA PAROLE!…VISTO CHE SEI CARINO,MI HAI BEN ACCOLTA E SAI STARE AL GIOCO…ECCO QUA UN BACETTO E BUONA GIORNATA!!CIAO SERGIO!!

  10. Ampolle, pozioni e sortilegi… ben vengano, basta che siano tutti a fin di bene! In questo mondo mezzo matto, dove imperversa il male, l’opportunismo e la cattiveria ci mancherebbero anche le fatture! Un saluto particolare a Oasi, Barbara, Gianpaolo e India48.

  11. SERGIO SABATO SERA FAI ATTENZIONE…I CAMMELLI MATTONATI SONO STRANI…..IL BUON FIORE CI HA VISTO BENE E FA FINTA DI ABITARE LONTANO……COME DETTO TI LEGGO SEMPRE E TI SCRIVO POCO… HO DECISO DI PORTARE QUI NEL TUO BLOG AMPOLLE,POZIONI E SORTILEGI DA SPRUZZARE UN PO’NELL’AIRE…..SI’SI’….L’HO DECISO E TU MI ACCOGLIERAI BEN FELICE…SPERO…BUONAGIORNATA SERGIO.

  12. buonanotte a tutti, un grazie a sergio per essersi ricordato di me e un saluto a giampaolo e sofia, non si sa mai ragazzi, io sogno sempre in grande, fatelo anche voi…bei sogni a tutti

  13. Sarò in pieno deserto … chissà se troverò il famigerato il cammello mattonato!!!
    Ma alla prossima non mancherò…ho già un autista volontario!
    Ho rimediato anch’io, sei tra i link amici…
    Un abbraccio

  14. Oasi! E perché sei fuori gioco? E’ un peccato che tu non possa venire, spero che tu abbia una ragione forte! In ogni caso ne organizzeremo un’altra di pizzata, non ti preoccupare.

  15. Ma che lo fate apposta a vedervi quando io sono fuori gioco??? Vabbè, per stavolta vi salvate, ma la prossima volta ci sarò anch’io eh!!! Attenti a voi!!!
    ^_^

  16. Ho letto “il maestro” e mi è piaciuto molto. Mi ha colpito il RITMO di questa scrittura, beato lui , come scrive…!
    La storia è originale e ti fa venire i sudori freddi…mentre la leggi sei catapultato in un vortice di emozione e rabbia.
    Comunque bravo!bravo!bravo!
    Ciao,ciao

  17. … e no, caro il mio moderatore, l’arma che tu hai scelto (gli endecasillabi) mi pone in seria posizione di inferiorità. Non posso affrontare un duello sapendo di perderlo in partenza.

    Relativamente alle pizze, mi sembra un sacrilegio sprecarle con lanci in faccia …

    … e poi, a stomaco pieno i duelli vengono male, rimandiamolo ad altra data.

    Gianpaolo

  18. Be’, il caro moderatore un po’ geloso è: Sofia è proprio carina e se viene a mangiare la pizza con noi sabato (mi sembra un’ottima idea la pizzata dopo la presentazione) te la presento, caro Gianpaolo. E visto che le donne – come ha detto Stefania – non si sfidano a duello, lo faremo io e te. La mano di Sofia per un duello a colpi di che? Margherite in faccia? Capricciose? Oppure uno scontro a endacasillabi come si faceva una volta nelle bettole toscane?

  19. E Sandra è ancora in attesa di una risposta da Gianpaolo!
    Insomma, pensavamo dopo la presentazione di Sabato 29 marzo, del libro di Mariagiovanna di fare una pizzata tutti insieme.
    Gianpaolo, dimmi se verrai! MA DIMMELO. SEMMAI SI CHIAMA ANCHE SOFIA…
    ah ah

  20. … intravedo una sottile gelosia nel commento del nostro caro moderatore …

    … e poi non sei tu quello che aveva la foto?

    Gianpaolo

  21. Se Sofia e Gianpaolo vogliono darsi un appuntamento basta che me lo dite e apro un post dal titolo La posta del cuore. (ah ah)

  22. Gianpaolo sei perdonato, fra l’altro mi stai anche molto simpatico!
    E’ passata anche la pasquetta… Meno male…
    Bacio, Sofy

  23. Per Sofia,
    mi scuso di aver interpretato male il tuo commento …
    il mio stato d’animo attuale … mi porta ad essere “ipersensibile”.

    Ciao. Gianpaolo

  24. “Amore. Ascoltala, scandiscila, rendila musica. E così fai con cuore, dolore, gioia, lui, lei, pelle, odore, battito. Non c’è niente di più bello.”
    Caro Sergio se queste parole le hai scritte pensando a una donna, quella donna è fortunata.
    Sofia.

    Gianpaolo, non c’era ironia nelle mie parole di ieri… “far finta di essere felici in famiglia” non è peccato. E’ solo molto molto noioso e falso.
    Ciao

  25. Cara Stefania, anche a me basta che dopo aver comprato un gioco da 1 euro o da 100 euro mi dicano “grazie mammina” mi sciolgo tutta… Però dopo venti minuti se quella cosa non la guardano più divento una belva!
    Ah… I pezzetti delle 28 uova inutili le ho divise in buste domopak. Per regalarle.
    Buona Pasquetta (degli altri). E non mi chiedete il perchè di quelle quattro sillabe tra parentesi…
    Bacio.

  26. concordo con sandra, anch’io ho sempre avvertito una sorta di disagio ogni volta che mia figlia era immersa dal “troppo”.
    Purtroppo i figli si viziano spesso e i motivi sono molteplici, per quello che mi riguarda la sua felicità, il suo sorriso, è sempre stato la mia pace, il mio appagamento.
    Passando il tempo ho capito quanta difficoltà ho avuto a pronunciare quel famoso NO.
    Ho fatto un esame di coscenza ed ho capito qualche errore, in psrte cerco di rimediare ogni giorno, cerco di mediare.
    Ritornassi indietro la vizierei di meno perchè perchè ogni tanto ci soffro a verere questo piccolo “mostro” di egoismo che ho generato.
    Però… basta che mi chiami “mammina” e mi rifrega.
    Facendo la persona seria però, penso che prima incominciamo a farle capire il valore del denaro, della nostra fatica a guadagnarlo, e prima li aiutiamo a crescere in un modo migliore.
    Però come è bello viziarli! ciao

  27. … di errori ne commettiamo tutti, ed anche io ho commesso i miei, e sono tanti.
    Ma cerco, alle volte riuscendoci, altre volte no di tenere un atteggiamento “il più positivo possibile ” nei confronti di mio figlio.

    Buona notte caro Sergio

  28. Infatti caro Gianpaolo stavo generalizzando, o meglio, mi riferivo a molti genitori che agiscono in questo modo. Buon per te che non l’hai mai fatto.

  29. Alt, fermiamoci un attimo:

    Io ho risposto al commento di Sandra che si riferiva ad un fatto specifico, e dalle sue affermazioni ho tratto delle considerazioni.

    Nel tuo ultimo commento, caro Sergio, ti riferisci al fatto generalizzato, … e concordo con le tue affermazioni.

    Ma devo dire che ne io ne la mia ex moglie, ne tantomeno la cerchia delle amicizie che frequentavamo insieme, ha mai riempito la stanza di mio figlio (o dei figli dei nostri amici) di regali in modo generalizzato, anzi, considerato che le condizioni economiche della mia ex famiglia sono più che benestanti, invitavamo Andrea, alla richiesta del bambino di avere questo o quell’oggetto, a considerare quello che avevano i suoi compagni, figli in famiglie meno agiate della nostra.

    Gianpaolo

  30. Era ovvio Gianpaolo che le ormai 28 uova incriminate fossero state regalate da amici e parenti: non crdo che neanche il genitore più ricco si sognerebbe di regalare un tale numero di uova ai propri figli. Il riferimento era piuttosto legato ai regali che, come dici tu, rientrano poi nella “normalità” una volta passate le feste. Non è così, invece: i regali si continuano a fare anche durante l’arco dell’anno. Chiedi per conferma a qualcuno dei nostri bloggers, chiedi loro quanti fumetti, giocattolini, video, game-boys, spade, soldatini, mostri, robot, macchinine, ovetti kinder, cappellini, cianfrusaglie varie si regalano ai nostri figli. Chedi quante scatole piene di giocattoli ci sono in giro per la casa.

  31. chiedo venia per coscienza senza “i”, ma la tastiera è spesso infingarda.

    Relativamente a quanto dice Sergio, mi trova completamente d’accordo, sono io che ho cercato di sintetizzare in troppe poche righe lo stesso concetto.

    Relativamente alle 28 uova, quello che interpreto dal commento di Sandra, è che i vari parenti hanno riempito i nipoti ed affini di uova, avvenimento che capita, immagino, solo nelle occasioni canoniche, e che nel resto dell’anno la situazione sia “normale”.

    E’ altrettanto vero che i 28 regali, oltre ad una discreta q.tà di cioccolato finirà nell’immondizia o in qualche cassapanca, ma questi sono le perverse regole della globalizzazione, e pur condannandola, non posso condannare quei parenti che regalano, per il mero piacere di farlo, e solo in determinate situazioni, regali ai propri cari.

    Gianpaolo

  32. No, Gianpaolo, non è vero che i figli si viziano solo dando loro i soldi: tutto inizia quando sono piccoli. Se non fai capire loro subito il valore delle cose, allora sì che nel futuro pretenderanno! Altro che piezz’ e core! I bambini non dovrebbero avere regali inutili, con le stanze piene di giocattoli che non guardano più dopo mezz’ora che l’hanno ricevuti. Bisogna (meglio dire bisognerebbe) desiderare qualcosa per apprezzarlo, capire che quel giocattolo per me bambino è davvero la cosa che mi piace e con la quale vorrei davvero giocare. A che servono, come dice Sandra, 28 uova con 28 regali se poi domani finiranno in una cassapanca piena di plastica inutile? Forse sono proprio questi bambini viziati con i regali che un giorno pretenderanno quei soldi che dici tu. Ma sai qual è il problema? I regali ai nostri figli li facciamo per compensare l’affetto che spesso per mancanza di tempo non riusciamo a dare. Ti faccio un regalo e tu, mio figlio, mi sorridi, mi dici grazie papà, ma poi ti guarda per chiederti una carezza o di giocare con lui e tu gli dici… scusa ma papà deve andare al lavoro. La tua coscienza è salva e tuo figlio mastica amaro e gioca con quel cazzo di giocattolo che magari hai pagato cento euro e che domani tu stesso troverai gettato in un angolo sperduto della casa. Ehi… attenzione… sono padre anch’io… e anch’io a volte ho fatto gli errori che ho appena detto. Quindi, sappiatelo, se giudico, giudico anche me stesso.

  33. ma lascia stare……e scrivi coscienza con la i Gianpaolo…lasciamo la fede a chi la sente davvero……e qui chiudo.Ciao

  34. cara Cristiana, ognono di noi vive le festività come vuole, ma mi pare che la tua sia una generalizzazione. Credo che molte persone, quali i volontari che fanno assistenza ad anziani o malati sentano realmente quello che fanno, e non lo facciano per misticismo ipocrita.

  35. Non mi devi ringraziare.
    parlo solo di ciò che provo, e ti garantisco che amare qualcuno, non essendone ricambiato, è estremamente doloroso.
    D’altra parte, so perfettamente che non si può obbligare nessuno ad amarti, Ma questo senz’altro lo sai anche tu.
    Un abbraccio, Gianpaolo

  36. Buona rinascita? adozioni a distanza invece delle uova incellofanate? scusate ma io non credo che in questi giorni di misticismo ipocrita nè più nè meno del natale non sia rinato proprio nessuno, a meno che per rinascita si intenda quella di un percorso interiore che con lacrime e sangue porta lenti ma reali mutamenti……scusate cari bloggers mi dissocio da proposte di rinnovamenti non so quanto sentiti e da mutamenti e svolte di vita che trovano il loro spazio tipico nelle sante festività, quando si sa bene che tutto rimane come probabilmente ci fa comodo che sia…….buon proseguimento….

  37. belle parole, stupende
    …. ma vanno dette a chi è in “sintonia” con te. In caso contrario diventano eteree come il fumo al vento, e quando le dici, ovviamente vivendone il vero significato, ti tagliano dentro come una lama affilata …
    Ed il dolore che provi diventa lancinante.

    Gianpaolo

  38. >Dillo a voce alta: amore. Ascoltala, scandiscila, rendila musica. E così fai con cuore, dolore, gioia, lui, lei, pelle, odore, battito. Non c’è niente di più bello.

    scusate non c’entra nulla.
    o forse c’entra, non so bene.

    ma quando vedo qsa di bello, di delicato non posso non fermarmi a stupirmi e poi a raccontarlo.

    belle parole. stupende.

  39. Cara Sandra, a mio avviso sei troppo dura
    I figli “so’ piezzi e core” ( mi scusino i napoletani), e non è il regalo, se pur importante, che li vizia.
    Vengono viziati quando quotidianamente si ritrovano pieni di soldi in tasca da spendere, senza che si rendano conto di quel che ci vuole a guadagnarli, e senza aver fatto nulla per meritarli, quando i genitori si “lavano” la coscenza per le loro mancanze.

    Relativamente all’adozione a distanza, mi trovi completamente d’accordo con te, meno sul fatto che serva a far star zitta la coscenza.

    Un abbraccio, Paolo

  40. Il giorno di Pasqua: immersa in mezzo a ventotto uova di cioccolata che facevano bella mostra sul tavolo del soggiorno. Uova sfavillanti regalate sicuramente col cuore ai miei figli, da parenti, amici. Da chiunque.
    E dopo pranzo: ventotto carte rumorose e stropicciate, cordini dorati e contenitori di plastica aperti e sparsi per la stanza. Sorprese da montare, pezzetti disseminati che domani non trovi più, giochetti così assurdi.
    Il giorno di Pasqua: odore di cibo avanzato nei vassoi. Nausea. Nausea per l’odore di cioccolata al latte messa in scatole, ventotto uova di cioccolata spiaccicata, pronta per far venire mal di pancia anche a una squadra di calcio!
    Sono triste. Per gli abbracci ipocriti, annuali. Per le telefonate di rito.
    Sono triste. Triste perché il valore in euro di ventotto uova di Pasqua potevano essere inviati per un’adozione a distanza, sempre che uno ci creda, soluzione più semplice per far stare zitta la coscienza che urla e ti sveglia il cuore.
    Adesso sono triste. I miei figli sono viziati. E a Natale, a Pasqua, ai loro compleanni mi prende sempre così.
    Scusate il tristissimo post. Ma oggi c’è poco da ridere… Non c’era neanche il sole a sorridere su Livorno!
    Ciao Gianpaolo, sei apparso adesso qui, rispondimi anche sul tuo blog. Bacio a tutti. Sandra

  41. cara Soia, credo che pèrima di commentare dovresti leggere i commenti ….

    Se invece c’è dell’umorismo, chiedo scusa ma non l’ho colto.
    GIANPAOLO

  42. … spero ci sia un domani in cui ti potrò dire “hai ragione”
    oggi, il muro è più duro della Fiat 1100 (per citare un mio recente post)

    Buona serata caro amico

    Gianpaolo

  43. qualcuno, non molto tempo fa mi ha chiesto ” ma tu dici ti amo così facilmente?”. La mia risposta è stata che non lo dicevo da 10 anni ad alcuno. Le affermazioni “amore”, “ti amo”, ecc. vanno utilizzate con parsimonia, hanno un significato ben preciso … ed irragiungibile.
    Buona rinasciata a tutti
    GIANPAOLO

  44. Tutti abbiamo prima o poi il nostro momento di rinascita interiore, che ci cambia radicalmente la vita. A me è successo e, anche se non so se migliore o peggiore, sicuramente dopo un percorso doloroso la mi avita adesso è diversa.
    Un abbraccio, buona pasqua Sergio

  45. Già, qualche volta è vero che “vi sgrido” per usare sostantivi o aggettivi troppo sfruttati o melensi durante le nostre lezioni. Cuore, amore, dolore. Però qualche volta, come in questo blog, lo permetto, perché qui non si scrive un racconto o un romanzo, qui si dice quello che si pensa. E allora “amore”, se vi soffermate su questa parola, ha un sapore diverso. Dillo a voce alta: amore. Ascoltala, scandiscila, rendila musica. E così fai con cuore, dolore, gioia, lui, lei, pelle, odore, battito. Non c’è niente di più bello.

  46. E la nascita non è dolore? Dolore fisico? T’immagini una vita cullata in acqua tiepida che coglie voci ovattate e musica di battito di cuore (ecco che Sandra usa sempre questa parola dirà il maestro), una vita ninnata dai passi fluttuanti e pesanti della mamma? E a un certo punto dover uscire da un piccolo tunnel con tutte le forze perché devi uscire, devi lasciare quel posto, devi andare. Ma non vuoi perché senti dolore. E fuori c’è dolore.
    E dovremmo coccolare l’ANIMA di un neonato quando, dopo nove lunghi mesi, oltrepassa la soglia: perché è come un anziano che al momento di morire, si aggrappa disperatamente alla vita vissuta. Ma anche per lui ci sarà una nuova nascita.
    Credo. Ma non nella Pasqua della Chiesa. Credo nella rinascita che arriva dal dolore, quello che nel mare agitato come quello di ieri a Livorno ti fa cercare disperatamente un legnetto per attaccarti e cercare di galleggiare un po’. Io in questo momento sono in quel mare. Burrascoso.
    Buona rinascita, dunque, a tutti voi. A presto, Sandra

  47. L’anno scorso ero da lui. A Natale veniva Lui a Pasqua andavamo noi.
    Ignari che quella sarebbe stata l’ultima Pasqua che trascorrevamo insieme, parlavamo, mangiavamo, ridevamo.Il suo profumo lo sentoancora adesso, sento l’odore di quella giornata nel porticciolo di Lerici.
    Mi è rimasta la foto di quel giorno, la guardo: due facce sorridenti e un abbraccio. Un abbraccio, un contatto corporeo che esprime tanto amore, tenerezza, voglia e riscatto d’appartenenza.
    Rinascere…
    Una lacrima mi fa compagnia, il dolore in mezzo al petto: bianco e nero, pesante e leggero, tempestoso e calmo…si può rinascere attraverso il dolore.
    é andato via e mi ha donato la libertà. Mi ha obbligata a guardare dentro, ma proprio dentro, in fondo, in fondo…dopo giorni di libeccio, ripercorrendo il passato è avvenuta la rinascita.
    Ho comprato la schiacciata di Pasqua…
    Buona Pasqua Sergio, auguri a tutti voi.

  48. … accettare e superare un dolore, è un percorso irto di difficoltà …
    io non sono credente, ma condivido lo spirito di Sergio e di Barbara che ha scritto prima di me.
    Buona Pasqua a tutti
    Gianpaolo

  49. ti ricorderai poco di me perche’di commenti solitamente non ne lascio,ma ti leggo sempre..auguri sinceri per questa ss pasqua india48

  50. buona pasqua a tutti voi che sempre leggo volentieri, un piccolo angolo di mondo pieno di poesia e di….tutto : ) rinascere per me è sempre stato capire di aver finalmente accettato un dolore. Auguri ai vostri cari