Ma cosa cerchi dal Natale? Cosa cerchi?

Ecco, è sera, la sera del 25 dicembre. Oggi tutti, più o meno, si sono tuffati nel brodo di cappone, nei tagliolini agli scampi, polli arrosto, salmone, maionese, torroni, panettoni, noci, noccioline, mascarpone, vino, spumante, caffè e ammazzacaffè. I regali sono già stati scartati ieri sera, dopo aver gozzovigliato in mezzo a… vedi sopra. Un tripudio di carni e di pesci, di carta colorata e fiocchi e scatole e sorrisi e ringraziamenti e baci. I bambini hanno i loro giochi, i mariti i loro maglioni, le mogli i loro anelli o orologi, i suoceri e i cognati le solite stronzate che si regalano ogni anno, anche perché non si sa mai cosa comprare loro. Bene. Casa è di nuovo piena di giocattoli, ma talmente tanti sommati a quelli degli anni precedenti che un po’ la cosa mi rattrista; non perché io quando ero piccolo ne abbia avuti ben pochi, ma per il fatto che oggi i genitori (lo sono anch’io, eh) viziano talmente tanto i figli che un giorno, quando saranno grandi, penseranno che tutto gli sarà dovuto. E poi si fanno tanti regali per compensare l’affetto che non gli si può dare perché non abbiamo tempo, perché il lavoro ci assorbe, perché non si può dire di no al capo, o ad un cliente o a chicchessia. Ma cosa cerchiamo dal Natale? Niente, proprio niente. Chi ha la fortuna di credere in Dio, allora sa che è una festa da rispettare e da celebrare; chi crede meno o per niente il Natale è solo il giorno in cui si mangia tutto ciò che è stato pensato nei giorni addietro. E si fanno regali. E basta.

Ma cosa cerchi dal Natale? Cosa cerchi?ultima modifica: 2007-12-25T18:40:00+01:00da sergio0591
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Commenti

Ma cosa cerchi dal Natale? Cosa cerchi? — 2 commenti

  1. Si dice “servano” cara Claudia. Che figure mi fai fare? Gli altri sanno che sei una mia allieva e mi scrivi “servino”? Va be’, dai… da venerdì ti faccio un po’ di lezioni di grammatica! Per quanto riguarda invece il discorso dei figli… sono d’accordo… qualità e non quantità.

  2. io sono convinta che tutti questi sensi di colpa non servino a nessuno( avro’ scritto bene servino o si dice servano, caro maestro, non lo so ho dei dubbi), quanto meno a questi cari genitori che basterebbe capissero che non e’ la quantita’ del tempo che danno ai loro figli, ma la qualita’, a un bambino sempre che sia tale, perche’ a volte possiamo dire adolescente, interessa di piu’ essere ascoltato, magari confortato, nel momento che lo richiede, e credimi a volte basta dedicargli 20 minuti al giorno, ma che senta veramente la tua presenza, senza pensare che
    lo hai
    abbandonato, e non ritrovera’ certo se stesso dentro un giocattolo.