Spazio per il corso

Va bene, il suggerimento di Enrica lo prendo al volo, sperando che poi questo blog non diventi davvero circoscritto ai soli corsisti. Semmai domani scriverò un nuovo post per parlare di altre cose dove possono intervenire altri bloggers. Agli ultimi commenti dovrei dedicare mezza giornata per rispondere, ma mi pare di capire che il vespaio è nato dalla voglia estrema di ribellione di Paola. Nonostante possa non condividere le sue opinioni, o alcune di esse, mi diverto e imparo sempre molto dalle persone che sono al mio opposto. Noia mortale stare sempre vicino a gente che condivide, che dice sempre sì, che non ha verve. Perciò, cara Paola, pur se sei libera di prendere qualsiasi decisione (ma te l’avevo detto che non avresti avuto l’appoggio di nessuno), ti consiglierei di non mollare. E sai perché? Perché come ho detto prima da questo corso ne uscirai con un bagaglio nuovo addosso. Certo, in otto lezioni non si può pretendere chissà che cosa, si può dare un’infarinatura tecnica e spiegare in linea di massima come si mettono insieme i pezzi di un puzzle non sempre facili da incastrare. Sei una persona intelligente, perciò se molli dimostri di non accettare gli scontri. Dammi retta, abbiamo fatto solo due lezioni e forse, tra le ore passate tutti insieme e i commenti sul blog, hai già imparato (e io pure) molto di più di quello che pensi. E poi lasciatemi fare questo percorso “tecnico”, lasciatemi il tempo di entrare nelle vostre personalità (un minimo) per capire meglio cosa ognuno di voi potrebbe creare con maggiore facilità. E questo non l’ho detto per presunzione, da persona che riesce a scavare negli animi degli altri, ma solo perché chiunque, con un minimo di tempo a disposizione, può capire chi gli sta accanto. Bene, commentate su questo post ogni vostro dubbio e lasciamo gli altri post liberi ai bloggers che non sanno chi siamo.

Spazio per il corsoultima modifica: 2008-01-29T11:00:31+01:00da sergio0591
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Commenti

Spazio per il corso — 85 commenti

  1. Non c’è dubbio che Piergino mi ha piacevolmente sorpreso, ma sapevo che se la sarebbe cavata bene. Aspetto via email i racconti di tutti voi allievi. Margherita… purtroppo il Livorno ha perso, ma un buon tifoso livornese non è contento se il Livorno vince o pareggia: l’importante è che perda il Pisa! Come ieri! (o pisani… e si scherza, eh!)

  2. salve a tutti! ho letto il racconto di Piergino e l’ho trovato molto stuzzicante, amaro e dolce allo stesso tempo, a me è arrivato, mi ha regalato emozione, questo è il mio metro di valutazione. Non so se leggi il blog Piergino, comunque GRAZIE!
    Sergio appena posso ti mando il racconto via e.mail, ciao e buona giornata

  3. Mi dispiace che né tu, Cristiana, ne tu, Francesca, siate potute venire ieri sera. Ora scriverò un nuovo post per informare tutti che il corso andrà avanti, ma non da venerdì prossimo, ma da quello successivo alla Pasqua. Ah… speditemi via email i vostri due racconti, per favore, così li correggerò.

  4. Venerdì ne parliamo a voce…l’unione fa la forza!
    Ho iniziato a scrivere una storia…ho dei dubbi: racconto o romanzo? e se romanzo, pensi che ce la potrei fare?
    ciao buona serata

  5. Un progetto musicale? E di che si tratta? Occhio, eh… hai sentito che ha detto Margherita? Io lei la conosco bene…

  6. Anch’io sono d’accordo sul fatto di non arrendersi e muoversi, salvo poi scoprire amaramente che… NON C’è TRIPPA PER GATTI…
    Ciao, Marghe

  7. sfogliando le pagine del blog; se non ho capito male saresti interessato di sapere di idee riguardanti l’arte…ti vorrei parlare di un progetto musicale . Concordo sul fatto di non arrendersi e muoversi ciao

  8. Sergio scusa se ti ricordo che sono in attesa della bozza del mio racconto, l’ho inviata senza allegato questa volta e spero tu l’abbia potuto leggere, aspetto notizie…..ciao

  9. Ciao Margherita,

    veramente… ho scritto anch’io in questo blog
    e sono una delle corsiste… perchè non vieni
    a trovarci?

    ciao! francesca

  10. al corso siamo in diversi,ultimamente ho notato che gli altri scrivono meno,forse non hanno niente da dire o da chiedere, ma tu fai parte del corso? ciao

  11. ciao sergio , sto lavorando sulle correzioni del mio lavoro, ho corretto dove mi hai indicato, nelle altre pagine ho rivisti i “sergenti”, presumo che per il resto andava tutto bene e riscrivo papale papale no ?

  12. Grazie per l’incoraggiamento, ne avevo bisogno…
    la quotidianità mi ruba molto spazio e fatico a trovare
    la concentrazione per scrivere… farò il possibile!
    A venerdì!

  13. Va bene, Francesca, allora per venerdì prossimo cerca di finire il raccontino, così poi li correggeremo tutti e avremo una piccola raccolta dei vostri lavori. Non perdere mai la voglia di scrivere…

  14. Caro Maestro,

    ho finito di lavorare molto tardi e sono stanca,
    non riesco a venire al corso.
    Vorrei cenare e, semmai, scrivere qualcosa, considerato
    che questa settimana ho ‘creato’ pochissimo!

    A presto,
    Francesca

  15. Mi dispiace che non sarai dei nostri stasera, ma capisco il problema e hai il mio appoggio. Leggerò certamente quello che mi hai dato, ma tu vai avanti lo stesso.

  16. Comunicazione personale: mi piange il cuore ma stasera non posso esserci, un amico necessita della mia compagnia e gli amici vanno avanti a quasi tutto.
    A tal proposito siccome questo è un sito letterario mi ricordo un detto di Oscar Wilde:
    ” Se dovessi scegliere fra tradire l’Inghilterra e tradire un amico, spero che Dio mi dia la forza di tradire l”inghilterra.”
    Ora Fuss non m’accusi di eccesso di cultura libresca: l’ho letto su “Grazia”.

    Caro Sergio, ti chiederei un trattamento di favore: se hai letto il mio racconto C.N. annota col massimo rigore (come l’anno scorso a quel che sento) tutto ciò che non va, non posso riscriverlo ma può servirmi per i prossimi.
    Alla prossima.

  17. Certo che non mancherò… sono proprio curiosa di vedere cosa esce dalla confusione di eventi che ho in mente! Ho scritto già un po’ di cose… non ce la farò a scrivere tutto il racconto per venerdì, ma sicuramente porterò la scaletta del resto! Allora… alla prossima pizzata ci sarò di certo!
    Un saluto a tutti e grazie, Sergio, dell’aggiornamento!
    A venerdì!

  18. La pizzata, cara Marialaura, ha avuto successo, perciò ne faremo un’altra al più presto! Aggiornamenti: inizia a scrivere il racconto, al passato remoto, massimo sei pagine, ma non è che devi scriverlo tutto per venerdì. Semmai, dopo aver scritto quello che ti è uscito dalla penna (anzi, dai tasti), anche se sole due pagine, scaletta il resto. Non mancare venerdì.

  19. Ciao a tutti amici di corso… peccato… non avevo capito che la pizzata fosse stata fissata per lo scorso venerdì… mamma mia…dove ho la testa? Cmq, come avevo già detto giorni fa, non sarei potuta venire in alcun caso! Mi dispiace… ci sono aggiornamenti sulla lezione scorsa?
    Un saluto a tutti…

  20. Sei stato MOLTO vicino alla gaffe Sergio……ah ah…..non infierire, mi è dispiaciuto un sacco……(si dice “un sacco”??????)

  21. La pizza è stata consumata, era abbastanza buona, niente di eccezionale, ma si sa, quando si mangia con gli amici il cibo è un pretesto per stare in compagnia. Mi dispiace per chi non è venuto: si sono persi una bella serata. E mi dispiace a me personalmente per coloro che non hanno avvertito che non sarebbero venuti alla lezione. C’è qualcuno che dovrebbe dare notizie di sé. Comunque, per le lezioni e gli aggiornamenti vi farò sapere. In pizzeria invece c’era lo zoccolo duro degli uomini: Sergio (io), Luciano, Piergino, Mauro, Sergio (l’allievo). Le zocc… ops, stavo per fare una gaffe… lo zoccolo duro delle donne: Sandra, Claudia, Enrica, Stefania, Maria Rosaria. Peggio per voi che non siete venuti!

  22. Salve! Mi è dispiaciuto davvero non essere dei vostri ieri sera…. Come è andata la lezione? aggiornamenti?rivelazioni di scrittori in “fieri”?e la pizza poi era buona come dicevano???
    Aspetto notizie …..

  23. Ciao a tutti i neoscrittori! ;o)

    Purtroppo, anch’io non potrò venire alla lezione stasera…
    ho un bruttissimo mal di testa dovuto al freddo, credo…

    Attendo il compito del maestro (mi piace moltissimo
    chiamarlo così!), o meglio ancora, gli aggiornamenti.

    un caro saluto,
    Francesca

  24. Comunicazione di servizio, anche se tardiva……..stasera non credo proprio che ce la farò a venire al corso causa una chiamata di lavoro improvvisa, mi dispiace un sacco e mi faceva tanto piacere farmi una pizza con tutti voi del Consani’s team, ma credo di non farcela………..a presto comunque,
    Cristiana

  25. Ciao a tutti amici scrittori… io, purtroppo, venerdì non sarò dei vostri quindi, ci vediamo la prossima settimana.
    Buona lezione e buon fine settimana :).

  26. Aborto?????’Nautilus…andiamoci piano!!!!e poi sta nascendo…..non morendo sul nascere!!…ed è frutto di un enorme sforzo della mia creatività!!! non credo arriverò con più copie venerdì, mi dispiace deluderti, penso che sarà già molto se verrò con una scalettatura della mia idea, seguendo i consigli di Sergio……

  27. Cristiana, m’hai messo in curiosità, quale abominevole aborto stai concependo?
    Voglio leggerlo!!
    Anzi. proposta ai colleghi scrittori: venerdì portate più copie delle vostre sudate carte, così ce le scambiamo e critichiamo a vicenda, magari su questo spazio.
    Va bene, a cominciare da me, porterò varie copie dei miei primi due racconti, le scambio con chi mi dà le sue.
    Bisogna interagire di più, OK?

  28. Porca miseria….amici aspiranti scrittori………!!!sono in crisi! e non so neppure se la mia sia una crisi di creatività o di fantasia…Beh lo ammetto, io se devo scrivere una mia personale opinione su un fatto di etica o di costume mi documento e , credo, qualcosa che abbia un senso e una logica riesco a scriverlo.Ma ( non si inizia mai con un “ma” lo so) un racconto è diverso….hai voglia di dire che devi procedere come fosse una sceneggiatura,quindi punto per punto descrivi le sequenze….è difficile!!Soprattutto per una come me che è cresciuta alla solida e classica scuola che insegnava che, comunque vada, si procede per soggetto-verbo-complemento oggetto…Vabbè, comunque dai……nei prossimi giorni ci provo e speriamo che qualcosa salti fuori………

  29. Sì, Linda, ti aggiorno: inizias a scrivere il racconto che non dovrà essere più lungo di sei pagine circa. Tranquilla, non lo devi certo finire per venerdì; intanto inizia a scrivere. Al passato remoto, eh. E non ti perdere in descrizioni inutili.

  30. Ciao Sergio, mi dispiace di non di essere potuta venire alla lezione, ma ho avuto un contrattempo. Mi puoi aggiornare?

  31. Beh, Mario mica ci lasceremo trovar sconfitti senza averci provato… Intanto hai cominciato a scrivere su un blog e qui puoi continuare, commentare il post precedenti di Sergio e le nostre risposte. Un foglio bianco, elettronico o no, aspetta solo di essere riempito di vita… se ci sarà anche la tua meglio. Benvenuto

  32. Ciao Mario, forse qui inquesto spazio del blog alcuni dei miei allievi potrebbero darti dei consigli. Anche tra loro c’era una paura iniziale che li bloccava. Ma è solo una questione di pudori, come dico sempre. La grammatica? Certo, è importante, non si può prescindere dalla grammatica, ma gli errori si possono correggere. Invece la fantasia e la creatività che puoi avere sono qualità che vanno esternate, e per farlo bisogna lasciarsi andare, soprattutto senza avere il timore del giudizio degli altri. Anche “gli altri” hanno sempre qualcuno che li supera. Perciò guai a chi giudica! Io stesso, durante il corso, non giudico: semmai commento, consiglio. Dai, Mario, comincia a scrivere un raccontino, qualcosa che non abbia a che vedere con la tua vita, ma inventa, lascia spaziare la tua fantasia, scrivi di alieni, di mostri, d’amore, di vita o di morte, ma non scrivere di te stesso: è la prima regola quando si inizia a scrivere qualcosa. Fammi sapere. A proposito… ma tu in che città abiti?

  33. Salve a tutti, scrivo su questo blog per chiedere aiuto, ho un problema che mi perseguita da sempre, non riesco a scrivere.
    Vuoi per paura di essere giudicato, vuoi per la paura di non essere all’altezza. Ho in mente mille idee, mille sentimenti ma quando devo scrivere mi blocco, vedo il foglio bianco ma le parole non escono, inizio a scrivere e subito dopo cancello e riscrivo e cancello e riscrivo.
    Sicuramente non conosco bene tutte e regole della grammatica Devo ammettere che la grammatica non è il mio forte.
    Datemi un consiglio, come affrontare e risolvere questo mio problema.
    Forse questo mio gesto è l’inizio della cura.

    Saluti a tutti

  34. Stasera mom ci sarò per improrogabili esigenze familiari.
    Sergio ti mando il compitino per e-mail, e ti pregherei di aggiornarmi sulla lezione di stasera.
    Mi è rimasto particolarmente difficile schematizzare la parte centrale.
    Sai Sergio, me la sono immaginata come una ripresa o una sceneggitura e forse qualcosa di troppo c’è scappato.
    A venerdì prossimo e buona lezione a tutti.

  35. Comunicazione di servizio: domani non potrò partecipare alla pizzata. Devo festeggiare una cosa importante! Magari non interesserà a nessuno, ma mi è sembrato giusto dirlo!
    Buona serata a tutti.

  36. Grazie Sergio.
    Spero mi venga qualche idea… mi manca tutto, allora. La fine devo ancora iniziarla, l’inizio è da cambiare… Pazienza!
    Va bene per la pizzata.

    A presto!

  37. Credo che venerdì, appena prima di iniziare, se siamo tutti d’accordo, andiamo in pizzeria e prenotiamo per le undici. E speriamo che ci siano tutti. Francesca… te lo do qui il compito per casa: hai scritto l’inizio, poi la fine, adesso devi inserire una parte centrale, senza voli pindarici né letterari, in maniera semplice e soprattutto devi scrivere al presente. Roba tecnica, fantasia e idee: i begli aggettivi li riserviamo a dopo.

  38. Per me va benissimo. asta avvertire prima il pizzaiolo che altrimenti o ci stramaledice o ci rifila gli avenzi e per dispetto non ci fa il ponce o se ce lo fa, fa finta di scaordarsi il limone

  39. Ciao a tutti,
    venerdì sera, per un attimo si era materializzata la possibilità di andare a farci una pizzata subito dopo la nostra lezione.
    Che ne dite? Gnam Gnam? 🙂

  40. Linda gli attacchi di panico passano, credo. E’ il carattere ansioso, ribelle, impulsivo che talvolta ci frega. Ci sentiamo scappare il tempo ee con esso il terreno sotto i piedi. La voragine si apre ma è solo un’illusione terrifica. La vivi tu, vera, reale e te la fai sotto. A volte gli altri commentano: “Vai, ci risiamo! Tanto poi le passa”. E passa sì, ‘azzarola… non gliela dar mai vinta.
    Notte

  41. Caro Sergio, anche per me questi ultimi giorni sono stati ricchi di emozioni! E’ strano, ma da quando è iniziato il corso mi sento diversa! Non che prima non avessi spirito di ricerca, ma è come se adesso i miei sensi fossero continuamente in fermento! Vivo la quotidianità diversamente, studio tutto quello che mi circonda con occhi nuovi, sento gli odori e cerco di immaginarne il colore, vedo le persone intorno, ne scruto i movimenti e le espressioni del viso. Mi emoziono un sacco. E poi scrivo scrivo scrivo… le mie figlie sono abituate a vedermi con carta e penna in mano, ma non hanno mai passato tanto tempo nel mio piccolo studio come adesso! Insomma mi sono calata in una nuova dimensione, che a dire il vero, mi piace proprio tanto! Ma tutto questo nasconde anche delle belle insidie! Non mi va di scendere in particolari che, almeno per adesso, non ho mai voluto condividere con nessuno, ma in questa nuova dimensione si rimette in discussione tutto! E per una come me, che ha il cervello sempre in moto, pronta ad essere il peggior giudice di se stessa, non è che sia proprio una passeggiata di salute. Sono un’impulsiva, mi butto sempre nelle cose che mi capitano e che mi piacciono, avvolte mi brucio e altre no. La mia fortuna e la mia condanna è quella di aver sempre avuto intorno persone che mi amano qualunque errore io possa commettere. Fortuna perchè non sono mai sola. Condanna perchè avvolte mi distruggo nel conflitto tra ciò che il mio cuore vorrebbe fare e quello che gli altri si aspettano da me! In questa nuova dimensione però, ho deciso di lasciarmi andare, di provare a sciogliere gli ultimi nodi che spesso non mi fanno sentire libera! Almeno potrò dire di averci provato… Cara enrica, grazie per il tuo interesse! E’ sempre molto piacevole constatare che ci sono persone che si ricordano di me e della mia realtà! Gli attacchi di panico ci sono, fanno parte della mia vita. Ma almeno per ora, sono riuscita abbastanza bene a non farmi incatenare! Non sempre mi viene facile… ci sono giorni in cui sto meglio e altri un pò peggio. Ma tranquilla, non diventeranno mai i miei padroni. Il mio maestro ricorda molto spesso e saggiamente che non è tanto importante quante volte ruzzolo ma quante volte riesco a rialzarmi!
    Comunque volevo dire semplicemente che sono estremamente felice di essere qui con voi. Sono sicura che ognuno mi lascerà qualcosa di buono e di vero, anzi qualcuno lo ha già fatto! Un saluto affettuoso a tutti. A presto gente!

  42. Il silenzio di questi giorni ha evidentemente le sue ragioni. Per me vale lo stesso discorso. Anzi, dovrò aggiornare il blog, scrivere un altro post, altrimenti questo blog sembra davvero limitato solo a noi. E non deve essere così. E’ successo di tutto in questi giorni: ma non vi dirò che cosa. Almeno non adesso. Per rispetto a chi soffre pene d’amore, a chi crede che la vita sia un’autostrada dritta come quelle nei deserti americani, a chi crede di amare e invece “possiede”, a chi ha paura di amare e altri non glielo permettono. Poche parole neanche troppo criptate, ma avremo modo di riprendere questo discorso. Credo.

  43. E voi che avete fatto in questo fine settimana?
    Vi siete ripresi i raccontini? Avete scritto altro? Vi siete mangiati le unghie fimo ai gomiti vedendo il Livorno perdere e l’Italia crollare sotto lo schiaciasassi irlandese? Un paio di ragazzini appassionati di rugby che vengono da me per rimediare qualche magagna scolastica, hanno dato la colpa della disfatta al commentatore che pare foosse lo stesso che ci ha raccontato la Coppa America ed Alinghi. Pare stia sui “cabasisi” a tutti.
    Qui sul blog silenzio.
    Avevo suggerito a Segio questa sezione perchè pensavo che, insieme all’eventuale pizza, fosse una maniera di conoscerci meglio di quanto le due ore settimanali consentano, di sentirci più “gruppo”.
    Personalmente avrei voglia di sapere come se la cava Linda con le gemelline e gli attacchi di panico, Sandra a gestire i bambini con le mani insanguinate e così di tutti gli altri.
    Non violazione della privacy, non lagnanze sterili. Questo, almeno credo, è uno spazio dedicato a chi sta vivendo un’esperienza un po’ speciale. Quello che viviamo in questo periodo, filtrtato da intelligenza e gusto può essere, credo, di grande utilità per tutti.
    E Mauro finiscila di fare il latitante, ecco!

  44. Ragazzi non so quale sia la vostra impressione, ma rimaneggiando, tagliando, volgendo al presente la Germana mi sta diventando anoressica, cavolo!

  45. Dido… non vedo perché non dovresti lasciare qui il tuo commento. Anche se questo post è dedicato agli allievi del corso non ci sono problemi. In ogni caso andrò a leggere il tuo racconto. Grazie per la visita e fatti sentire, commentando magari anche altri post, alcuni dei quali credo abbastanza interessanti per tutti…

  46. forse non dovrei lasciare qui il mio commento e vi chiedo scusa… sergio posso chiederti di continuare a leggere il seguito del mio racconto??? grazie dido

  47. Questo sì ch’è un errore grave! ‘O vedi come sono i blog?
    Il correttore di bozze questo non lo corregge:
    “Ci pensi lui”, quando avendo sctrtto “avrò” dovevo mettere “Ci penserà”
    Vabbè, i blog non contano..diciamo.

  48. Ah ci ridi pure sugli errori degli altri!
    Allora sui miei accenti avrai parecchio da ridere, non ho le idee chiarissime in merito.
    Però quello è stato un errore di sbaglio, lo sapevo benissimo e su pagina non l’avrei fatto.
    Comunque correggi correggi, meglio un falso allarme che un’ ignoranza lasciata correre.
    Comunque, io avrò il mio correttore di bozze e me ne infischio, ci pensi lui.

  49. E bravo Nautilus, hai visto che poi alla fine è sempre un piacere scrivere e che l’idea di conoscere già il finale (magari provvisorio) è una buona idea? Scrivi, scrivi… più scrivi più ti viene voglia.
    Eh, sì, Paola… l’accento è sbagliato, o se vogliamo essere precisi, è l’apostrofo sbagliato. Nel senso che “qual è” si scrive senza apostrofo. E caro Nautilus… “se stessi” si scrive così e non “sé stessi”… ah ah

  50. “Più scrivi e più avresti voglia di farlo”
    Ma cara Paola, mi pare d’essere già preda di questa sindrome di cui ho sempre diffidato: penso che tutto quel che di buono si poteva scrivere sia già stato scritto da altri un milione di volte più bravi di noi, allora a che pro? Ma visto come espressione di sè stessi e delle proprie idee è divertente e intrigante, come sempre quando si crea qualcosa che prima non c’era.
    Prendiamo questo racconto finito oggi: o, l’ho fatto io!
    Il curioso è che EFFETTIVAMENTE l’ho cominciato dalla fine, come richiesto dall’esercizio. Anzi, addirittura dall’ultima frase, che è la prima cosa che ho scritto.
    Poi ho costruito il resto. La frase mi piaceva e non l’ho più corretta.
    E’ questa:
    “La neve e il vento entrano sempre più, è scuro e fa molto freddo ora, lui guarda la chiave.”
    Da sola non dice nulla lo so, ma come finale del racconto mi pare proprio perfetta.
    Chissà quante ce n’erano meglio ma ormai mi ci sono affezionato.
    Posso dirvi anche il titolo: “C. N.”
    E’ il titolo vero, non solo le iniziali.
    Avete indovinato di che parla? Suvvìa, non è difficile con tutte queste tracce.
    Ormai che m’avete scoperto (anche Enrica) qualche altra suspence ci vuole.

  51. Dio Santo, beato te, Nautlus che io fino a 38.5 non sento nulla di nulla e poi mi accascio in un colpo solo per tre giorni. Abbiti cura vah!

  52. Caro Nautilus (ma il nome vero qual’e’?) sì (porcaccia l’accento è sbagliato) riusciamo a dialogare…
    Mi spiace tantissimo della tua influenza. Mi sarebbe piaciuto salutarti stasera e darti anche l’indirizzo del “team blog ” qualora tu avessi voglia di farne parte. Come avrai letto e’ un’esperienza che io ho già fatto e, credimi, e’ molto stimolante… più scrivi e più avresti voglia di farlo. Comunque non mancherà occasione, mica vi perdo di vista sai!
    Un bacione

    Paolaccia

  53. Guarda Enrica, ti levo subito la soddisfazione di aspettare stasera per scoprirlo : son quello magro con la barba più bianca che nera e con un montgomery blu e vestiti blu (da capitano di mare) seduto a capotavola alla tua sinistra, sempre che IO abbia capito chi sei tu.
    Un tempo i ragazzi m’avevan soprannominato Gesù ma con l’avanzare dell età non gli somiglio quasi più. Certo se lui fosse campato fino alla mia magari sì.
    Sarai riuscita ora a individuarmi? Sennò dammi la mail e ti mando una foto. Magari non mia.
    Certo la tentazione di venire lo stesso per scompigliarti le carte era grande ma con 37,5 io son quasi morto quindi non se ne parla neanche.
    Noto con autentica soddisfazione e ristabilito buonumore che Paola e Sergio dialogano, meglio l’amore che la guerra, l’avevo scritto sulla mia 500 quand’ero hippie.
    A rilitigare siete sempre in tempo.
    OK Sergio, aspettiamo un po’ di riassunto sulla puntata e i compitini da fare, saranno benvenuti.
    Grazie alla malattia (in tutto c’è del buono) ho finito il secondo racconto, il carattere ho capito male o deve essere courier new?
    Se è così m’e venuto 6 pagine, il triplo del primo e pure di fantasia, non autobiografico come quello.
    Questi son progressi.

  54. Io ci godo con l’influenza di Nautilus, almeno la certezza matematica l’avrò. Un’altra cosa mi preoccupa. Compitino svolto, tutto perbenino, stampato doppia copia ed incellophanato. Per la prima volta qualche timore. Uffah…

  55. Salve ponyboy, fa piacere vederti ogni tanto. Ma facci sapere cosa bolle in pentola anche sul tuo blog. Mi dispiace per Nautilus che ha l’influenza e per Francesca che deve partire: se vi va bene, domani, vi dirò quello che è stato trattato durante la lezione di stasera e magari vi assegno “il compito”. Che ne dite? Be’, meglio di così.

  56. Ciao a tutti,
    io, purtroppo, domani non potrò partecipare alla lezione.
    Parto per andare a dare un pò di conforto ad una mia carissima
    amica pugliese.
    Ci vedremo la settimana prossima,
    Francesca

  57. Ottima idea Sergio! Credo che una pizza dopo la lezione sarebbe un buon modo per avvicinarci ancora di più! Lascio anch’io il mio indirizzo mail (che è anche quello msn) così chiunque ne abbia voglia può scrivermi: lindaferrari82@hotmail.it
    Finalmente credo di aver capito pure io chi è Nautilus (meglio tardi che mai!). Mi sto rimpinzando di rimedi omeopatici per ‘influenza ma anche se arrivassi a venerdì acciaccata e febbricitante, giuro che verrò lo stesso! Intanto approfitto del riposo forzato per fare un pò di ricerche su una cosina che vorrei tanto mettere su carta. Sergio, anche se sono silenziosa a lezione, sto cercando di prendermi le tue dritte e cerco di sfruttarle… spero di usarle nel migliore dei modi anche se sono una novellina. Domandona: c’è qualcuno che gentilmente può darmi un passaggio a casa a fine lezione? Mi hanno rubato la bici…sigh sigh. Tanti cari saluti a todos… ps. per chi non fosse ancora riuscito a darmi un volto, sono quella che alla prima lezione aveva in testa un cesto di treccine!

  58. Così come lo avevo detto a Marialaura di lasciare qui su questo blog il nome del suo, lo dico a tutti. Non è una mancanza di rispetto farsi un po’ di pubblicità attraverso altri blog. Chiunque voglia farlo lo faccia. Mi sa che venerdì sera, o al massimo il prossimo ancora, dovremmo andare a mangiare una pizza tutti insieme dopo la lezione, che ne dite? Nautilus l’aveva proposto, e mi sembra un’ottima idea per buttar giù le ultime barriere. Anche tu Paola, ci mancherebbe.

  59. OK Paola, sei stata chiara, sapevo ch’era difficile.
    Non t’angustiare oltre, son quelle piccole cose che accadono senza volontà di nessuno e poi fan male a tutti, ma piccole restano. Ci vediamo.

  60. paola se solo avessi la tua mail o il tuo telefono, potremmo parlare per ora così non è. Massimo rispetto per la tua delusione e privacy.
    Un’osservazione forse banale. All’interno di questo corso chi si è messo in gioco mettendo a disposizione degli altri la propria mail, a parte Sergio, son state tre donne, Come lo giudicate? Il primo che parla di protagonismo a vanvera gli mozzo la lingua.

  61. Ohh… lo vedi? Marialaura son con te. Mentre la creatività non è dono di tutti in questo campo, la tecnica si può sempre apprendere e con essa rendere appetibili anche stupidaggini concettuali o fantasie incontaminate e sempre ingoiate nel profondo dell’anima o sacrificate a realtà più urgenti e tengibili.

  62. Non so bene perché sto lasciando un commento. Forse perché mi piace tenermi in contatto con voi o, perché ho letto delle cose che ho condiviso (Nautilus ed Enrica). Premetto che solitamente mi faccio gli affari miei. Questa volta però, visto che si parla di fatti “nostri” credo abbia la possibilità di dire la mia. Dunque… se si frequenta un corso di scrittura è perché ci fidiamo del maestro, professore o amico. Ogni corso ha una sua finalità. Bene, il corso di Sergio vuole aiutare le persone a tirare fuori la proprii cretività, è vero… ma alla base deve esserci della tecnica. Io, personalmente, quando vedo una punteggiatura messa a vanvera mollo subito la lettura perché non ci capisco niente o, ancora peggio, non ho voglia di perdere tempo! E questo, se qualcuno si ricorda, lo avevo già detto nella prima lezione!
    La punteggiatura, indipendentemente da come la si pensi, è lo strumento basilare per un buona elaborato scritto!
    Anche perché, se così non fosse, sarebbero inutili esami universitari di grammatica italiana, di tecniche della scrittura o di giornalismo… non so!
    E’ chiaro che a un corso del genere non si viene per discutere del futuro del nostro governo… scusate se sono sembrata un po’ dura, ma questo è ciò che penso. Diciamo che quando si affonta quello che è il mio mondo, i lmio nettare (la scrittura) mi irrito non poco! Anche perché se, chi usa la tecnica non ha creatività… io posso cambiare lavoro… anzi, non dovrei neanche provarci…
    Forse è meglio che vada… ciao amici di viaggio… e buon martedì sera!

  63. Caro Nautilus, mi tiro fuori dal silenzio che mi ero imposta solo per non apparire scortese con te o con gli altri e, magari, tracciare i confini di questa cosa assurda. Hai ragione, perfettamente ragione, le parole sono pesanti come macigni! Può essere che il mio modo di esporre il mio dissenso sia suonato offensivo, ma credi il mio era un’attacco al metodo non alla persona, che non conosco! Per contro, invece, la risposta di Sergio, con tutti i suoi sottointesi, era tesa a colpire me, non il mio modo di scrivere! Sergio ha ritorto contro di me ciò che io avevo scritto nel mio commento al suo post “mia figlia”. Commento che voleva essere una carezza, un modo carino per porre fine alle polemiche di venerdì e che lui, invece, ha utilizzato liberamente ed in maniera totalmente ortodossa per farmi apparire come un’isterica! Certo ha dimostrato di essere più abile di me nello scrivere ed a tracciare profili psicologici ma…
    Sergio mi sprona quale persona “intelligente” a non mollare ed ad accettare gli scontri?( No Sergio! Quello che tu “credi” di aver capito di me è molto lontano da chi sono e sento veramente!Quegli scudi che tu credi di aver visto e che secondo te mi rendono più coriacea di altri in realtà non ci sono, o quanto meno non sono abbastanza resistenti per proteggermi da quanto tu hai scritto di me!). Perciò da persona che conosce i suoi limiti, mi allontano da tutto ciò che può farmi stare male e ritorno nel mio guscio. La vita di per sè è già una sfida e non posso accettarne altre! Ma non voglio con questo tagliare fuori nessuno di voi. Perciò, come già detto, venerdì passerò di là e darò il mio indirizzo mail a chiunque desiderasse continuare ad avere uno scambio con me. Sfrutto questo spazio per chiarire ad Enrica che non c’e’ nessun veto per il mio blog, solo non mi sembrava etico indicare il mio link sul blog di un’altro… solo una forma estrema di rispetto! Grazie ancora Nautilus! Grazie del tuo elegante tentativo di conciliazione e soprattutto di aver dimostrato nei miei confronti una sensibilità che mi commuove e mi rende qualcosa indietro anche da questa esperienza.

  64. Enrica… non avrai mica i tasti inceppati sulla tastiera del pc? Ma te lo sei riletto l’ultimo commento? Se scrivi più lentamente forse capiamo meglio, tanto mica scappiamo! Nautilus-Enrica… se non commenta qualche altra persona m’intasate il blog! Scherzo, eh! In ogni caso, caro Nautilus, dire che abbiamo sbagliato tutti e due (io e Paola cioè) vuol dire che stai cercando di addolcire la cosa ed evitare una sconfitta- come hai detto tu – che non gioverebbe a nessuno. Ma io non ho fatto altro che risponderle per le rime (non mi permetterei mai di tirarle in testa un incipit di 500 pagine però), e anche se ognuno può esprimere, anzi, deve, non è detto che cerchi di prevalere. Io non sono tipo da farmi mettere i piedi in testa, uomo o donna che sia; rispetto gli altri e gli altri devono rispettare me. Perciò, se Paola crede che voglia fare il professore, che le sue aspettative non erano quelle, che la punteggiatura e la tecnica non le servono, che tutto la disturba… be’, o si da una calmata oppure faccia quello che le pare. Se viene – e se è intelligente come credo verrà – bene, ma si metta in testa che io ho i miei metodi e i giudizi si danno alla fine del corso, sennò si fa come con i governi: si fanno cadere dopo sei mesi, un anno e non si sa mai quello che avrebbero potuto fare. A me, cara Paola, non mi fai cadere, questo te lo garantisco.

  65. Paola, non è dato di spingere nesuno a far qule che non crede. Un corso di sdrittura non è un guttalaz che fa venire il mal di pancia. Ti resteranno quantomeno ricordi ed amici non credi?
    Più di così non posiamo fare nè insistere,credo. Resta un cavolo tuo….. sarebbe un peccato però

  66. Quello di Paola è stato veramente un episodio spiacevole, che continua ad amareggiarmi.
    “Le parole sono pietre” e qui purtroppo ne abbiamo avuto un esempio lampante.
    Al di là del dissenso fra i due su come dev’essere un corso di scrittura, mi sembra siano le parole usate a scavare un solco che tutti son convinto speriamo ancora sia colmabile anche se con difficoltà, ma superare le difficoltà fra esseri umani è una vittoria per tutti e una sconfitta per nessuno.
    Cara Paola, (sarai ancora qua per un poco, no?) tu ti sei risentita per il tentativo di psicanalizzarti da parte di Sergio, di più, l’hai trovato offensivo. E ben a ragione, secondo me.
    Ma quando ad esempio tu gli hai scritto che continuavi il corso malgrado lui e solo per dei compagni appena conosciuti, ti sembra d’essere stata meno offensiva? A me pare perfin di più, sei arrivata al limite dell’insulto personale.
    Ci voleva un santo per non reagire e non mi pare sia il caso di Sergio, che se mai pare piuttosto un po’ fumino. Io poi t’avrei dato un incipit di 500 pagine in testa, figurati!
    Tu sai che ti faccio questa critica in modo DAVVERO amichevole, che non faccio parte di alcuno schieramento (se mai ci fosse ma non mi pare) precostituito a favore del “Capo che non si può discutere”.
    Anche il discorso di Sergio che “non avresti avuto l’appoggio di nessuno” mi permetto d’interpretarlo nel senso che in genere preferiremmo non trasformare il corso in un dibattito sui massimi sistemi ma imparare qualche rudimento per entrare nel mondo della scrittura, l’appoggio personale invece credo l’avresti da tutti, a cominciare da lui.
    E allora torna! Avete sbagliato in due e in due rimediate! Guarda, io son disposto dopo il corso a subirmi tutte le tue lamentele su Sergio e ti darò pure ragione, si va lì alla Tramontana e mi fai due palle così!
    E poi senti, ho in testa un nuovo racconto completo ma c’ho tre finali e non so assolutamente quale scegliere, ho deciso di farli votare dall’assemblea, il tuo voto varrà doppio, mica vorrai perderti quest’occasione irripetibile!
    Se te ne vai si perde tutti, lo vòi capì!?

    PS Sostieni che certe cose si possono imparare anche da internet, ma vuoi mettere interagire fra noi? Pensa quando mi farai leggere una tua fiaba e ti dirò:
    ”Boia deh, che schifo!”
    Suvvìa, ripensaci.

  67. A parte i ringrazimenti a Sergio per aver adottato una linea solo suggerita, ora qui si può parlare raccolti dell’esperienza che stiamo facendo. Mi sembra che qualcosa si muova. Avete letto i commenti in “Notizie sul mio libro” o su “Secondo voi”? C’è veramente un mondo da scoprire e persnalmente non me lo perderei avessi anche a discutere con il Padreterno.
    Il “ragazzo” (capirai 44 anni) di Castelfiorentino cui Sergio ha acconsentito partecipare alla scorsa lezione, mi ha fatto una ramanzina, semplice ma vera:”Te tu ti ci foghi troppo e rischi d’apparire quel che un tu sei”.
    Accipicchia aveva ragione, ma son così.
    Agghiaccita da tanta semplice evidenza son tornata sui miei passi. pù silenziosamente possibile, prometto. Neanche io concordo troppo su certe valutazioni date su Picasso, Nautilus, ma questo non riguarda il corso che è di scrittura, mica storia dell’arte. E fuori luogo ho avvertito i miei richiami a Propp, Auerbach…. insomma i formalisti o strutturalisti che ti spiegano come nel 90% dei casi le strutture narrative si ripetano in tutto il mondo uguali a se stesse: la barzelletta, il racconto, il romazo e, (non irrodire Paola) persino la fiaba. Segno evidente che alla creatività più sfrenata si accompoagnano fissi degli archetipi, parte dei nostri geni e del nostro essere uomini

  68. Grazie Sergio. Penso che così evitiamo di tediare altri bloggers con i nostri piccoli problemi di cui nulla sanno. Certo per il blog è vitale parlare anche di altro.