Le regole

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Le regole determinano l’etica da seguire e chissà quante persone hanno seguito la logica delle regole per raggiungere la Fede. Tutte le religioni hanno regole, dettate da princìpi inconfutabili: regole spesso partorite da uomini senza scrupoli per trarne vantaggio o nate da culture che avevano la necessità di sottostare a determinate discipline.

Però non sempre le regole sono state o sono negative e distruttive: molte hanno la capacità di debellare l’aggressività, l’impulsività, l’inattività.

Personalmente odio le regole, ma capisco che non possono non esistere, che l’uomo ha bisogno di punti di riferimento, di certezze, di appigli per non cadere nel vuoto.

Le odio perché molte di esse sono ingiuste, inconcepibili e inaccettabili, dure, illogiche.

Quando ero bambino sentivo che molte delle regole che mi gravitavano intorno non potevano essere accettate; la mia essenza era ancora troppo acerba, ma ero lungimirante abbastanza per guardare un po’ più in là del mio naso. Mi ricordo il libro di religione di mia sorella: mi divertivo a sfogliare i suoi libri quando ancora non sapevo leggere o conoscevo appena l’alfabeto. Bene, c’erano delle figure su quel libro che rappresentavano il Paradiso, il Purgatorio e l’Inferno. La cosa che mi colpì maggiormente fu l’Inferno: il Diavolo, disegnato nel più classico dei modi, metà uomo metà animale, le corna, lo sguardo cattivo, coperto da una disgustosa peluria, aveva in mano un forcone con il quale spingeva sadicamente degli sventurati in una fossa. Da questa fossa usciva il fuoco, i cattivi bruciavano, il Diavolo sorrideva, una lunga fila di anime cattive aspettava il proprio turno per essere gettata nell’eterno fuoco infernale. Se ancor oggi, a distanza di tanti anni, ho in mente questa raffigurazione dell’eterna punizione ai nostri mali, vuol dire che certe regole sono rimaste indelebili nella mia mente. Ma non le accetto.

Le regoleultima modifica: 2009-03-13T16:57:00+01:00da sergio0591
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Commenti

Le regole — 15 commenti

  1. I completely agree. Man’s rules have corrupted what Christianity as a whole is truly about… which comes down to believing in God’s Son and accepting Him therefore being in eternity with Him. Rules through doctrine are always corrupted by man. Always. It is how it is.

    Thank you for responding.

  2. I don’t accept rules in general, that’s what I mean. I didn’t want to talk about people who follow Christ rules, wich I think are the only ones we can accept. Yes, because He always spoke about love, and friendship and “giving”. And I don’t want to talk about Faith as well, because this is something someone has as a gift, and it’s right to preserve it. I said, on my point of view, that certain rules (okay, let’s say about Catholic doctrine) ruined people’s mind. Man’s rules, not Christ’s. Take care, son.

  3. You do not accept the rules of what exactly? Eternal punishment for rejection of Christ or the basic rules of the Catholic church?

    I approach this from a Protestant viewpoint (though I just like to call myself a Christian without a labels) and disagree with many of the things from the Catholic doctrine, including, for example, a purgatory. From my perspective, what is the point of God sending down His Son to be sacrificed for us if people would thus have to go through additional cleansing in purgatory. Then you what? Get another chance to reach heaven from there after your sins are cleansed a little bit more? As if Christ didn’t cleanse you enough before you died. It would be a pointless endeavor in suffering for Christ if THIS life wasn’t the ONLY chance for COMPLETE redemption and cleansing form sin through Him. Those that believe and accept Christ are made completely perfect. Hebrews 10:14 emphatically declares, “By one sacrifice he has made perfect for ever those who are being made holy.”

    A respectful answer from your son.

    By the way, I don’t like rules either. Never have. But there are some rules with regard to eternity that I can and will accept, such as believing in Christ. Pascal’s Wager comes to mind, if you are up in the air about it.

  4. Certo l’uomo ha inventato molte regole, attribuite ingiustamente alla religione, per poter prevaricare sull’altro. La trasmissione di queste rende poi un’etnia schiava e tutto diventa cultura. Regole che impartite fin da piccoli diventano come il pane quotidiano.
    Ciò che dici di te è proprio l’esempio di come le immagini dell’infanzia possano condizionare la vita adulta. In questo e in tutti i campi dove gli insegnamenti impartiti siano stati forti.

    Io credo che la Fede, quella vera, sia accettazione interiore di quei dogmi di cui sentiamo, ma l’inizio è conoscere le regole rifltterci seriamente ed accorgersi che sono Verità. Come? Nei fatti quotidiani. E’ qui che cresce e si misura.

    Ti ho aggiunto anche io 🙂
    Buona Notte

  5. Ciao Sergio, non avevo letto il tuo post su Eluana ma lo farò certamente. Io credo che il caso meriti davvero una profonda riflessione da parte di ciascuno, e il mio post vuole avere proprio quel significato.

    Buona serata 🙂

    p.s. ci linkiamo?

  6. Buongiorno Sergio, mio maestro, e amico!
    Ho spedito adesso un pezzo alla redazione con il quale collaboro.
    Ho il cuore in gola, il tremore e…
    sento il bisogno e il desiderio di condividere questa emozione con te.
    L-argomento che ho scritto questa volta, anche se riguardante Livorno, ha molto della mia anima, e averlo dovuto tirare fuori, sotto mentite spoglie, è stato faticoso emotivamente e a tratti difficile.
    Sai cosa ti dico?
    Senza il bagaglio che tu mi hai insegnato, attraverso i tuoi corsi non ce l’avrei mai fatta!
    La tua tecnica, mi ha dato modo di soffermarmi a riflettere. Una virgola o un punto hanno la sua ragione principe per esserci in una frase.
    Stamani mi sono sentita mentre ero coinvolta in tanta emotività, anche con quel bagaglio professionale che serve per saper filtrare il tutto e fare confluire ad un articolo “decente”.
    Grazie Sergio, bada bene, non è una sviolinata
    ma… io sono arciconvinta che è doveroso dare il merito a che ce l’ha!
    Buona giornata, caro maestro.

  7. Le regole fanno parte della nostra esistenza
    ed è vero che alcune non li condividiamo
    ma non se ne può fare a meno.

    Buona domenica Sergio.

    Ciao da Giuseppe.

  8. Giusta e profonda analisi della domanda che condivido con i suoi pro e i suoi contro… sono contento di questi post che ci aiutano a fermare la nostra mente e a farci riflettere.
    buona notte. mieleinfuso

  9. L’unica regola per cercar la fede per me è porsi in ascolto.
    Quando sento che il Lettore declama la poesia dell’Universo, non ho dubbi che sia anche Autore del grande Libro della Vita.
    Per il resto le regole sono solo la misura della nostra inadeguatezza a segurine.
    Non ne faccio questione di osservanza dottrinale, nè mai nè farò: ma so che son la metrica dei versi di un poema che trascende anche il virtuosismo di una dieresi per allungar la sillaba…e in quest’ottica son lieta che ci siano.
    In quanto alla rappresentazione del diavolo: esso si traveste di normalità, ché se apparisse così, qualcuno forse gli direbbe che è un effetto speciale. Dal diavolo bisogna guardarsi nella normalità.
    Ciao Cristiana

  10. Ognuno nella propria formazione, ha dovuto fare i conti con le regole.
    La cosa che più mi ha sconvolto… durante la crescita, è la scoperta di chi “predica bene e razzola male”
    Inutile dire la delusione di fronte a la contraddizione, a le ingiustizie…
    per cui tendenzialmente odio pure io le regole dottrinate, mi lascio andare a il buon senso e a…”non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te”
    amo la libertà in tutte le sue sfaccettature, credo che solo attraverso “il sentirsi liberi”, possiamo vivere nel proprio rispetto e in quello di chi abbiamo intorno.
    Amare, nel senso più esteso della parola, è dare la parte più vera di noi, nel bene e nel male.
    Le regole sono essenziali per la convivenza, ma quelle che nascono dall’anima!
    Le regole della chiesa non le accetto, si può amare il prossimo anche se atei, non è la fede che pregiudica il rispetto, anzi…
    spesso in climi di rigidità e proibizioni, avviene il contrario…
    Ciao Sergio
    grazie per il post… è molto bello!

  11. Qualche regola occorre per riconoscersi in una comunità od in un credo, a volte sono difficili da capire o provenienti da un passato obsoleto, ma proprio per questo chi le rispetta “sulla fiducia” dimostra amore per il proprio credere.
    Si è rischioso quello che la mia lista ha messo in pista, ma o la prossima vinciamo o da noi per 100 anni ancora detteranno loro i parametri della legge edilizia.
    Buon we, Giorgio.
    PS:mitica anche tua sorella