Testimonianza di una terremotata

 

Riporto senza cambiare neanche una parola, la testimonianza di Alessandra, che desidera che il suo commento venga divulgato. A voi i commenti.


LO SDEGNO DI UNA TERREMOTATA

mi chiamo Alessandra Di Gregorio, scrivo da Cugnoli (PE).
Sono una terremotata. Usare questo termine al momento mi appare improprio, ma so che è ciò che sono. In fondo lo sono stata anche nel 1984, all’età di un anno e mezzo.
La mia famiglia sta bene – o per lo meno meglio di altre. Magra consolazione, ma abbiamo ancora qualcosa da raccontare, un tetto sulla testa (fatto male, di cemento armato, su una casa di terra e pietre, che ha forse 100 anni, in una zona sismica in cui anche la siccità è riuscita a far grossi danni nel tempo, ma comunque ce l’abbiamo…) e abbiamo soprattutto la presenza gli uni degli altri.
Io personalmente sono rimasta terrorizzata da quanto è accaduto alle 3 e 32 di un giorno che vorrei solo dimenticare. Senza parole, senza forza per piangere, quasi schiacciata da alcuni mobili vicino al letto, avvolta nella prima coperta trovata, ripiegata sulle gambe molli per il terrore, il terrore di poter perdere la vita. Mi tremava la mascella al punto di avere la bava alla bocca.
La mia casa è in piedi, ma l’imperizia di chi ricostruì il tetto a suo tempo la paghiamo adesso. E’ vergognoso che ci siano stati e ci sono ancora addetti ai lavori che sbrigano con superficialità mansioni che possono avere un impatto devastante per i futuri abitanti di una casa.
Oggi, coi nervi a fior di pelle, malesseri fisici e psichici di varia natura, per l’ennesima volta mi chiedo: ma la pelle di una persona quanto vale? Non vale niente, suppungo. Un bel niente.
L’incuria è generale. Va da chi sottovaluta i pericoli o si rifiuta di leggere dati inconfutabili di una natura che evidenzia il suo stato poco a poco, con intervalli di tempo sempre più stretti (dal 17 marzo le scosse le abbiamo sentite tutte e distintamente anche… quindi vivevamo già col TERRORE dell’evento…) a chi però poi ci specula sopra in modalità piuttosto varia.

Le scosse di assestamento sono una tortura, ma quel che è peggio è stato scoprire cosa è accaduto in televisione in questi momenti che per noi sembrano l’eternità e per altri sono solo una manciata di giorni.
Adesso, mentre scrivo questa mia, sento di parlare a nome non solo di tutto l’Abruzzo ma di quegli italiani stufi delle cazzate e di essere presi per il culo da pseudo-media che fanno pseudo-informazione.
Parlo a nome di tutti coloro che non vivono nei reality ma vivono la realtà – cosa ben diversa – e hanno a che fare con cose che la tv (ovviamente) rifiuta di prendere in considerazione, fingendo “che tutto vada bene”. (perché parlare del Salone del Lusso francamente è una inutilità che ci si potrebbe risparmiare).
Scrivo perché non bastava la crisi economica di questo Paese allo sbando, ora ci si mette anche un evento naturale devastante, che unito a una generale ignoranza legata ad una edilizia vergognosa, ha fatto quel che ha fatto e nei modi che sappiamo.
Mentre guardavo con la mia famiglia il servizio di Striscia sulla “speculazione” giornalistica operata tanto da Rai che da Mediaset, ho provato un profondo disgusto.
I media televisivi italiani SONO UNA VERGOGNA. IO MI VERGOGNO DA ITALIANA DI QUELLO CHE HANNO FATTO, IO MI VERGOGNO IN QUANTO ABRUZZESE DELL’INDELICATEZZA SPACCIATA PER DOVERE D’INFORMAZIONE.
I telespettatori non sono interessati a sapere se la signora si è lavata, o a vedere una giornalista schizzata che bussa agli sportelli di tutti terrorizzando persone già abbastanza terrorizzate e scosse. I telespettatori non se ne fanno niente di Sposini che deve dare la pubblicità, di Riotta e del TG1 che si complimentano per lo share – rispondendo poi ad un uomo incazzato nero, in una mail “ci scusiamo, forse abbiamo sbagliato il modo, ma noi volevamo dire che gli italiani erano molto coinvolti.. non vantarci del dato statistico…”, quando potevano semplicemente dire “gli italiani sono molto coinvolti nelle vicende drammatiche degli abruzzesi….”.

I telespettatori non se ne fanno nulla del gruppo su Facebook “TG 5 SIAMO NOI” che cancella i messaggi di persone che dissentono coi loro metodi che lasciano largo spazio all’indignazione e al biasimo più totali.
I telespettatori non se ne fanno nulla di una trasmissione come Matrix, che in presa diretta sul luogo del disastro, intrattiene il capo dei vigili con amenità per mandare avanti un programma in cui non si fa altro che parlarsi addosso senza mai arrivare a un punto. Addirittura senza lasciar andare il soccorritore a fare il suo lavoro PUR DOPO UNA SCOSSA RILEVANTE.
I telespettatori non se ne fanno niente di tutto questo, come non ce ne facciamo niente noi abruzzesi dei politici di turno che sfilano di ora in ora e continuano a non fare la differenza.
Lo abbiamo visto in troppe occasioni.
La nostra storia luttuosa e catastrofica la dice lunga.
Questa mail verrà inoltrata a chiunque avrà la buona volontà di diffonderla e renderla pubblica. Parlano in tanti. Troppi. Ci vorrebbe più silenzio, più rispetto. Umanamente siamo a pezzi.
Ora vorrei solo una cosa:
CHE NON CI TOGLIESSERO LA DIGNITA’.
SIAMO ESSERI UMANI.
I GIORNALISTI DEVONO COMPORTARSI DA GIORNALISTI – se ci riescono.
Se non ci riescono, possono tranquillamente evitare di ammorbare la gente.
Il nostro Presidente della Repubblica è stato finora l’unico esempio di rettitudine e morale.
Non vogliamo più vergognarci di essere italiani.
Il sisma ci ha tolto le case. Ripeto: non possono toglierci, per uno scopo stupido, la dignità.
L’informazione è un dovere.
Dire cazzate al telegiornale è una velleità tutta italiana e francamente è giunta l’ora di smetterla.
Grazie.

Testimonianza di una terremotataultima modifica: 2009-04-12T14:36:32+02:00da sergio0591
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Commenti

Testimonianza di una terremotata — 32 commenti

  1. E’ sconvolgente fino ad un certo punto questa lettura, purtroppo e’ realta’, quella che viviamo contagiati da un’informazione malata e contaminata. E’ vergognoso e sta a noi ribellarci al sistema, non credendo, analizzando, avendo la forza di usare la testa e non lasciarci plasmare

  2. ti prego di farmi un grande favore Sergio
    usa la mail di questo commento e mandami due righe
    vorrei sapere qualcosa di più
    se è possibile

    dalle un abbraccio e dille che le voglio bene
    grazie

    un saluto anche a te che le sei vicino

  3. I giornalisti e le reti tutte rai mediaset e le altre ormai fanno tutto in funzione dello “share” è l’unica cosa che conta in qualsiasi circostanza, lieta o triste, hanno perso come giornalisti la loro personalità e dignità e forse si sentono in dovere di farla perdere anche a noi… e non aggiungo altro…

    Un saluto Sergio e sereno fine settimana!

  4. concordo pienamente basta con i media! le chiacchere predica un vecchio adagio non fanno frittelle!Non diranno mai quanto costa un volontario che non percepisce un centesimo anzi il più delle volte ci rimette di tasca propria, ma dietro ogni volontario ci sono parecchi euro!non diranno mai quanto costano i caschi protettivi che esibiscono persone che assolutamente non hanno bisogno ecc….. la lista è infinità1Ahimè penso sarà un’altra ricostruzione come lo fù per Irpinia x umbro marchigiano,dove ancora passando verso i paesi che vanno verso le marche intere famiglie vivono in obsoleti conteiner oramai ci vivono dal ’97.Cambiano le etichette i modi mediatici d’informazione ma la cruda realtà resta per chi coinvolto e la rabbia….. già era stato preannunciato il tutto!Governo ladro buon fine settimana

  5. quindi non vorresti essere uno svizzerotto di quelli con le guanciotte belle rosse e dalla prominente epe che zicuro noi sfizzeri ezzere molto brafi di fare rologgio a cucu?

  6. Buongiorno Sergio..
    Sarò sincera mi basta vedere
    quelli che faccio..
    Per la serie mi si sono intrecciate le dita
    sono da oscar hiihihihi
    Ciao e grazie della visita!!!

    ca..

  7. E come non indignarmi con Te Alessandra! Mi sono schifata,vergognata disgustata per tutto cio’che ho visto in quei giorni e per l’avidita’dei cronisti delle tv.

    Non ci sono parole.

  8. non posso che essere d’accordo. Quando Napolitano ha mandato via le troupe televisive in malo modo è stato bravissimo!
    La vita delle persone è la cosa più sacra, ma anche quella che ha meno valore oggi, per i politici, per i costruttori, per i media.
    buona giornata

  9. Buongiorno Sergio..
    tutte verità putroppo quelle che scrivi..
    Sai, ci sono i riflettori, c’è tutto un gran dire,
    un gran fare.. Ora il dito si punta sull’edilizia..
    Si trovano, le cose non fatte come si dovevano
    ecc ecc..
    Quelle persone putroppo non ci sono più
    Ora che la maccina della solidarierà si è messa in moto
    ( speriamo che gli aiuti di ogni genere,
    giungano a destinazione) senza finire in tasche altrui..

    ca..

  10. Ha ragione Alessandra, certi media hanno
    preso questa tragedia come fonte di guadagno
    alla foto più tradica da scattare,

    è una vera vergogna.

    Un saluto da pulvigiu.

  11. sono pienamente d’accordo con te… noi del Molise abbiamo vissuto le stesse cose. è, e rimarrà, sempre la stessa cosa. questa è l’Italia. a parlare son bravi tutti..

  12. Sono indignata e mi dispiace per chi ci è andato di mezzo. Ma finirà che moriremo di televisione per i veleni che ci fanno prendere ! Un saluto. Corinina

  13. weeeeeeeeee giorno sergio, di a quella sigonra ce the show must go on, e se si vergogn tanto di essere italiana, beh vada altrove e s’accorgerà che le cose potrebbero pure non essere troppo diverse dal punto di vista dei media, se poi vogliamo parlare d’altro beh, allora prima di noi in europa solo germania e francia il resto è anche peggio

  14. Quanto a morbosità e cattivo gusto spacciati per giornalismo e solidarietà, abbiamo toccato il fondo. Per non parlare poi di chi si serve della tragedia per accreditarsi come salvatore della patria davanti alle proprie telecamere. Non riesco nemmeno ad esprimere il disgusto.

  15. Giornalismo al servizio della partitocrazia e voglia di guadagno in ogni settore, due piaghe uscite in questi giorni, ma che sono realtà da tempo, a pagare noi, in un luogo o in un altro, in una situazione o in un’altra.
    Reagire???…A quanto pare no!
    Ciao Sergio, passate bene queste festività?

  16. scusa….ti ho chiamato giorgio, non sergio…
    per farmi perdonare, ma anche perchè mi fa piacere avere modo di venire a trovarti in un clik, vorrei linkare il tuo blog…posso?
    nuovamente ciao

  17. questa testimonianza mi dice che ho ragione a pensare quello che penso sul giornalismo voieristico…quindi, se non ti dispiace, prendo l’articolo e lo piazzo nel mio blog.
    ciao giorgio.

  18. Oggi la storia è stata scaraventata in un attimo
    dentro la luce del senso
    là dove la vita non muore più
    e la poesia intrattiene gli invitati
    con la sinfonia in do +…
    A quanti ho conosciuto lungo il mio cammino
    e a tutti coloro che senza bussare entrano nella mia casa
    l’augurio di vivere l’esperienza della Pasqua!

  19. Tutte amare verita’ che ci mette di fronte a chiudere la tv, o meglio, a guardarne quel poco che basta.
    Stare li’ incollati, porta a fare il loro gioco…

    Purtroppo e’ stata grossa la “scossa”, e sulla scia di grandi scosse, qualcosa di buono ne puo’ uscire
    riforme per l-edilizia
    diritto di sopralluoghi
    abolizione dei condoni

    Berlusconi ha giurato davanti alle bare…
    che vengono preparate petizioni, e l’Italia quella sana firmera’, faremo porta porta se ce n’e’ bisogno
    o ora o mai piu’

    E’ triste, molto triste.