I miei primi 60 anni

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Porca miseria! Mi sono distratto un attimo e… ieri ho compiuto sessant’anni! Non me l’aspettavo… ero lì che pensavo ad altro, la mia mente vagava a quando mia figlia era piccola, giocavo insieme a lei e lei riponeva la sua fiducia in suo padre. Bei tempi. Bei tempi perché passavano gli anni, lei cresceva e neanche ce ne accorgevamo. Nel senso che il tempo era dilatato, tutto scorreva liscio come gocce d’olio in una padella. Ma la padella era bollente, l’olio s’è fritto! Bruciato! Okay… la famiglia si disgrega, la moglie diventa ex, e non c’è niente di più terribile che avere una moglie ex. Per tanti motivi. Che non elenco. Mia figlia cresce, mentre anche l’altro figlio più grande cresce, è un uomo ormai, indipendente, con la sua vita negli States. Io intanto scrivo e suono, faccio l’artista insomma. Niente di peggio che fare l’artista quando tieni famiglia! Ah… certo… che bellezza avere un artista in casa… wow… un musicista, uno scrittore… accidenti. Sì, ma i soldi? I soldi li porti a casa o no? Eh… sai… i miei progetti… ho seminato e… Sì! Ma quando raccogli? Non lo so… abbi pazienza. Eh… ma si sa: quando la fame (si fa per dire) entra dalla porta l’amore se ne va dalla finestra. Be’… così è stato. Good bye my love. E così, guardando indietro, quando volti di nuovo lo sguardo davanti, vedi una torta piena di candeline. Le conti: uno, due, dieci, undici, dodici, venti, venticinque, trentanove, quarantacinque… ehi! ehi! calma! Cinquantadue, Cinquantotto, oh! oh! siamo impazziti? Cinquantanove… sessanta! Cazzo! E va be’… che ci posso fare? Mica posso fermare il tempo. E allora, visto che (ma sì, facciamo un po’ di retorica) non me li sento, sono sano, vivo e vegeto, allora vaffanculo all’età! C’è ancora tempo per veder spuntare qualche germoglio da tutti quei semi seminati. Grazie per gli auguri che mi hai fatto, Shaun. Grazie per gli auguri che mi hai fatto, Silvia. tanto lo so che mi hai pensato.

E grazie ai miei allievi del corso di scrittura, perché ieri sera, durante la lezione, mi hanno fatto una bella sorpresa. Appena arrivati mi ero meravigliato che nessuno di loro mi avesse fatto gli auguri. Poi però, dopo un’ora, ecco arrivare tre mie “vecchie” allieve: Stefania, Marialaura e Tiziana. E tutti insieme hanno cominciato a cantarmi “tanti auguri”. Hanno portato pasticcini, castagnole, torta di mele, spumante e regalini. Come si fa a non volervi bene?

I miei primi 60 anniultima modifica: 2010-12-01T19:46:35+01:00da sergio0591
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Commenti

I miei primi 60 anni — 12 commenti

  1. Permettici di dire che, anche se sembra poco, come vedi … qualcosa hai raccolto !!
    Perchè comunque hai seminato !! e con i nostri auguri … raccogli ancora di più !!
    AUGURISSIMIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII
    PS adesso puoi ricominciare a seminare per raccogliere di nuovo più in là …

  2. Augurissimi… in ritardo… sto così poco qui… nma soffro sempre di nostalgia per voi cari amici del blog… ed è bello leggere della vita… in particolare la tua vita ed di questo traguardo… e l’entusiasmo di esserci e andare avanti tutta…
    Un abbraccio grande..
    Fly

  3. Non potevamo non festeggiare il tuo compleanno maestro! Tra noi – e mi sento di parlare anche per Stefania, Piergino e tutti quelli che hanno frequentato il tuo corso da tre anni a questa parte – è nato qualcosa di speciale che va oltre al semplice rapporto tra allievi-insegnante… siamo amici e l’amicizia è qualcosa di forte che si mostra anche (e soprattutto) quando non te lo aspetti. Proprio come è successo martedì sera… siamo state felici di farti la sorpresa e che questa sia stata gradita!
    Un abbraccio.

  4. È la prima volta che entro in casa tua
    Accidenti non sapevo del tuo compleanno
    e non ho portato nessun regalo..
    Richiudo la porta (nessuno si è accorto della mia presenza)
    in silenzio scrivo un biglietto
    lo lascio scivolare…quando lo leggerai troverai i miei auguri
    …………………..Semplicemente

  5. Grazie a tutti per i vostri auguri… il coro stonato era molto meno stonato di quanto uno potrebbe pensare. E quando c’è affetto non si notano neanche le stonature.

  6. Ammettiamolo… il coro era anche stonato, che per un musicista non è proprio il massimo.
    So che sorvolerai questo piccolo particolare, e le parole che hai scritto lo confermano, perchè sai che è fatto con sincero affetto.
    Buona vita
    Monica

  7. Sebbene in ritardo, tanti auguri caro Sergio!
    La vita è straordinaria proprio perché passa in fretta, anche se non è mai troppo tardi per renderla un poema di bellezza, e tu, con i tuoi due figli e la tua “ricca” vita professionale, puoi dire tranquillamente d’aver scritto molti bei versi…
    Baci

  8. Succede proprio così… ti distrai un attimo… e oplà… sono passati 10 anni e poi e poi…
    Si tira le somme, forse sarebbe salutare non farlo? Forse…
    La vita ci regala, la vita ci toglie, spesso siamo orgogliosi di noi stessi, spesso non faremmo più quella cosa o quell’altra.
    Abbiamo vissuto, ci siamo fatti male, siamo caduti, ci siamo rialzati…
    ma l’essenziale è andare avanti, vivere nel presente, non voltarci troppo, perchè un percorso richiede degli ostacoli, chi non ne ha…
    Solo una regola tengo ben stretta, il dialogo con gli altri, far sapere che se devo chiedere scusa lo faccio senza sacrificio.
    Comunque… la sorpresa è stata bella, caro il mio maestro ti abbiamo stupito… nessuno che ti ha fatto gli auguri… un pò crudeli… fino al daradan…
    Retorica o no, chi trova un amico trova un tesoro, e un uomo senza amici è come una vigna senza uva, o come il castagnaccio senza pinoli, o come il mare senza pesci…
    Di nuovo tanti AUGURI e… AVANTI TUTTA!
    con un paniere d’affetto
    Stefania

  9. Succede proprio così… ti distrai un attimo… e oplà… sono passati 10 anni e poi e poi…
    Si tira le somme, forse sarebbe salutare non farlo? Forse…
    La vita ci regala, la vita ci toglie, spesso siamo orgogliosi di noi stessi, spesso non faremmo più quella cosa o quell’altra.
    Abbiamo vissuto, ci siamo fatti male, siamo caduti, ci siamo rialzati…
    ma l’essenziale è andare avanti, vivere nel presente, non voltarci troppo, perchè un percorso richiede degli ostacoli, chi non ne ha…
    Solo una regola tengo ben stretta, il dialogo con gli altri, far sapere che se devo chiedere scusa lo faccio senza sacrificio.
    Comunque… la sorpresa è stata bella, caro il mio maestro ti abbiamo stupito… nessuno che ti ha fatto gli auguri… un pò crudeli… fino al daradan…
    Retorica o no, chi trova un amico trova un tesoro, e un uomo senza amici è come una vigna senza uva, o come il castagnaccio senza pinoli, o come il mare senza pesci…
    Di nuovo tanti AUGURI e… AVANTI TUTTA!
    con un paniere d’affetto
    Stefania