CONCORSO LETTERARIO PER RACCONTI INEDITI 

 

CONCORSO LETTERARIO PER RACCONTI INEDITI 

I PREMIO VERTIGO 2010

 

La Scuola di Teatro Vertigo promuove il “Premio Vertigo” – I Edizione 2010 – un concorso letterario di racconti brevi e inediti con tema a scelta tra “Cinema” o “Teatro”. I racconti, bensì il tema possa apparire non del tutto chiaro, non hanno limiti di fantasia, i personaggi possono solo “sfiorare” una sala cinematografica, commettere un omicidio sul palco di un teatro, intrecciare una storia d’amore con una maschera, sognare di allestire uno spettacolo teatrale… insomma, tutto è lecito purché nel racconto si citi o si agisca in un teatro o in un cinema. Più semplice di quanto sembri. In bocca al lupo a chi parteciperà.

Il bando di concorso è scaricabile qui in formato PDF. Scadenza 30 giugno 2010.

Bando di Concorso I Premio letterario Vertigo.pdf

CONCORSO LETTERARIO PER RACCONTI INEDITI ultima modifica: 2010-05-19T21:04:00+02:00da sergio0591
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Commenti

CONCORSO LETTERARIO PER RACCONTI INEDITI  — 18 commenti

  1. …beh in questi due anni ho avuto un po’ da fare, ma sono certa che quanto mi ha tenuta impegnata non sarebbe per te di nessun interesse. Per quanto riguarda il colpo di telefono…mi spiace non ho il tuo numero e, per quanto concerne sollevare il problema nel momento opportuno, ci ho sinceramente provato ma non ho mai avuto risposte. Comunque non ti dare pena, era solo una mia curiosità! Il racconto a suo tempo inviato non era tutto questo gran ché; ho sicuramente scritto e scriverò di meglio. Per quanto concerne l’essere stata incoraggiata o meno, forse hai dimenticato i nostri scontri sulla punteggiatura e sulla rilevanza della stessa nella stesura di un romanzo e, se ricordo bene, avevamo opinioni diametralmente opposte. Non so dirti chi di noi due avesse ragione, so soltanto che sono andata avanti e che un paio di racconti (brevi) sono stati pubblicati, così come alcune mie poesie. Quindi Sergio perdonami di quella che a te è apparsa come polemica… nella mia realtà era solo il desiderio di soddisfare una curiosità. E…se avessi avuto la tua mail, queste domande le avrei poste due anni fa!

  2. Ti rispondo per l’ultima volta su questo argomento, per una semplice ragione, perché hai avuto tutto il tempo, in quelle poche lezioni alle quali hai partecipato, di parlarmene. E io ti avrei dato tutte le spiegazioni del caso. In quanto “al nostro incontro che non è stato incoraggiante”, non è il termine giusto. Non incoraggiante potrebbe significare che io non ti ho dato l’opportunità per continuare, e non mi permetterei mai di fare certe cose. Probabilmente non eri a tuo agio, ma se hai lasciato avrai le tue buone ragioni. Hai avuto più di un’occasione per parlarmene.
    I nomi dei partecipanti al concorso che hai visto, se non ricordo male, erano quelli dei finalisti e non di tutti. E poi me lo vieni a dire dopo due anni? Non so come mai ti sia uscita tutta questa polemica, ma credo che faresti bene a darmi un colpo di telefono, altrimenti preferirei, pubblicamente, non rispondere più. Ma da te, devo dire sinceramente, non mi aspettavo questo comportamento… direi strano, che mi ha un po’ sorpreso. Vabbè… la vita è bella perché è varia.

  3. Sergio,

    conosco bene i concorsi letterari poichè, nonostante il nostro incontro non sia stato incoraggiante, ho proseguito e con qualche risultato. Per quanto concerne invece il concorso in questione avrei un po’ di cose da eccepire, non ultimo il fatto che la data di scadenza sia stata di volta in volta posticipata. Come è ovvio chi ha inviato il manoscritto dopo di me (io l’ho inviato entro il 31/05 prima data di scadenza del concorso), ha avuto più tempo per ricontrollarlo, abbellirlo e arricchirlo, e questo è già di per sé discriminante.
    Ma, ancora, questo non mi stupisce né mi scandalizza…
    Il mio commento, invece, si riferiva al fatto che sono stati citati (nella pagina di comunicazione dei vincitori) tutti coloro che avevano partecipato al concorso…ma il mio nome non c’era. Mi sono chiesta allora perchè? Forse che il mio racconto ( inviato troppo presto rispetto agli altri)sia stato dimenticato in qualche cassetto?
    Per i 16 euro concordo con te che la cifra è irrisoria, sempre che sia stata spesa per partecipare…
    Ti chiedo scusa se, come al solito, la mia punteggiatura lascia a desiderare:)

  4. Ciao Paola, dovresti sapere che quando si partecipa ad un concorso non tutti poi hanno una risposta su come è andato il proprio racconto. Nel senso che, una volta valutati, si scelgono i vincitori, si premiano (come è avvenuto) e poi finisce lì. I manoscritti non si rimandano (e questo dovresti saperlo), ma ti posso assicurare che il tuo è stato esaminato. Lo so perché li leggevo io. In quanto ai 16 euro (cifra bassissima per partecipare) è un rischio che tutti corriamo quando si partecipa a un concorso. Comunque accetto anche la vena polemica che c’è in quello che hai scritto, anche se forse era preferibile che tu mi scrivessi un’email personale. Ma va bene così, tutto è stato fatto con grande chiarezza e quindi spero di averti spiegato come funzionano certe cose. Ciao.

  5. Visto che ti ho rivisto (scusa il gioco di parole) ieri sul mare…vorrei porti una domanda:”Che fine ha fatto il manoscritto che avevo inviato per quel concorso?” Non ho trovato traccia del mio nome né tra i vincenti, né tra i partecipanti. Io i miei 16 euro li avevo pagati, e mi ero iscritta addirittura a maggio; quindi molto prima della scadenza che è stata più volte procrastinata. Adesso sarei curiosa di sapere dov’è il mio racconto ed eventualmente vorrei riaverlo indietro(cosa assolutamente possibile non essendo stato esaminato). Ai 16 euro posso anche rinunciare anche se non è giusto, ma il racconto è qualcosa di troppo personale per lasciarlo così…come dimenticato su una sedia. Puoi aiutarmi?

  6. La tua sana e costruttiva protesta, cara Sabri, l’accolgo. Ma in questo momento il blog mi serve più per far capire cosa si può offrire a una città come Livorno, in qualche modo carente di strutture artistiche e, nonostante questo, piena di talenti. Intanto potevi dire che è bello vedere che ci siano persone che organizzano corsi, concorsi letterari, mostre e chi più ne ha più ne metta. E di queste cose possiamo parlarne, mettendoci il cuore necessario che non deve mai mancare.

  7. ..ogni tanto passo di quà. Oggi mi sento di sollevare una sana e costruttiva protesta. Vabbè che un blog puo’ essere usato anche a fini pubblicitari…ma tu qua’ dentro devi mettere anche un poco di anima..magari chi legge spera di trovare proprio quella, e tu sai cosa intendo…
    bèsos

  8. Il tema è vago? Mah! A me sembra invece che si potrebbe scrivere di tutto, dallo spettatore che va al cinema a vedere un giallo e uccide la moglie sulla poltroncina, all’attore di teatro che s’innamora della regista, dal regista che scende ad ogni compromesso pur di arrivare a Hollywood alla ragazzina che si prostituisce per comprarsi il bilgietto del treno per andare a fare un provino per diventare velina. Fantasia… è richiesta una buona dose di fantasia e zero pudore.

  9. non mi riferivo al concorso…
    faceva strani rumori il pc…
    certo pero’ il tema e’ parecchio vago!
    Buona giornata
    Stefania

  10. Ciao Sergio,
    ti aggiungo anche io ai contatti 😉
    Adesso do una sbirciatina a questo concorso… anche se il tema cinema o tatro non mi ispira molto =(
    Buon sabato (manina che saluta)

  11. Ciao Sergio,
    ti aggiungo anche io ai contatti 😉
    Adesso do una sbirciatina a questo concorso… anche se il tema cinema o tatro non mi ispira molto =(
    Buon sabato (manina che saluta)