Loyos Isztoika e Karol Racz

Karol e il biondino. Accusati di stupro. Ormai tutti li conoscono, le loro foto e i filmati sono apparsi decine di volte sui telegiornali. Loyos ritratta, Karol si ritiene innocente. C’è qualcosa che non torna in tutta questa storia. A detta del biondino, pare che la confessione gliel’abbiano estorta con la forza la polizia italiana e quella romena. Non ci credo. Ma non perché ritengo i poliziotti (di qualsiasi Paese) puri e lindi come i santi, ma solo perché per estorcere una simile confessione avrebbero dovuto ricorrere alla tortura, come nel Medioevo, e non con qualche pugno ben assestato. Sì, certo, i cazzotti non fanno bene a nessuno, ma sono convinto che se io stesso fossi accusato di un omicidio che non ho commesso, non credo che confesserei tanto facilmente qualcosa che non ho fatto. Forse lo farei con i vecchi strumenti di tortura, ferri arroventati, sedie con chiodi che ti si conficcano nel sedere, estirpazione di unghie. Ecco, sì, probabilmente confesserei. C’è qualcosa che non torna, quindi. Ma non sarà che gli avvocati difensori, con la loro astuzia, ad un certo punto sono loro stessi a consigliare all’assistito di ritrattare per seguire poi vie legali più complicate ma che fanno venire dubbi sugli accusati? Chissà perché, spesso, le cose si complicano improvvisamente, e il fatto che i due ragazzini innamorati li abbiano riconosciuti non valga più. C’è la storia del DNA. Mah! Mistero. Ma sia chiaro: non condanniamo nessuno se non abbiamo prove certe, perché è meglio un colpevole fuori, che un innocente dentro.

Loyos Isztoika e Karol Raczultima modifica: 2009-03-10T11:29:54+01:00da sergio0591
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Commenti

Loyos Isztoika e Karol Racz — 11 commenti

  1. Concordo in pieno, Nadia,
    compreso per i preti che invece vengono coperti e allontanati, invece di essere denunciati e processati come gli altri essere umani.
    Sono d’accordo che purtroppo la giustizia, quella che ci dovrebbe tutelare e’ latitante… o ha il tornaconto ad esserlo…
    ma…
    quando cammini per strada e ti senti minacciato
    quando in certe vie non puoi più passare
    quando ecc ecc
    lo “straniero” non ti piace!
    La nostra città nel giro di pochi anni si è trasformata…
    una parte di delinquenza locale c’è sempre stata…
    ma vi è mai capitato di trovarvi tra un gruppo di marocchini che tirano fuori il coltello?
    o che guardano le ragazzine di dieci anni?
    perchè non andiamo più a frescheggiare in piazza della Repubblica?
    perchè quando torniamo a casa, verso sera ci guardiamo intorno?
    Personalmente mi sento derubata della libertà!
    E… di buoni propositi.
    ciao Nadia, ciao Sergio
    stefania

  2. Per sentirci forse più onesti siamo contenti quando troviamo un ipotetico colpevole straniero, perché diciamo che gli “stranieri” hanno introdotto la disonestà ovunque. Ma non ci dimentichiamo che apparteniamo a questa categoria anche noi italiani, si anche noi. Basta pensare alla mafia italiana in America e ci rendiamo conto che anche noi eravamo “stranieri”.
    Il problema non è solo questo, ma va ricercato nella burocrazia della Giustizia alla quale non credo, fermamente non credo al 100% e gli avvocati ve li regalo!
    Quindi extracomunitari o italiani, non fa differenza. Non dovremmo piuttosto alterare o sottovalutare analisi e testimonianze che potrebbero portare alla punizione giusta dei VERI colpevoli, senza parzialità.

  3. Sergio ho letto divertita il tuo commento ad un mio post, e con l’animo lieve mi sono addentrata alla scoperta del tuo blog, capitare in un post cosi delicato mi smorza un po’ il sorriso e mi porta alle tue stesse riflessioni. Troppi dubbi veramente, giudicare diventa impossibile per cui mi siedo ed attendo l’evolversi della situazione

  4. Vorrei dividere con lo “straniero”un pezzo di pane, il lavoro, il mare e il sole, un sorriso…
    ma quando
    vedi cambiare l’effige della tua città
    stai sveglio finchè non tornano i tuoi figli a casa, perchè nel tuo rione si accoltellano, ecc ecc
    ti derubano di quel poco che hai, (bicicletta, motorino) comprato con fatica
    ti guardano con aria di sfida…
    non siamo più fratelli
    e il tuo pensiero cambia, inerosabilmente…
    non sei qualunquista o ignorante, o poco informato, o catastrofista
    rivendichi quella che dovrebbe essere “civiltà”!
    buona giornata

  5. Verrò a risponderti anche sul tuo blog, Fabiano, in ogni caso è vero che stiamo degenerando e che non so se l’Italia è un Paese maturo per occuparsi dell’integrazione, mancando di vera onestà politica e intellettuale da parte dei nostri cervelloni al potere. Sia ben chiaro, sono di sinistra e l’ho sempre detto, e non voglio scaricare le colpe solo sulla destra odierna: neanche la sinistra è capace di occuparsi di certi temi sociali importanti. E pensare che la sinistra – da progressista che dovrebbe essere – sul sociale dovrebbe avere una marcia in più.

  6. Ciao Sergio,
    scrivi una verità ahimè non universale, o almeno oggi. “meglio un colpevole fuori che un innocente dentro”: ne siamo certi? Intendo, siamo sicuri che l’italiano medio (per intenderci, quello forcaiolo, male informato, catastrofista, che dà la colpa di tutto agli altri) non voglia invece avere un’icona da crocifiggere solo perchè straniero? Sono d’accordo con il tuo pensiero, non credo però che tanta civiltà sia riscontrabile ovunque in Italia. Qui stiamo degenerando su molti aspetti, su tutti quello dell’integrazione: onestamente le prospettive le vedo pessime, frutto di una incapacità – politica e sociale – di progredire, affrancarsi dal fondo culturale nel quale siamo caduti. Spero di sbagliarmi.

    Fabiano P.
    http://www.liberareggio.org

  7. Ogni tanto ci provo a seguire quel che hanno da dire…
    non voglio essere prevenuta… e mi metto in ascolto
    ieri sera guardando una trasmissione inerente al caso, mi sono predisposta…
    Ho notato quel popo’ d’avvocato, e mi sono chiesta
    ma prima a difendere i “disgraziati”, non erano gli avvocati d’ufficio, un po’ scalcinati ecc ecc?
    Ho notato quel popo’ d’uomo che parlava sopra le righe
    giusto…
    non dobbiamo etichettare, discriminare… anche per gli ebrei inizio’ cosi’… ecc ecc…
    piu’ ascoltavo, e piu’ mi veniva il voltastomaco
    avvertivo una farsa
    per arrivare dove lo sanno solo “loro”
    ed allora ho chiuso
    restando della mia idea
    per quei due, che non credo siano angioletti, ci vorrebbe una bella tagliate di palle! Scusa il francesismo!
    Appena sgarri, una bella pedata nel culo che ti rimanda da dove sei venuto…
    invece stanno qua! mangiano con i nostri soldi, e guarda caso si possono permettere avvocati che “chi ruba una mela”, se lo sogna!
    Io non credo che siamo lontani dalla legge del “taglione”… e non dite che e’ immorale…
    anti di su, e anti di giu’!
    Ciao
    Stefania

  8. Il rebus del DNA non è facile da spiegare. Può darsi, ma dico può darsi, che qualsiasi elemento che venga sottoposto ad esame del DNA, se inquinato da certi agenti esterni, si modifichi, e quindi è difficile dire se quel capello, o pezzetto di unghia o qualsiasi altra particella del corpo, corrisponda a quella della persona. E’ solo un’ipotesi. Certo è che i due romeni nascondono qualcosa, così come il loro avvocato. Tra l’altro, lo dico con cognizione di causa, non è bene fidarsi degli avvocati…

  9. Dalle ultime notizie sembra infatti che siano loro i colpevoli,almeno uno ,riconosciuto dai due ragazzi,ma come ti spieghi il rebus del DNA? Può fallire? Ciao. Corinina

  10. pare che oggi si deciderà se tenerli dentro o farli uscire,poi ci sarebbe le tracce che portano in Romania,una questione intricata che molto probabilmente non porterà da nessuna parte,ho sempre avuto l’impressione che in questi casi,o si risolvono subito le cose,o non succederà più,lo stesso dicasi per Garlasco,Cogne e simili…questi sono misteri per i quali la scienza ha i suoi limiti,se poi ci aggiungiamo lo zampino degli avvocati è la fine!!!!Mah staremo a vedere…
    ciao a presto