I poveri e la tecnologia

Sono un uomo tollerante, quasi sempre. Non sono razzista né vorrei che tutta quella povera gente che arriva dall’Africa con quei barconi mezzi sgangherati venissero respinti. Sono multietnico come la mia città, qualche volta compro fazzolettini o accendini dai senegalesi o do qualche spicciolo a chi me lo chiede. Non faccio distinzione fra un rom o un marocchino: sono tutti uguali. Uguali a me e a te. Però… c’è un però. Ieri passo davanti al supermercato che ho sotto casa, e lì, seduta sullo scalino della porta d’ingresso, c’era una rom che chiedeva l’elemosina, con la sua scatolina di cartone con qualche spicciolo dentro. Ma, indifferente alla gente che passava e che la guardava, lei era presa da un’animata discussione con il suo interlocutore. Al cellulare. Poveri moderni? Rom moderni e tecnolocizzati? Non ci sto. Perché se sei povero non ti puoi permettere il cellulare, e io non sono “in dovere” di farti l’elemosina per pagarti la scheda. Semmai ti do i soldi per un panino. Ma questa purtroppo è la differenza tra un rom (non tutti, ovvio) e un senegalese: il primo è spesso strafottente e non si vergogna né di parlare al cellulare di fronte a te o andare in giro con macchinoni di gran marca, mentre il secondo se non altro ti vende qualcosa, cercando di non perdere quella millenaria dignità africana legata ai grandi spazi e al tempo senza limiti.

I poveri e la tecnologiaultima modifica: 2009-06-06T12:41:59+02:00da sergio0591
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Commenti

I poveri e la tecnologia — 26 commenti

  1. Ciao Sergio, ai tempi d’oggi bisogna stare attenti ad usare le parole, ne basta al momento sbagliato per essere etichettato come razzista, purtroppo non sempre e’ cosi, purtroppo ci vuole lucidita’ di giudizio e di analisi e tu in questo pezzo ne hai messa tanta, non posso che trovarmi d’accordo e condividere il tuo pensiero

  2. Caspiterina… pungente! Però hai ragione. E inoltre credo che la carità non si fa con i soldi, ma invitando a mangiare un pasto caldo a casa nostra o vestirlo con dei vestiti che altrimenti andrebbero buttati.
    Purtroppo però le cose non sono mai come sembrano…

  3. Eh sì credo tu abbia ragione. Spesso siamo tutti un po’ vittime di un certo buonismo imperante, di un certo stereotipo per cui siamo portati a credere che se una persone è vestita male e ci chiede l’elemosina è un povero. Buonismo, dicevo, e parlo di -ismo, non di bontà. IL buonismo esasperato che vuol vedere tutti buoni negando l’evidenza…
    Certi poveri, mi dico a volte, son più ricchi di noi.
    Ma la cosa che più mi spiace è che per colpa di questi falsi poveri, poi non facciamo più l’elemosina nemmeno ai poveri veri, quelli che ne hanno bisogno perchè non sappiam più distinguere e ci richiudiamo a riccio tenendoci l’elemosina per noi.
    Altro punto: io non do mai monete a chi chiede l’elemosiana. Meglio: non do monete ma magari gli prendo un panino o… di solito i senegalesi ringraziano; i rom del panino non ne vogliono sapere…chissà perchè… (ironia).

  4. Certo hai ragione! Veniamo presi costantemente per i fondelli…da chi ci governa, da chi ci tradisce, da chi ci offre lavoro e disattende le nostre aspettative meritocratiche, tanto da diventare così tanto sensibilizzati alla presa per il c… che reagiamo (talvolta) in maniera spropositata se a prenderci per i fondelli è qualcuno dopo di noi nella fila! Caro Sergio, sai che cosa fa davvero male? Vedere che stiamo sempre più perdendo di vista la nostra umanità a beneficio del nostro bisogno di rivalsa. Non so tu, ma io rimpiango il tempo in cui tutti mi sembravano buoni ed onesti; prendevo fregature ma ancora ci credevo…
    Oggi devo fare i conti, come tutti gli altri, con una realtà che mi costringe ad essere sempre più prudente del dovuto e mi toglie, in parte, ciò di cui ho davvero bisogno… la fiducia.

  5. Giusta osservazione ma è difficile oggi giorni fare queste distinzioni perchè ci sono troppi furbi in giro, io penso sempre che ho cercato di aiutare qualcuno ma se non lo meritava se la vedrà con la sua coscenza .

    Un saluto Sergio e grazie infinite per gli auguri!

  6. C’è chi mendica per mestiere e perchè da bambino è stato costretto a farlo. Ci sono culture rom che adottatano questo sistema. Hanno case bellissime ma contnuano a girovagare. Non sanno fare altro, a volte mi chiedo se preferirei stare in piedi, con un bambino in braccio, tutto il giorno ad un semaforo, sperando che qualcuno mi allunghi pochi centesimi. Certamente non si diventa ricchi chiedendo l’elemosina. E ricordiamoci che non è normale vedere neanche i nostri bambini a otto anni con un cellulare in mano. Il mio principio è che tutti sono accetti. Io non ho comprato il mondo. Non ho comtrato la città in cui vivo. L’importante è non fare del male a nessuno. Buona giornata

  7. Il fatto è che non devo donare per un mio bisogno di farlo, ma per il bisogno della persona a cui do. Gratifica di più sapere che ho dato da mangiare a un povero (anche se poi non lo vedrò più) piuttosto che sapere che ho rinunciato io anche solo a un caffè per dare dei soldi (lavorati) a uno che è lì a chiedermeli solo perché lo trova comodo. E magari a casa ha degli agi che io non mi posso permettere, pur lavorando.
    Quanta gente ci marcia con la storia della pietà!!!

    Ma io dicevo prima: il cellulare può anche essere un in più che rende meno grama la vita di chi mendica 🙂 ….tante altre cose bisogna guardare per decidere .. in ogni caso non troviamoci l’alibi del possibile inganno per non dare mai, ecco. Dal punto di vista cristiano, l’elemosina lava molti peccati, non importa a chi dai, importante è dare col cuore.

    Ciao Sergio, buona serata

  8. Non hai un blog, Paola, perciò devo necessariamente risponderti qui. Intanto io per esempio non ho detto che tutti i senegalesi sono bravi e buoni e i rom no; anche tra noi italiani c’è il peggio della feccia umana, così come in ogni altro Paese o etnia del mondo. In quanto a dare qualche soldo a chi ne ha bisogno senza pormi il problema di come utilizzeranno quei soldi, no, non sono d’accordo. O perlomeno, se io do un euro a un rom o a qualsiasi altro e poi lui ci si va a comprare la droga, io non posso saperlo. Ma nel caso della rom (ma poteva essere anche un qualsiasi clochard italiano) che era tranquillamente al cellulare, non mi sento più così generoso. Qui, cara Paola, nessuno vuole generalizzare, è bene dirlo: sarebbe davvero poco intelligente farlo. Ma la cosa peggiore, almeno per quanto mi riguarda, è quella di non voler essere preso per il culo.

  9. scusate se irrompo… non credo si tratti di distinguere tra un reale povero ed un povero simulato ma, semplicemente, tra la nostra reale generosità ed il nostro “offeso” senso di giustizia. Se regalo qualcosa a qualcuno non sto a chiedermi se il beneficiario ne fa un giusto uso; solo mi godo il piacere di aver donato e di aver soddisfatto il “mio” bisogno di donare! E’ vero i rom non piacciono a nessuno, rubano, imbrogliano ed insistentemente chiedono…ma siamo sicuri che siano tutti, ma proprio tutti, disonesti? Anni fà davanti alla coop di ardenza c’era una famigliola (mamma e 3 figli) che onestamente si guadagnava quei pochi spiccioli scaricandoti il carrello e ricaricando le tue buste nel portabagagli. Uno dei bambini era tenerissimo… anche quando sollevava buste più pesanti di lui, orgogliosamente rifiutava il tuo aiuto; i soldi se li voleva guadagnare! Allo stesso modo… siamo certi che tutti i senegalesi sono brave persone? A me è capitato di essere aggredita e minacciata verbalmente da uno di loro in piazza Cavallotti e solo perchè ad un consiglio per l’acquisto di una borsa, richiestomi da una coppia americana, ho risposto stringendo lievemente le labbra! Quindi c’e del buono e del cattivo ovunque! Non credo che si possa generalizzare o, almeno, io non mi sento di farlo!
    Scusatemi dell’intervento.

  10. Bellissimo il tuo scritto sul tempo. L’ho letto in ritardo e lo commento in ritardo. Ma a volte penso davvero che il tempo sia qualcosa di fluido, di non incanalabile, di inafferrabile, fatto di attimi nella forma sempre uguali e nella sostanza sempre diversi.
    “Le ore adesso passano lentissime, ma i mesi e gli anni sembrano volare” eppure sembra passato così poco tempo da quando pensavo “Le ore sembrano volare, ma i mesi e gli anni passano lentissimi e non vedo l’ora di vedere come andrà…”

  11. Ciao,
    i senegalesi non hanno mai rotto le scatole a nessuno, sono persone di grande rispetto e dignita’, a volte sembrano trasparenti, quanta e’ la paura di dare noia!

    Rom, discorso ben diverso…
    Ti ricordo gli occhi di quei bimbi all’SVS?
    Belli, meravigliosi, una tenerezza infinita…
    ma…
    ho degli episodi che ho visto che mi limitano da slanci affettivi nei loro confronti…
    vidi una ragazza a fare un’interruzione di gravidanza, il pomeriggio era per strada, sotto la pioggia a chiedere…
    o un bel mercedes che ad una certa ora va a raccogliere i ragazzini quando hanno finito il turno…
    vorrei essere cieca
    per non dover giudicare
    onestamente sono persone del quale non mi fido e sarei contenta che tornassero da dove sono venuti…
    ciao ciao

  12. Ciao Sergio, ti appoggio al 1000%, anch’io qualche volta ho pensato che per alcuni chiedere la carità sia un’alternativa a un onesto (e faticoso!) lavoro…. è sempre interessante leggerti, continua così. Affettuosamente, stregabeppa.

  13. devo dirlo sergio: hai proprio ragione!
    non ho mai visto un senegalese chiedere la carità, piuttosto cerca di vendere qualcosa e quelli che ho incontrato io sono sempre stati gentili con me. non sempre compro, magari gli dò i soldi per un caffé, ma trovo anch’io che abbiano grande dignità!
    ciao

  14. Sono tutti emarginati del tempo corrente,ma non tutti sono uguali. C’è chi va sulla strada non per bisogno,ma per tornaconto o per speculazione. Un buon pomeriggio,Sergio! Corinina.

  15. Ciao Sergio,
    distinguere: immagino anche fra i rom.
    Impossibile siano tutti “uguali” .
    Distinguere i furbi e i disonesti dagli onesti.
    Distinguerli prima di tutto fra noi, distinguerli prima di tutto nella classe politica, distinguerli poi in ogni professione, distinguerli poi in ogni etnia.
    Ciao e buona domenica

  16. Mammola… il cellulare potrebbero anche averglielo regalato, ma sai, è come avere una macchina, ma per metterci la benzina ci vogliono i soldi. E la macchina potrebbero anche regalarmela. O no?

  17. Anche io ho avuto esperienza con i finti poveri 🙁 e questo è un danno per chi povero lo è davvero. Distinguere è diventato difficile e si finisce spesso col non aiutare nessuno.
    Però il cellulare potrebbe essere anche un regalo di qualcuno, no? e quel tale magari è povero davvero. Tante cose bisogna guardare per non essere presi in giro..aiutare chi ha bisogno alla fine è molto bello anche per noi.

    Ciao Sergio
    buona serata

  18. posso dirti…io con la scuola due anni fa ho fatto uno scambio culturale con la romania…
    ho ospitato due ragazze, una molto simpatica, l’altra meno…ma nonostante una lo fosse meno non ci sono stati enormi problemi, l’unico era che non si lavava spesso, così l’altra ragazza ci ha anche litigato per questo.
    ma togliedo questo null’altro.
    parlando con loro mi hanno detto che gran parte dei rom che vengono in italia o vanno via dalla romania, li hanno case enormi, piscine e macchinoni, sono qui che chiedono l’elemosia, li stanno meglio di noi.
    questo per dire che i rom che ci sono qui sono un po’ strani, sono molto furbi…

    scusa l’intrusione!

  19. Scusami Sergio ,ma io e pony siamo abituati cosi ,a me non da noia ,giustamente tu mi fai notare che ti irrita e mi dispiace ,ma come rispetto te ,rispetto pure pony e non mi sognerei di dirgli che non mi piacciono i suoi commenti ……anche perche’ io li odoro . 🙂
    Sergio ,voglio spiegarti che per me il blog e sopratutto un momento di svago ,un rifugio da tutto il resto per cui voglio che resti un’oasi serena …..almeno vorrei ecco .
    I commenti sono giustamente anche un’occasine di scambio di vedute e punti di vista ,ma un po’ di cazzeggio non ha mai ucciso nessuno 🙂

    baci kicca

  20. Non voglio fare polemiche, kicca, ma, ma è una noia vedere 5 o sei messaggi di seguito della stessa persona che dice due parole e basta. Tutto qui. E’ dispersivo, e uno che vuole leggere qualche buon commento si perde.

  21. Ecco vedi Sergio questo tuo post è moooolto giusto ,io credo che si debba porgere a mano a chi ne ha bisogno ….il problema e’ che molto spesso ci sono finti bisognosi .
    A me è capitato un episodio molto simile ….una donna sulla cinquantina presunta storpia e deforme chiede la carita’ in strada ….io mi avvicino e faccio quello che faccio sempre le allungo delle monete ……tu non ci crederai ,ma la trovo diversi giorni dopo che cammina tutta DRITTA E TIENE IN MANO LA SUA BELLA SIGARETTA E SE LA FUMA DI GUSTO ……ti lascio immmaginare la mia reazione 🙂
    Io pure no sono razzista pero’ mi secca essere presa per il culo ……mooooooltissimo 🙂

    un bacio e buon week end
    kicca

    ps mi diresti perche’ ti irritano i 31 commenti di chi sai tu ?????
    scusa se chiedo ,ma sono curiosa …….