NO AL NUCLEARE

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Non saranno bellissimi a vedere, né le pale eoliche né i pannelli solari, forse in qualche modo “deturperanno” l’ambiente (ma c’è chi deturpa molto di più con alberghi, case abusive, disboscamenti…) ma tra un campo un po’ meno verde e l’idea di essere contaminato da radiazioni scelgo senz’altro la prima soluzione. Le centrali nucleari del Giappone, nonostante siano state costruite con il massimo della sicurezza, ci danno prova che non esiste la sicurezza per eccellenza, che qualcosa può sempre accadere. E quando qualcosa si guasta in una centrale nucleare i rischi sono molti. E poi le scorie. Dove vanno a finire questi rifiuti radioattivi? Li spariamo nell’Universo? Li sotterriamo? Li gettiamo in mare? Il nostro Paese ha il vento e il sole: sfruttiamoli. Non diamo retta a coloro che in tv, durante i soliti noiosissimi e litigiosi talk show ci rassicurano dicendo che da noi non ci sarà mai un terremoto di magnitudo 8,9, che le centrali sono sicure e ci faranno risparmiare. Non diamo ascolto a gente come loro che vorrebbero il nucleare per un solo scopo: il denaro. Basta. Basta con gli interessi, basta con lo sfruttamento, basta essere presi per il culo. Voglio un Paese pulito, per tutti noi e soprattutto per tutte le nuove generazioni che verranno. Basta con questo Governo. Basta.

NO AL NUCLEAREultima modifica: 2011-03-13T12:11:37+01:00da sergio0591
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Commenti

NO AL NUCLEARE — 13 commenti

  1. ciao sergio
    pure la guerra ci voleva…
    gheddafi è un brutto ceffo ma credo che questa guerra sia tutto meno che un azione umanitaria
    io la chiamerei accaparramento petrolifero…
    un grande saluto
    ^_^
    buon week end sergio

  2. quando le energie alternative hanno iniziato a prendere piede, ecco che gli incentivi hanno iniziato a vacillare…chissà perchè…
    assolutamente no al nucleare…NO! Purtroppo devo dire che -scusa in anticipo l’ignoranza della frase che dirò- grazie alla catastrofe in Giappone, le coscienze di molti si sono svegliate. E speriamo che non si assopiscano nuovamente in mezzo a labirinti di culi e tette. Di questa tanto amata Italia.
    Un abbraccio

  3. Ciao Sergio

    Le opinioni dei contrari?

    Visto che in Giappone avevano costruito “cercando” di rispettare i parametri della massima sicurezza, hanno la coscienza che da noi si costruisce con la sabbia di mare micìschiata allo sputo, cercano di far passare il momento per passare all’attacco dopo…ho deciso di mostrare le immagini derivate dai disastri nucleri del passato, non darò spazio ai signori della morte dell’atomo.

    Notte buona Sergio ;-))

  4. Come non essere d’accordo con tutti voi che scrivete queste cose? Mi piacerebbe però conoscere l’opinione dei contrari. Non si fanno mai vivi.

  5. buona sera sergio
    non sono mai stata a favore del nucleare
    con quanto sta succedendo purtroppo in giappone ancor meno
    credo che possiamo farcela anche senza centrali nucleari
    mettercelo in casa per me è come fare una scommessa
    o giocare al lotto
    i soldi di sicuro li spendi ma difficilmente ci guadagni!!!
    ^_^
    un salutissimo e dolce serata

  6. Buon Compleanno Italia!
    A quell’Italia che nutre sempre una speranza
    a quell’Italia che ha sacrificato tanti uomini per un ideale di Libertà

    forse è troppo tardi il pianeta sta crollando…
    mai tante catastrofi così ravvicinate…
    speriamo bene!

    Comunque speriamo che questa giornata porti gemminificazioni…

  7. Non solo il privato pensa al profitto, ma anche il pubblico, da qualche anno a questa parte. E non poteva che essere così, data la gestione “allegra” cui è stato sottoposto tutto il settore pubblico nel nostro Paese a partire dagli anni ’70 e ’80. L’aziendalizzazione di quasi tutto ciò che una volta era pubblico e la sua integrazione col settore privato sono state due risposte che il sistema si è dato per ovviare alla cronica carenza di fondi che contraddistingue il periodo che stiamo vivendo. Ormai le Regioni non trovano più i soldi per niente, le USL hanno DOVUTO trasformarssi in ASL, in aziende, proprio per dover avere dei bilanci che andassero rispettati e perché ci fosse, finalmente, un controllo della gestione. E’ chiaro, quindi, che il settore pubblico, oggi come oggi, non potrebbe portare avanti da solo un discorso come quello nucleare.

    Tempo fa, se mi avessero detto se ero favorevole o contrario al nucleare, avrei detto di sì, che mi andava bene, e che non aveva nessun senso che
    1)L’Italia continuasse a essere dipendente dall’energia che importa sotto varie forme da paesi culturalmente ben più arretrati di noi
    2)L’Italia non avesse il nucleare, ma che fosse letteralmente circondata da paesi europei che ce l’avevano, e che quindi, in caso di “guasti”, sarebbe stata la stessa cosa
    3)Dire di no al nucleare solo perché si ha poca fiducia nei confronti della propria classe politica e verso chi la nostra classe politica avesse deciso di affidare il settore nucleare, mi sembrava un eccesso di pessimismo.

    Adesso, forse soprattutto dopo i fatti giapponesi, la vedo in maniera differente.
    Vedo che in giro per il mondo tutti i paesi stanno facendo una rivalutazione benefici/costi (economici, sociali, ambientali…) del nucleare;
    vedo che in Italia tanto non è mai fregato a nessuno di quello che succedeva all’estero e che la decisione di non permettere il nucleare col referendum di vent’anni fa è stata presa solo per dare una risposta veloce e sbrigativa a un’ondata di dissenso che rischiava di alterare gli equilibri politico-sociali di allora (vedi alle voci “demagogia” e “propaganda politica”), portata avanti da partiti politici che, non a caso, oggi non esistono più (i Verdi) e confortata dal fatto che oggi, nonostante tutto quel che è stato deciso, si torna comunque a parlare di nucleare;
    vedo che in Italia (no, non è una battuta) siamo troppo caciaroni, disattenti, svogliati, approfittatori, furbetti, stupidi, ladri, leccaculo, superficiali, qualunquisti per far fronte a tutti i problemi che l’adozione del nucleare comporterebbe (eliminazione delle scorie, enormi spese che andrebbero anch’esse a gravare sui nostri già agonizzanti bilanci nazionali e regionali, nascita di nuove potenze economiche nel nostro Paese tali da creare nuovi oligopoli, come se quelli che già abbiamo non bastassero)…

    Studio e lavoro nell’ambito sociale e un po’ queste cose le so perché me le dicono e le vedo coi miei occhi. Quando all’Ospedale di Livorno (Spedali Riuniti) si fece la piattaforma d’atterraggio per gli elicotteri proprio sopra neonatologia, il primo Pegaso (l’elisoccorso) che ci si fermò sopra venne fatto andare via in fretta e furia perché aveva schiantato buona parte del tetto e rischiava di far crollare giù tutto…
    E noi vorremmo fare il nucleare???????

  8. Ciao Sergio e buona serata.

    Forse non saranno bellissime quelle pale ma è anche grazie ai tagli alla “ricerca” (dopo i tagli alla cultura, alla scuola, all’arte, alla sanità ed a tutto ciò che contribuirebbe al miglioramento della qualità della nostra vita) che ci siamo fermati a quelle e non abbiamo sviluppato null’altro per sfruttare il vento… ma non solo!

    Tempo fa leggevo che in Svezia (se non ricordo male il posto) stanno sperimentando dei guardrail con delle piccole pale incorporate negli stessi e collegate a delle dinamo. Le macchine, passando a velocità, muovono l’aria che fa girare quelle piccole pale… che caricano delle dinamo… che accumulano elettricità usata, poi, per illuminare la viabilità notturna.

    Giustamente, tu ricordi che abbiamo anche il sole ma, eventualmente, l’energia geotermica e, poi, sarebbe ora di ridimensionare le nostre pretese e consumare di meno… che non significa perdere “qualità” della vita! Continuiamo a realizzare autovetture che viaggiano a 300 Km all’ora, quando sulle nostre strade, ben che vada si può arrivare a 130 Km orari! Che senso ha, tutto questo?

    Il paradosso è che continuiamo a sentir parlare di nucleare come se fosse la nostra salvezza e tu, giustamente, ricordi che sulle “scorie” radioattive, nessuno si pronuncia chiaramente! Nessuno dice che ci facciamo co sta “monnezza” e, soprattutto, come le centrali, chi se le tiene vicino casa!!

    Se me lo consenti, vorrei ricordare anche un’altro aspetto del nucleare: ha costi di realizzazione talmente elevati che solo ricorrendo ai “privati” si può realizzare! Chi realizza, logicamente, vuol “guadagnare” e, allora, gestisce anche! Oggi, gli impianti nucleari esistenti sono tutti gestiti da “società private” e sappiamo tutti molto bene cosa significa far “gestire” ad un privato, un servizio pubblico! Non è affatto “meglio” come vogliono farci credere!

    Il “privato” pensa solamente al profitto… mentre, soprattutto nel nostro Paese, nessuno controlla gli standard di qualità e sicurezza! Non lo hanno fatto in Giappone che si spaccia per un Paese “disciplinato” e rigidamente rispettoso delle “regole”… pensa in Italia! In Giappone, quello che accade è una sommatoria di eventi naturali cui l’uomo, nella sua infinita presunzione, non ha pensato e, purtroppo, di norme di sicurezza che sembrerebbe non siano state realizzate… per non aumentare i costi e diminuire i “profitti”!!

    Sarà bene parlarne diffusamente e, comunque, andare a votare in tanti… contro!

  9. E’ vero, Tina, non abbiamo l’uranio e questo sarebbe un ulteriore problema. Comunque tutti parlano di queste benedette centrali, ma l’argomento scorie non l’affronta nessuno in maniera approfondita. Chissà come mai…

  10. Ciao Sergio

    senza scordare che l’Italia non ha nel sottosuolo la materia prima, ovvero, l’uranio, quindi si passerebbe da una dipendenza a un’altra dipendenza, insomma, si cambierebbe solo il fornitore.

    Scrivo quello che ho scritto nei blog che ne hanno parlato, facciamo propaganda per andare a votare in massa contro la costruzione di queste portatrici di morte ad alto costo, sia umano che economico.

    Buona giornata Sergio ;-))