L’ISOLA CHE NON C’E’

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Basterebbe poco per salire su una nave e andarsene lontano. La prua che taglia le onde e abbandona la terra ferma, lasciandosi alle spalle amarezze, delusioni, sconfitte, dolori. Un’isola laggiù all’orizzonte, piccola oasi nel mare deserto. La nave ti lascia con il tuo umile bagaglio, pieno di niente e di ricordi naufragati tra le onde. Eppure la mente ti segue, è quasi inutile fuggire quando i pensieri ti si incollano addosso come i tentacoli di una piovra. Eppure i ricordi non sono tutti pietre ruvide e immobili: ce ne sono alcuni che assomigliano più a un fiore delicato, o a un cucciolo di animale. Ed ecco che, belli o brutti che siano, i pensieri si accavallano, il bene e il male si fondono, speranze e illusioni si scontrano, sconfitte e vittorie non hanno più alcun senso. Vorrei due persone sole con me su quell’isola: i miei figli. Alcuni giorni, non chiedo tanto.

L’ISOLA CHE NON C’E’ultima modifica: 2010-04-20T18:24:14+02:00da sergio0591
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Commenti

L’ISOLA CHE NON C’E’ — 7 commenti

  1. In fin dei conti,anche restando si può partire ed anche per i ricordi vale la stessa cosa. Comunque se per pochi giorni, parti e buona vacanza!

  2. Basterebbe poco. Solo tanto coraggio. E la forza di non voltarsi indietro.
    Quante volte avrei voluto farlo. Ma mi trincero dietro l’alibi dei rapporti familiari per paura di scoprire che non mancherei a nessuno