Traslochi dell’anima…

 

Dalla camera (Medium).JPG

 

 

Un ennesimo trasloco, durante il quale lasci sempre qualcosa e ti porti via qualcosa di nuovo. Ma non di materiale, bensì elementi che fanno parte dell’anima. Lasci un pezzo di vita e ne componi un altro tra quattro mura diverse, completamente nuove, che di vissuto hanno poco o niente e sei tu a dover far vivere quelle stanze.

Quattro finestre esposte a ovest, perciò i tramonti sono assicurati. Li amo i tramonti, perché mi mettono addosso una gioia tristissima. E mi crogiolo nei pensieri quando il sole divente rosso e incandescente, quando muore per l’ennesima e milionesima volta. E poi rinasce, ogni volta. Ecco perché divento triste quando vedo il sole che muore e poi gioisco perché so che l’indomani l’alba gli ridona la vita. È un po’ come me questo sole: muore e rinasce senza che nessuno se ne accorga. Nessuno ci fa caso, ma quando fra cinque miliardi di anni morirà davvero, allora tutti lo rimpiangeranno. Ma non ne avranno il tempo, perché tutti moriremo con lui.

Amo queste quattro mura, sin dal primo momento in cui ci ho messo piede. Sono in affitto, ma chissenefrega, tanto se avessi fatto un mutuo di vent’anni sarebbero stati i miei figli a finirlo di pagare. Perciò meglio così, io pago e non lascio strascichi.

Dalla quarta finestra, cioè quella della camera, vedo un pezzetto di mare. Una striscia, niente di che, ma guarda caso è la parte che amo di più, verso il Molo Novo, là dove i ricordi s’intrecciano con l’amore, le vibrazioni, le speranze.

È l’equilibrio che cerco, io dannato artista musicista scrittore e ora – mi vien da ridere – quasi imprenditore per un’avventura in cui mi sono buttato. Un’imprenditoria creativa, ci mancherebbe, ma a volte la certezza di avere uno stipendio ti regala quella sicurezza che in questa vita pare sia indispensabile. Ora che dovrei teoricamente andare in pensione (si fa per dire), inizio a lavorare come tutti gli esseri umani normali. Non è mai troppo tardi. Finché c’è vita c’è speranza. Mai dire mai nella vita…

Traslochi dell’anima…ultima modifica: 2011-06-30T09:52:34+02:00da sergio0591
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Commenti

Traslochi dell’anima… — 22 commenti

  1. “….non è mai troppo tardi….” e posso affermare con fermezza che è vero….
    Mi domando però, per che cosa?!….Non è mai troppo tardi per cambiare…eppure nella Vita nessuno ti ha mai detto di farlo; non è mai troppo tardi per aiutare…. eppure nella vita è una cosa che hai sempre fatto; non è mai troppo tardi per capire…. eppure nella vita hai avuto sempre le risposte; non è mai troppo tardi per ricominciare…. eppure nella vita si va’ avanti per forza d’inerzia …perchè ricominciare qualcosa se alla fine dovrai chiudere il cerchio? Tanto vale rinnovarsi.
    Alla continua ricerca di un domani che possa completare ogni tuo dubbio, un domani che possa esaudire ogni tuo desiderio, un domani che possa darti la soddisfazione di poter dire alla fine…. “ora ho tutto”. Ma nella vita si può avere tutto….il problema sta’ nel tempo che abbiamo a nostra disposizione.
    Possiamo fare, cercare, avere, dire, dare, amare, odiare….puoi fare ciò che vuoi….entro un certo tempo.
    Ed ecco qua’ che un giorno si presenta il trasloco “non è mai troppo tardi per traslocare” (anche perché se scade il contratto, c’è poco da fare).
    Non sembra, ma ogni volta ti cambia la vita. (ma è solo illusione) Ne so’ io che ne ho fatti 4 in 6 anni. E ogni volta una sensazione diversa….albe e tramonti in prospettive diverse, ma sempre con lo stesso significato….e sentimenti paralleli. Ma alla fine era sempre un continuo viaggio alla ricerca di una novità.
    Mi aspettavo di ricominciare ogni volta, vivendo nella speranza che la vita potesse volgere al meglio, potesse almeno per una volta, potermi dare ciò che ho sempre cercato. Invece era sempre parte dello stesso disegno: un pezzo per trasloco serviva a completare quell’esistenza che è sempre sopravvissuta a tutto. Ogni volta una novità, vivendo di false speranze con un “ricominciamo da capo e vediamo se…” ma in realtà era sempre la stessa storia:
    punti di vista sempre uguali con prospettive diverse, sentimenti sempre uguali con sguardi diversi….sogni arretrati….sempre uguali.
    Tu che cerchi un avventura nuova, sperando di completare quel disegno che fin dall’inizio hai prospettato, non esiste tempo per le albe e per i tramonti, in qualsiasi prospettiva tu voglia vederli….ti darà sempre le stesse sensazioni.
    E non pensare alla pensione. E’ solo un pensiero inventato dall’uomo, che tende a far volgere il pensiero della vita al giro di boa, ma in realtà tu stai solo proseguendo il tuo cammino per completare quel disegno.
    Fermarsi nel “trasloco” della vita, significa arrivare ad un certo punto e dire “sono stanco”. Continua a viaggiare, a vivere nel tempo di ciò che ami….e se qualcosa non dovesse “completarsi”…. probabilmente il destino aveva deciso così….farai meglio la prossima volta….l’importante che TU e soltanto tu riesca a finire ciò che hai voluto dalla vita….completare quel disegno che hai davanti….e alla fine poter dire….è fatta! Il destino non ci permette di cambiarlo, ma solo di cambiare colore. Alla fine vedrai quel tramonto di gioia tristissima non da una prospettiva diversa….ma con sentimenti nuovi che non hai mai provato….allora avrai terminato il “trasloco”…..senza strascichi.

  2. Caro Sergio! Eccome se mi dice qualcosa. Anni di relazione con gli adolescenti e le loro famiglie mi hanno insegnato come il microcosmo sociale che si chiama famiglia sia essenziale nei risultati dell’educazione. Ma lo sono anche il sociale e i media che hanno una funzione importante nel porre quei limiti ai comportamenti che son funzione basilare per la convivenza. Nella mia gioventù essere un galantuomo era importante e chi ingannava, rubava eccetera era messo all’indice dalla società stessa. Quindi quelli che delinquevano sapevano bene a cosa sarebbero stati condannati. Come oggi…!
    Buona fortuna per il tuo nuovo impegno..
    Anna

  3. E’ come una poesia lirica questo tuo post. Hai esternato emozioni e sentimenti intensi e profondi. Certo un trasloco è sempre una cosa impegnativa e faticosa per tantissimi aspetti anche quando si cambia in meglio, come è accaduto a me diversi anni fa quando, entrato per la prima volta nella nuova abitazione, molto più bella della prima, sono scoppiato in un pianto dirotto e non sono bene perché.
    Ad ogni modo tu sei fortunato perché tutte le sere ti vedi il tramonto sul mare, che ti dà gioia anche se tristissima. Non è così per me, ma ogni volta che il sole si nasconde (quando “il giorno si muore”, per usare le parole di Dante, colui che ha reso la tua lingua toscana, la lingua più musicale del mondo) sono invaso solo da tristezza e anche paura e non riesco a rinvigorirmi pensando al mattino.

    Hai ragione in quello che mi hai scritto: ” Il Potere è un’arma pericolosa”, la libido dominandi risparmia ben pochi, anche se qualcuno è riuscito a rimanere sostanzialmente puro, e per la storia recente mi viene in mente ad es. De Gasperi. Ma, a mio parere, Berlusconi è una vergogna, lui che fa del potere una fonte di arricchimento personale e uno strumento per non pagare i debiti con la giustizia.

    Buona domenica e buon tramonto.

  4. Grazie per la tua disponibilità :))

    Da quattro mesi sono impegnata anch’io in un lavoro completamente nuovo, molto particolare che mi toglie tempo e non mi da respiro, tanto che sarei tentata di lasciare se non fosse per quella sicurezza che non ho mai cercato ma che in certi momenti della vita torna utile. Vedremo. Mi accontento dei miei ritagli di tempo per scrivere e dedicarmi alle mie passioni.

    P.S. a Legnago (VR) il 6 agosto c’è spazio per poeti e musicisti…

  5. Ciao Sergio e buona serata! E’ meraviglioso come il semplice racconto di un “trasloco”, possa essere pieno di sentimento come quello che tu hai espresso. Ancor più bello se riesce, come è successo a me, a sollecitare intime emozioni. Non ho una finestra sul mare, come te, ma affaccio verso un bosco e non vedo il sole tramontare ma sorgere da dietro i monti… e venivo da un quartiere di “città”!! Credo di aver provato lo stesso piacere e le stesse emozioni che provi tu nella tua nuova dimora ma è leggendo queste poche righe che ho “sentito” le mie esprimersi compiutamente. Non sono un “artista”, provo piacere ed ho sentimenti come tutti… ma dargli anche un’espressione chiara e compiuta come fai tu… significa voler tirare fuori miele da una rapa!!

    E poi la bellezza della natura che ci circonda, quello che era e quello che sarà tra millenni (ma saranno millenni??)! Il lavoro, quella strana sensazione di “sicurezza” che ti da uno stipendio… insomma, ti auguro dei gran bei tramonti ed un “buona fortuna” per questa tua nuova avventura!

  6. Continuo a leggerti e non sempre lascio traccia, quasi per pudore, ci sono delle pagine tue che lascerei intonse perchè ogni commento non aggiungerebbe niente, poi mi dico che è giusto scriverti che si, gli occhi dell’anima vedono oltre uno spicchio di mare, vedono a orizzonti infiniti.

    Notte buona Sergio ;-))

  7. Il trasloco è un’esperienza traumatizzante, una delle più faticose, ma è anche di quelle che ti danno grandi soddisfazioni e un senso di un nuovo inizio.
    Buona fortuna!
    Annarita

  8. Per Cassandra.
    Quel qualcosa di molto più drastico deve rimanere nei nostri pensieri, consapevoli che potremmo farlo, ma che siamo troppo intelligenti per farlo davvero. Quante volte anch’io ci ho pensato, quante volte mi sono detto che cosa ci stavo a fare qui, quante volte l’ho premeditato. Tanto che ci ho scritto anche un libro, non autobiografico, ma trasferendo certe mie sensazioni sulla pelle di un protagonista che stila una lista di suicidi, cercando il meno doloroso o il più dignitoso. Tutti soffriamo, e forse lo scopo universale (vai a capire il perché) è proprio questo, come se fosse una prova del nostro coraggio, del nostro altruismo, del nostro saper affrontare la vita e gli altri. Molti si arrendono, altri ci provano, altri ancora si sentono fuori luogo come un pesciolino rosso in una piscina comunale. Rinascere, sempre, affrontare il vento contro, i nemici, il male, le sventure. E con la consapevolezza che non siamo immortali.

  9. buongiorno caro sergio! E tanti auguri per una nuova avventura, un nuovo capitolo della tua vita…fantastico vedere il mare dalla finestra, per me solo desolata pianura…e vogliamo parlare dei tramonti? A me mettono un sacco di malinconia, non gioiosa tristezza come poeticamente la chiami tu.
    Il tuo commento da me? Beh senza dubbio opinabile…se tu mi vedessi, vestita intendo, non diresti mai che il mio corpo è stato completamente “modificato” da me con costanza e cognizione di causa, è un modo per rendermelo meno schifoso, non lo amo quindi cerco di cambiarlo, il piercing poi di per sè è passeggero, non lo vuoi più e lo puoi togliere, il resto un pò meno anzi il resto resta dov’è. Io non idealizzo il corpo di una donna, non il mio almeno, e martoriarlo mi da un senso di…controllo…che non riesco a raggiungere nella mia vita normale. Sto male, quindi devo cercare di trovare una nuova dimensione al dolore. L’alternativa sarebbe qualcosa di molto più drastico, ma non ho il coraggio attualmente per farlo. E allora faccio tutto questo…fa molto più male il carico simbolico che riveste per me. Forse un giorno riuscirò a trovare un equilibrio, una strada. Forse. Ma attualmente ovunque mi giro, vedo nero. Buio pesto. E sono terrorizzata.

  10. il tramonto non si può solo guardare. Bisogna tormentarsi un pò per capire cosa si prova. Con “gioia tristissima” ho avvicinato il significato più interiore per tutti i miei tramonti vissuti o immaginati.
    L’incontro con il mare, da una finestra, da un treno o da un’autostrada è sempre una magìa.
    A proposito di equilibrio, anch’io dannato impiegato tecnico per tutta una vita, dovrei godermi la quasi meritata pensione sulle panchine della mia città ed invece mi sono messo a cercare “finestre che diano sul mare” attraverso questa inaspettata possibilità che è il Blog.
    Un mio saluto.

  11. Se Mina ti legge ti picchia…
    Ti ho letto e sai molto più di me che tutto è in continua mutazione.. l’importante è averne consapevolezza… e poi ti annoieresti NO!!!!
    Bacioni

  12. Vedere un pezzo di mare credo che sia il piatto forte dlla tua nuova casa… il mare è l’amico che non ti delude mai e che se lo ascolti ti dona sempre una risposta…
    ad esempio in questi giorni pensavo di andare via… scappare… pensavo alla Capraia, ed il giorno dopo ho letto dello squalo… forse è meglio rimandare…

    EQUILIBRIO… parola potente, quando pensi di averlo raggiunto forse lo riperdi per poi rimetterti di nuovo al lavoro per stare magari a quattro zampe, ma senza ombra di dubbio un minimo di sicurezza regala uno stato d’animo che rende la vita un poco più serena…

    ti faccio i miei più sentiti in bocca al lupo per la tua nuova rinascita e… festeggiamo!

  13. Ciao, leggere le tue parole e condividere esperienze che scandiscono la vita, la tua , la mia, quella di tutti quanti sono in cammino e vogliono andare oltre cercando di vedere cosa c’è dietro l’angolo…
    Chissenefrega della cosiddetta normalità, evviva l’inquietudine che “pervade chi ama, chi è tormentato dalla creatività artistica, chi ha desiderio di conoscenza, chi è pervaso dal dubbio, chi è affascinato dal mistero…”
    Mistero come quello del sole che nasce e muore e poi torna a nascere per regalarti quei tramonti che ogni sera puoi ammirare.

  14. Grazie Rovena per la bella frase di Avirabile e per il tuo commento significativo.
    E grazie a te, Marzia, per essere stata qui.

  15. Ciao Sergio, la Tua avventura è l’avventura di tutti, non sei solo.
    Tristissima felicità dici, quando guardi il tramonto.
    E se fosse invece Felicità e basta?
    La malinconia pare noi l’abbiamo incollata addosso, non riusciamo a scrollarcela mai, ma non è detto, si può anche provare una Felicità Assoluta, Felicità per la Vita. Condividerla con quella di tutti, con le stesse speranze, le stesse contingenti necessità, ma noi, noi che siamo eterni sognatori, chissenefrega dici, in affitto stiamo, sopra le stesse suole delle scarpe che indossiamo. a volte nemmeno quattro mura ci contengono, nemmeno quelle ci trattengono e ci si restringono gli spazi.
    Chissenefrega. Io rido con me stessa, rido e forse parlo anche da sola. Chissenefrega dico, va bene così!
    Buone Giornate di Sole! E che non sia solo bellissimo al tramonto, ma anche quello dell’Alba Chiara, che rasserena!
    Vorrei lasciarTi una frase di Enzo Avitabile: “Che Sole sia, e che non sia sempre tutto a fatica, esausto e corrosivo.”
    Ciao!